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Quesito

Gentilissimo Padre Angelo,
intanto un grazie sincero per il suo impegno e per le risposte che da.
È da poco che ho scoperto questo sito, ma da allora è diventato un appuntamento quotidiano di crescita, serenità e pace.
È veramente un’opera buona quella che fa.
Ho riscoperto da poco, dopo un periodo di buio, la dolce pace che viene dalla recita del S. Rosario e grazie ad alcune sue risposte ho imparato anche a recitarlo meglio meditando sui misteri. Le mie domande riguardano proprio alcuni dei misteri che ho incontrato.
Durante l’agonia di Gesù nell’orto del Getsemani più volte Gesù trova i discepoli addormentati e li sollecita ad essere maggiormente vigilanti. Due domande: perché Gesù aveva così bisogno della loro veglia e perché sembra quasi che loro non riuscissero a stare svegli quasi come se ci fosse una forza (il maligno?) che rendeva vani i loro tentativi nonostante la loro determinazione?
E ancora un’altra domanda, quando Gesù muore, poiché Dio è uno e trino, è morto in conseguenza anche Dio? Cioè il mondo per tre giorni è stato privato della presenza di Dio Padre? Per questo c’è stato il terremoto ed il velo del tempio si è squarciato? Oppure Dio Padre c’era, perché in questo caso erano separati e quelli erano i segni della sua ira?
E per finire perché la Maddalena non poteva toccarlo visto che ancora non era salito al Padre? Perché l’avrebbe contaminato o per quale altro motivo?
Avrei ancora tantissime domande, ma per ora mi fermo per non rubarle troppo tempo.
Grazie ancora di cuore per la sua opera, la ricorderò nelle mie preghiere e le chiedo cortesemente di voler ricordare almeno una volta la mia famiglia nelle sue.
Grazie.
Anna


Risposta del sacerdote

Cara Anna,
rispondo volentieri a tutte le tue domande.

1. Gesù nel Getsemani dice: “La mia anima è triste fino alla morte”.
È da sottolineare che Cristo non ha detto: “Sono triste”, ma: “La mia anima è triste”.
Pertanto Cristo ha patito la tristezza nella sua anima umana.
Non ha patito invece nella sua divinità perché in Dio non vi è ombra di variazione, come ricorda la Sacra Scrittura in Gc 1,7.
Gesù, come vero uomo, ha provato tristezza di fronte alla passione e alla morte.
Secondo San Tommaso avrebbe provato tristezza anche per lo sconvolgimento che avrebbero subito gli apostoli nel vederlo arrestato, processato, condannato a morte e crocifisso.

2. Gesù chiede agli apostoli di vegliare con lui perché fossero testimoni della sua agonia e della sua preghiera a nostro beneficio.
Come avremmo potuto trovare in Cristo un modello per sopportare le nostre sofferenze e per andare incontro alla morte se qualcuno non fosse stato presente e non ce l’avesse descritto?

3. Gli Apostoli si erano addormentati perché era già passata una parte della notte e anche perché quando la tristezza è particolarmente acuta, a motivo della debolezza che si prova, vengono meno le forze e si è più inclinati al sonno. San Tommaso scrive: “Erano tristi: in tale situazione si è facilmente presi dal sonno secondo quanto è scritto nel libro dei Proverbi “uno spirito abbattuto inaridisce le ossa” (Pr 17,22).
Ma c’è anche un significato mistico: “Mentre Cristo saliva la passione per noi, molti dormivano, come si legge in Matteo 25,5: «si assopirono a tutte e dormirono»” (Commento al Vangelo di Matteo 26,40).

4. Sulla croce Gesù muore nella sua umanità perché l’anima viene separata dal corpo.
Non muore invece nella sua divinità. Questo sarebbe assurdo.
Come avrebbe potuto il mondo sussistere per tre giorni senza che Dio non lo sostenesse nella sua esistenza? Questo avviene nel medesimo modo in cui se svanisce il sole anche il raggio viene meno. Il raggio non ha esistenza e consistenza da se stesso.

5. Che il velo del tempio si sia squarciato da solo da cima a fondo deve aver colpito gli ebrei.
Ciò che essi avevano compiuto sul calvario nei confronti di Cristo era fatto gravissimo, un evento enorme che assomigliava all’orrore che gli ebrei stessi manifestavano di fronte ad alcune affermazioni sconcertanti e gravissime per cui si squarciavano le vesti.
Nello stesso tempo quello squarciamento ha un significato spirituale e mistico. Scrive San Tommaso: “Attraverso la passione tutti i misteri che erano scritti nella legge nei profeti furono aperti, come si legge in Luca 24,27: «e cominciando da Mosé e da tutti i profeti, spiegava loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui»” (Commento al Vangelo di Matteo 27,51).

6. Secondo i Santi Padri lo squarciamento del velo del tempio sta a significare anche l’efficacia della morte di Gesù per la quale il cielo che è il vero santuario (è il Santo dei Santi, la Sancta Sanctorum) che prima era chiuso agli uomini adesso viene aperto ed essi possano accostarsi liberamente a Dio.

7. Anche il terremoto ha il suo significato. Nel primo libro dei Re 19,11 si legge: “Passa il Signore, spaccando i monti e spezzando le rocce”.
Ciò sta a significare che la passione e la morte del Signore hanno la forza di spezzare i cuori induriti dal peccato.
Anche la Santa Messa, che rende presente sull’altare la passione e la morte del Signore, ha questo medesimo potere di spezzare i cuori induriti.
Nel terremoto i Santi Padri hanno visto tutta la natura che si scuote e si commuove di fronte alla morte del suo Creatore.

8. Gesù dice alla Maddalena: “Non mi toccare” o anche “non mi trattenere” ai piedi. Lo dice non per vietarle di prostrarsi ai suoi piedi e di toccarli in segno di adorazione come invece lo permise alle altre pie donne (cfr. Mt 28,9), ma perché non li stringesse a lungo perché c’era urgenza di portare l’annuncio della risurrezione.
Avrà poi, come ricorda la tradizione, tutta l’opportunità di stare unita al Signore vivendo in continua preghiera e nutrita solo dell’Eucaristia che ogni giorno le portavano gli angeli.

9. Sono contento che hai trovato nel nostro sito un appuntamento quotidiano che contribuisce alla tua crescita spirituale, alla tua serenità e alla tua pace.
Sono contento anche che ti sei affezionata al Santo Rosario sfruttando le indicazioni più volte esposte nel nostro sito per recitarlo con frutto.

Ti benedico e ti auguro ogni bene.
Nella preghiera volentieri ricorderò te e la tua famiglia.
Padre Angelo