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Quesito

Caro Padre Angelo,
ho una figlia che non crede, non crede soprattutto che la Bibbia sia veritiera, ma al contrario che sia stata scritta per ingannarci.
Afferma che non abbiamo documenti che ci comprovino l’esistenza di Cristo, soprattutto la sua resurrezione, e che ci diano una sicurezza sull’autenticità non solo del Vecchio Testamento ma anche del Vangelo.
Come posso controbattere? Di fronte a questi dubbi mi sento impotente, perché non sono teologicamente preparata: mi può dare lei qualche consiglio su come affrontare queste argomentazioni?
Grazie!!!


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. solo chi non sa niente della Bibbia può pensare che la Bibbia sia stata scritta per ingannare gli uomini.
Se si trattasse di un libro, scritto da un unico autore, si potrebbe anche pensare questo.
Ma quando si sa che la Bibbia è un complesso di 73 libri (Bibbia, dal greco biblìa, significa libri) scritti nell’arco di mille anni, dagli autori più disparati, con generi letterari diversi (alcuni sono scritti storici, altri didascalici, altri profetici, altri cultuali, come i Salmi, altri sono libri occasionali, come le lettere) una simile obiezione cade da sola.

2. Non basta dar credito alla prima idea che passa per la mente per pensare che questa sia la verità. Potrebbe trattarsi di un grosso abbaglio, frutto solo di ignoranza.
Chiedi a tua figlia di documentarsi anche solo in maniera sommaria sulla Bibbia: che legga le introduzioni critiche (ad esempio della Bibbia di Gerusalemme) ai vari libri. Vedrai che diventerà subito meno spavalda e arrossirà della sua ignoranza.

3. Sull’esistenza storica di Gesù Cristo: se si mettesse in dubbio quest’esistenza, perché non mettere in dubbio anche quella di Giulio Cesare?
Inoltre, per Gesù Cristo non ci sono solo le sacre Scritture, ma anche fonti extrabibliche che riferiscono della sua esistenza.
In una risposta pubblicata in questo nostro sito il 16 gennaio 2009 facevo riferimento a molte di queste testimonianze circa l’esistenza di Gesù. Puoi farla leggere a tua figlia.
Ma soprattutto, come potevano dei poveri e ignoranti pescatori, quali erano i primi discepoli del Signore, mettere su una dottrina così alta, così perfetta e un’istituzione che varca il corso dei secoli e giungerà infallibilmente fino alla fine del mondo?

4. Sul fatto della risurrezione dai vangeli risulta che gli apostoli erano preparati a tutto, eccetto che a questa notizia, tanto che inizialmente la respinsero.
Quando le apparizioni di Cristo risorto si fanno più consistenti, gli apostoli sentono l’esigenza di fare un summit su quanto era successo e si diceva, ma Tommaso non volle partecipare: come dare credito a notizia di cui sono state messaggere delle donne? A quei tempi, non solo nel mondo ebraico ma dappertutto, la testimonianza di una donna non valeva niente, non veniva neanche ascoltata in tribunale.
Se gli apostoli avessero inventato la notizia della risurrezione, sarebbero stati più furbi. Non avrebbe messo in scena e come protagoniste le donne: sapevano di squalificarsi in partenza. Essi stessi non avrebbero accettato una cosa del genere.
Gesù invece rende ancor più credibile l’evento della sua risurrezione facendone portare la notizia proprio dalle donne.
Così facendo, da una parte restituisce alla donna la dignità che i maschi le avevano tolto e dall’altra fa poggiare la notizia che cambia totalmente il senso della vita umana e di questo mondo sulla realtà a quei tempi ritenuta più fragile: la donna.
Cristo sceglie ciò che nel mondo è considerato un nulla per confondere i sapienti e far capire che quello che Lui dice e che Lui porta viene da Dio.

4. Ma in tua figlia c’è un problema più grave: la perdita della fede (a meno che non si tratti di una crisi adolescenziale passeggera).
Per aderire a Cristo non basta essere edotti scientificamente sulla sua esistenza e sul fatto che la Bibbia non sia un libro scritto per ingannare i citrulli.
Tutti gli argomenti che si possono portare sulla credibilità della fede non sono ancora sufficienti per dare la fede teologale.
Per avere la fede teologale è necessario essere interiormente disposti ad accogliere la mozione del cuore da parte di Dio.
Molte sono le realtà che la impediscono, ma possono essere compendiate in tre: l’impurità del cuore, l’attaccamento alle ricchezze, l’arroganza (cfr 1 Gv 2,16).
La Bibbia di Gerusalemme in nota dice che si tratta della sensualità, della seduzione della apparenze e dell’orgoglio che risulta dal possessi dei beni terreni, mentre le vere realtà sono altre, quelle invisibili e non quelle visibili (2 Cor 4,18).

Se il motivo si trovasse in qualcuna di queste cause, non rimane che pregare e fare dei sacrifici e attendere che tua figlia si renda disposta.
Ti assicuro la mia preghiera e vorrei invitare anche quelli che leggeranno questa risposta a fare altrettanto perché tua figlia ritrovi Dio dentro il suo cuore.
Trovando Dio, avrà trovato tutto.

Intanto ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo