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Quesito

Salve Padre Angelo,
vorrei sapere cosa sono esattamente “l’ignoranza simulata” e la “durezza del cuore”, le quali, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, “non diminuiscono il carattere volontario del peccato ma, anzi, lo accrescono.”
Cordiali saluti. Preghi per me, una preghiera reciproca.
Valentino


Risposta del sacerdote

Caro Valentino,
1. quella che il Catechismo della Chiesa Cattolica chiama ignoranza simulata, e cioè ignoranza finta, è quella che i teologi moralisti chiamano o chiamavano ignoranza affettata.

2. Si tratta di un’ignoranza voluta, scelta, “per peccare con più libertà” (Somma teologica, I-II, 76, 3). 
“Quest’ignoranza, dice San Tommaso, è direttamente ed essenzialmente volontaria, perché uno cerca apposta di non conoscere una cosa per peccare più liberamente. Tale ignoranza aumenta la volontarietà e il peccato: perché l’intensità del volere peccaminoso lo spinge a subire il danno dell’ignoranza per la libertà di peccare” (Ib., I-II, 76,4).
È pertanto un’ignoranza sempre colpevole e non scusa mai. 

3. Corrisponde a quell’ignoranza cui si riferisce Giobbe quando parlando dei malvagi osserva che dicono a Dio: “Allontanati da noi, non vogliamo conoscere le tue vie” (Gb 9,14).
È un’ignoranza che nasce dall’affetto (affectus) al peccato. Ecco perché viene “affectata”.
Dice San Tommaso: “L’ignoranza può essere volontaria quando l’atto della volontà ha per oggetto l’ignoranza: è il caso di chi vuole ignorare, per avere una scusa del peccato, o per non essere distolto dal peccato, conforme al detto della Scrittura: “Non vogliamo la conoscenza delle tue vie”.
Questa ignoranza si dice affettata” (Ib., I-II, 6, 8).

4. Questa ignoranza è pessima e non solo non scusa dal peccato commesso trasgredendo la legge, ma lo accresce perché qui si vuole ignorare per peccare più liberamente.
Ecco perché il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che “l’ignoranza simulata e la durezza del cuore non diminuiscono il carattere volontario del peccato ma, anzi, lo accrescono” (CCC 1859).

5. La durezza di cuore può essere intesa come l’ostinazione nel perseguire la propria strada sbagliata e anche come il non riuscire più a distinguere il bene dal male perché volutamente ci si è inveterati nel male.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo