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Quesito

Buongiorno Padre Angelo,
mi chiamo Giovanni e da poco ho incominciato a seguire molto la sua rubrica cattolica che mi ha aiutato molto nel mio percorso di fede che ho iniziato circa un anno fa.
Caro Padre Angelo le vorrei fare una domanda.
Il Figlio di Dio, il nostro Gesù Cristo, esiste da sempre?
Mi spiego meglio, il Figlio di Dio e nostro Signore Gesù Cristo, prima che si incarnasse, prima che si facesse Uomo, esisteva da tutta l’eternità?
Esiste Da sempre nostro Signore Gesù Cristo?
La prego, Padre Angelo, se mi può aiutare a rispondere a queste domande.
Grazie mille.


Risposta del sacerdote

Caro Giovanni,
1. sì, Gesù preesiste alla sua nascita.
Non solo è da tutta l’eternità, ma è Dio.
Gesù è Dio che ha assunto una natura umana.
Pertanto: unica è la persona di Gesù. È una persona divina. È Dio.
In quanto Dio, ha conservato la sua natura divina. Con l’incarnazione ha assunto una natura umana.
Per cui in Cristo c’è una sola persona (divina) e due nature: quella divina e quella umana.

2. Egli stesso ne ha perfetta consapevolezza e la dichiara apertamente davanti ai giudei.
C’è un passo nel Vangelo di Giovanni particolarmente prezioso. Lo riporto per intero: “Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: «Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno». Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: «È nostro Dio!», e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono»” (Gv 8,52-58).

3. “Io Sono” è il nome con cui Dio si è rivelato quando Mosè glielo chiese.
Io Sono è stato tradotto anche così: “Io sono colui che è” e cioè l’esistente.
E così lo intenderanno tanto i filosofi quanto i teologi: Dio è l’esistenza per essenza, mentre noi abbiamo l’esistenza per partecipazione.
Ciò significa che Dio è l’esistenza stessa. Non è un’esistenza amorfa, ma è un’esistenza personale, che conosce e che ama.
Noi invece abbiamo l’esistenza perché l’abbiamo ricevuta e come l’abbiamo ricevuta ci sarà anche tolta.


4. Si noti anche l’espressione usata da Gesù prima di dire “Io Sono”: “In verità, in verità vi dico”. Gesù ha usato diverse volte questa espressione, che in ebraico suona così: amen, amen.
 Gli evangelisti, che hanno scritto in greco, non hanno osato tradurla. L’hanno lasciata in ebraico. E così hanno fatto anche quelli che hanno tradotto i vangeli dal greco in latino.
Solo nell’attuale traduzione italiana non si trova più, e al suo posto si legge: “In verità, in verità”.
San Tommaso trovandosi dinanzi a questa espressione commenta: “Amen, amen – in verità, in verità vi dico”. “Amen è un termine ebraico che significa in verità, oppure così sia. Come nota Sant’Agostino, né i traduttori greci, né quelli latini hanno osato tradurlo, per conservargli il fascino del segreto… Dunque il Signore ricorre qui a una specie di giuramento; e lo ripete due volte, per mostrare la certezza della propria affermazione” (san tommaso, Commento al Vangelo di Giovanni, 8,34). 
Ripetendo due volte l’espressione in verità vi dico il Signore ricorre a un reiterato giuramento.
Dunque per affermare la propria divinità usa questo duplice giuramento.

5. Gesù testimonia di essere Dio soprattutto con i fatti, manifestando assoluto dominio sulla materia, tanto che con un atto della sua volontà muta l’acqua in vino e moltiplica i pani e i pesci.
Lo testimonia manifestando il suo assoluto dominio sulla natura: comanda al vento impetuoso e al mare in tempesta e all’istante si calmano. Tutta la gente stupefatta si domanda: “Ma chi è costui che comanda ai mari e ai venti e questi gli obbediscono?”.
Manifesta assoluto dominio sulle malattie che ugualmente all’istante risana.
Manifesta assoluto dominio sulla morte perché risuscita i morti con la sua parola: “Lazzaro, vieni fuori”. E Lazzaro viene fuori dal sepolcro.
La sua parola ha la medesima efficacia della parola creatrice di Dio.
E ha questa medesima efficacia perché è Dio.

6. È Dio, anzi il Figlio di Dio.
Viene detto Figlio perché è il pensiero di Dio. E come il pensiero viene generato nella nostra intelligenza e per questo viene detto concetto, così analogamente il pensiero di Dio, che è quanto dire l’intelligenza di Dio e la sapienza di Dio, è Dio.

7. Per questo San Giovanni all’inizio del suo Vangelo non soltanto afferma che Gesù nella sua natura divina è Dio, ma è pure il nostro creatore perché Dio ci ha creato pensandoci. Ecco che cosa dice: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste” (Gv 1,1-3).
E poi: “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14).

Perché il Signore rinnovi la benedizione su di te ogni volta che apri il nostro sito, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo