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Quesito

Buonasera Padre Angelo!
Come sta? Spero sempre bene!
Io invece sono in tribolazione spirituale, perché (e le scrivo dal luogo di lavoro) sebbene abbia avuto la fortuna di lavorare, ho trovato quest’estate un lavoro che purtroppo, a causa della durezza del mio datore di lavoro, non mi consente di andare a Messa. Non mi è concesso e rischio di perdere il lavoro. Oggi mi ha fatto mancare Messa. Io sono andato davanti alla chiesa, e non potendo permanere, ho pregato e ero tutto col mio cuore rivolto al Signore, lacrime incluse. Le chiedo, se per errore riuscissi ad andare a Messa Domenica prossima di nascosto, sarei in peccato per questa Domenica o meno? E vorrei riparare in settimana con una Messa riparatoria.
Mi dica che sono ancora in Grazia, perché perdere la Messa contro la propria volontà è una delle atrocità più grandi che si possano subire.
Un abbraccio, la benedico e preghi per me. (Sono molto affranto).


Risposta del sacerdote

Carissimo,
sto bene, come sempre, e me lo auguro anche di te.

1. Sono contento che sei riuscito, dopo tanta preghiera, a trovare un lavoro.
È una grazia, anche se per ora non ti consente di partecipare alla Messa domenicale.
Casi come il tuo sono già previsti dalla teologia morale e dalla disciplina della Chiesa. Vi sono persone che anche la domenica non possono lasciare il loro servizio alla comunità.
Come vedi, il tuo caso, come quello contemplato dalla disciplina della Chiesa non rientra nella negligenza. Anzi, è proprio il contrario. Tu vorresti andare a Messa, ma di fatto ne sei impedito, contrariamente alla tua volontà.
Pertanto puoi stare tranquillo, non hai commesso alcun peccato e ti sei conservato in grazia, amico del Signore.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica, nella linea della trazione biblica e apostolica, dice che “coloro che deliberatamente non ottemperano a questo obbligo commettono un peccato grave” (CCC 2181).
In te, come vedi, manda il deliberatamente.

2. Hai fatto bene ad andare davanti alla Chiesa e fare la tua orazione al Signore.
Sono certo che il Signore ti avrà benedetto e non ti ha fatto mancare quella benedizione che Egli stesso ha garantito per quel settimo giorno fin dall’alba della creazione: “Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò” (Gn 2,3).
Come ho avuto occasione di ribadire diverse volte, la benedizione del Signore è efficace e consiste in una effusione di doni, nella loro conservazione e moltiplicazione.
Nell’Antico Testamento la benedizione era di ordine temporale e consisteva anche in una certa abbondanza di bene.
Pensa ad esempio a quanto il servo di Abramo dice a Labano: “Io sono un servo di Abramo. Il Signore ha molto benedetto il mio signore, che è diventato potente: gli ha concesso greggi, e armenti, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini. Sara, la moglie del mio padrone, gli ha partorito un figlio” (Gn 24,35-36).
Nel Nuovo Testamento la benedizione è di ordine spirituale e pertanto è ancora più perfetta e duratura.
Il bene più grande che ci trasmette è la presenza di Cristo, che quando viene in noi è liberatore e salvatore in atto, e cioè nell’atteggiamento di Colui che di fatto libera e salva da molti mali.
Per questo san Gregorio Magno diceva che “ob auditionem Missae homo liberatur a multis malis” (per la partecipazione alla Messa l’uomo viene liberato da molti mali).
Poiché quanto è successo oggi non è dipeso affatto dalla tua volontà e dal momento che hai tenuto il tuo cuore costantemente rivolto verso il Signore sono certo che il Signore abbia riversato anche su di te le sue benedizioni e ti mantenga liberato da molti mali.

3. Secondo i criteri della teologia morale sono scusati dalla partecipazione fisica coloro che sono impediti per una ragione sufficientemente grave, come abitare lontano dalla Chiesa, la malattia e la convalescenza, il compimento di doveri del proprio stato, l’assistenza continua ai malati; bambini, donne, impiegati che incorrerebbero in grave disgrazia o presso i genitori o il marito o il datore di lavoro, un lungo viaggio…
Per la tua assenza puoi informarne il parroco e vedrai che ti dirà di stare tranquillo.
Sebbene non ne sia strettamente tenuto, tuttavia fai molto bene a partecipare alla S. Messa in un giorno della settimana.
Puoi farlo in forma riparatoria, ma anche in rendimento di grazie per il lavoro concesso e di supplica per il tuo futuro.

Ti ringrazio della tua benedizione, ti dò la mia e ti assicuro la mia preghiera e il mio ricordo nella S. Messa.
Padre Angelo