Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Salve don,
sono un ragazzo di 15 in cammino nella fede.
È da quasi due anni che mi sono convertito (prima non mi importava niente di Dio) e prego molto (di mattino, la sera prima di dormire, leggo tutti i giorni la Bibbia e prego a volte la liturgia delle ore).
Il rosario è una delle mie preghiere preferite però con la scuola ho poco tempo libero e raramente riesco a trovare un ora senza distrazioni durante il pomeriggio per recitare il rosario (ci metto circa un ora a recitarlo). Quindi è da un po’ di mesi che ho iniziato a recitarlo sul bus e mentre cammino per andare a scuola e al ritorno da scuola così uso quei momenti in cui non faccio niente per pregare. Non lo prego tutto in una volta ma due decine all’andata e tre decine al ritorno. Dato che non lo prego tutto insieme ma faccio delle pause e lo divido nell’arco della giornata ho dei dubbi riguardo le Indulgenze del rosario. Le ottengo comunque anche se lo prego in questo modo? Secondo lei recitare il rosario sul bus e mentre cammino per andare e tornare da scuola è un buon modo per recitarlo?
Altre domande: come faccio a capire qual è il piano di Dio nella mia vita? perché proprio non capisco quale sia la mia vocazione…
E come faccio a diventare santo?
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. la tua mail mi ha lasciato una bella impressione.
Sono contento di sentirti convertito e in cammino.
2. Il segno più bello del tuo essere in cammino credo che sia proprio la recita del Rosario per occupare i tempi morti. Anch’io faccio così.
Il Rosario può essere spezzettato, a seconda delle nostre necessità.
Intanto mi piace ricordare che un grande santo ha detto che, dopo la Messa, il Rosario è la devozione che attira più grazie di tutte le altre.
Per cui mi compiaccio che tu andando e venendo per strada preghi con il Rosario: in quel momento attiri molte grazie su di te e anche sulle persone per le quali preghi.
3. Per quanto attiene alle indulgenze: vi sono indulgenze parziali e vi è l’indulgenza plenaria.
Le indulgenze parziali le ricevi sempre, anche con il Rosario spezzettato.
Mentre l’intelligenza plenaria richiede che il Rosario sia detto per intero in un oratorio (chiesa) oppure anche nella famiglia riunita in preghiera.
Certo, il Rosario recitato da fermi è più raccolto. Quando si è per strada, si è più facilmente distratti. Tuttavia è sempre meglio quel poco che si ricava che niente.
4. Mi chiedi poi come si fa a capire quale sia il piano di Dio nella propria vita.
La prima maniera in cui Dio manifesta il suo piano sono le nostre buone attrazioni, i nostri desideri.
Certamente tu sai quali sono i tuoi desideri o le tue attrazioni.
A volte può sorgere un conflitto tra le attrazioni: penso ad esempio all’attrazione verso il matrimonio e all’attrazione al sacerdozio.
Quando a suo tempo io ho sentito questo conflitto, ho optato decisamente per il sacerdozio perché vedevo che ce n’era più bisogno.
Dopo aver detto quel sì dall’interno del mio cuore, ho sperimentato una grande pace.
Quella pace non la potrò dimenticare. Penso sia stata il segno del gradimento di Dio.
5. Mi chiedi poi come si fa diventare santi. Era la domanda che San Domenico savio pose a San Giovanni Bosco.
San Giovanni Bosco gli disse che la santità consisteva in tre cose.
Primo, nell’essere sempre lieti anche quando le cose sembrano andare storto. Don Bosco era giustamente convinto che tutti gli eventi sono all’interno di un disegno di amore di Dio per noi.
Secondo, compiere i nostri doveri di studio e di preghiera principalmente per amore di Dio. Così si evita la vana gloria.
Terzo, essere buoni ad ogni costo con tutti.
6. Queste indicazioni sono sempre valide.
In termini ancor più concreti io direi così:
Primo, conservati sempre grazia di Dio evitando ogni peccato mortale nella tua vita.
Secondo, cerca di stare il più possibile alla presenza di Dio. Per questo è importantissima la preghiera che ti tiene in comunione con lui.
Terzo, sii fedele alla partecipazione ai sacramenti dell’Eucaristia e della confessione. La confessione sia regolare e frequente, fatta possibilmente sempre con il medesimo confessore in modo che diventi come il padre della tua anima.
Quarto, conservati puro. La purezza è il segreto di tutte le grazie. L’impurità invece spegne il gusto delle cose di Dio e fa diventare spiritualmente aridi.
Quinto, sii generoso nel dedicarti alle necessità del prossimo: anzitutto all’interno della tua famiglia, poi anche a scuola, in parrocchia, con tutti. Nell’essere generoso fai tutto per amore del Signore, dicendoglielo esplicitamente dall’interno del cuore. Così eviti di fare tutto per la vana gloria.
7. In conclusione, continua così camminando sulla strada che il Signore ti ha ispirato. Perché tutti i tuoi buoni propositi vengono da lui.
Perché “è lui che suscita in noi il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore” (Fil 2,13).
Per camminare ancora più speditamente nella via di Dio e fare il massimo guadagno di grazie per la vita presente e per la vita eterna prendi in considerazione l’eventualità di far parte della confraternita del Santissimo Rosario e della Milizia Angelica.
Per sapere di che cosa si tratta clicca nella casella in alto del nostro sito la sezione: spiritualità domenicana. Lì ti verrà detto quali sono i vantaggi che ne puoi ricavare.
Di fatto tu realizzi già tutte le condizioni richieste e avresti solo da riportare molti guadagni.
Ti auguro una serena e Santa Pasqua, ti benedico e ti ricordo volentieri nella preghiera.
Padre Angelo