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Quesito

Caro Padre Angelo,
Come ormai molti, anch’io la ringrazio per la sua bella rubrica, che leggo ogni giorno per trovare nuova ispirazione nella fede.
Le scrivo per avere un consiglio riguardo come approcciarsi ai nostri cari che sembrano talvolta lontani da Gesù.
Ho 30 anni e sto per sposarmi con un uomo che certamente Dio mi ha donato. Semplice, affettuoso,  onesto come pochi oggigiorno. L ho avvicinato alla bellezza della castità prematrimoniale, che inizialmente ha accettato per amore, ma che ora dice di condividere convinto e con gioia. Ringrazio sempre Dio per questo.
Abbiamo appena concluso il corso prematrimoniale, affrontandolo con interesse e traendone vari spunti. Ora purtroppo capita spesso che la Domenica se non siamo insieme lui non vada a messa, perché troppo preso dagli impegni di casa. Questo mi addolora tantissimo, anzi mi ha fatto anche arrabbiare. Ho provato a parlargli di coerenza, a proporgli la gioia dell’incontro, insomma ho provato varie strade, ma mi pare inutilmente. Lui rimane assolutamente credente, ma io non capisco come non senta la necessità della Messa domenicale. Sine Dominico non possumus! Ora con lui ho compreso che la fede non viene vissuta solo come penso e dico io, ma che ognuno può avere approcci diversi. Cosa mi propone di fare? Vado sempre con lui a messa "trascinandolo", prego, insisto, taccio? Tengo molto a tutto ciò,  perché credo fermamente che la vita matrimoniale non possa prescindere dall’Eucarestia, almeno domenicale.

Infine, cercando di non dilungarmi troppo, non so che fare anche con mio fratello. Vivace scout, sono ormai alcuni anni che non frequenta più né la parrocchia, né la Messa. Anche qui le ho provate un po’ tutte. Ha avuto anche problemi di salute che mi hanno molto preoccupato e l ho spronato a rivolgersi a Dio, ma mi rispondeva solo borbottando e non so cosa abbia fatto.
Come mi suggerisce di avvicinarmi a lui?
Grazie per il suo tempo e per ogni suo consiglio. Attendo con impazienza!
Ricordi per favore nella messa la mia famiglia, che presto avrà la gioia del mio matrimonio.
Buona Domenica!
Elisa  


Risposta del sacerdote

Cara Elisa,
1. sono contento che il tuo futuro marito abbia condiviso con te il cammino di castità prematrimoniale.
Sono convinto che è stata una bella esperienza per tutti e due.
Avete mantenuto il vostro amore puro, capace di difendersi da vari attacchi.
Non possiamo dimenticare che la nostra capacità di amare è insidiata dalla concupiscenza della carne (1 Gv, 2,19) e anche dal comune avversario.

2. C’è però una cosa di cui giustamente ti addolori: che il tuo futuro marito, se non viene accompagnato, tralascia facilmente di partecipare alla Messa.
Tu mi riporti la bella testimonianza dei martiri di Abitine: “Senza la cena del Signore, senza la domenica non  possiamo vivere” (sine dominico non possumus…).

3. Questo fatto ti deve aprire gli occhi. Il tuo futuro marito, che ha tante belle qualità, non si cura però di vivere in grazia.
Il rimedio non sta semplicemente nel rimproverarlo o nel ricordargli che deve andare a Messa, ma nel condividere con lui la tua esperienza di fede.
Questo deve partire dalla preghiera fatta insieme, dal raccontarsi insieme che cosa ci ha detto il Signore nella Parola ascoltata a Messa, e in particolare nell’impegno vicendevole a tradurla in pratica.
In questo modo il tuo futuro marito comincerà a portare Cristo dentro la sua vita e comincerà a capire che anche tutta la sua vita, come del resto anche la vostra vita di coppia, trova senso solo se è illuminata da Cristo, è vissuta insieme con Cristo e porta ad un’unione più profonda con Lui.
Confido che il tuo futuro marito, per tutte le belle qualità che possiede, sia un terreno fertile nel quale Cristo può diventare il punto di partenza e di arrivo della sua vita.

4. Il tuo futuro marito ha bisogno di “assaggiare” quanto è buono il Signore (Sal 34,9) e quanto sia fragrante la vita cristiana.
Appena ne avrà assaggiato ne rimarrà conquistato.
Intanto però ha bisogno di ricuperare la grazia, perché se si è come morti non si può gustare nulla.
Ha bisogno pertanto della confessione.
Anche sotto questo aspetto portalo a confessarsi insieme con te.
Da parte tua unisci alla preghiera anche qualche “fioretto” offerto al Signore e alla Madonna perché spalanchino il cuore del tuo futuro marito alla grazia.

5. Inoltre comincia a pregare insieme con lui tutte le volte che vi incontrate.
Iniziate a fare così.
La preghiera del Santo Rosario, con la meditazione del mistero, è un primo approccio.
Potrete portare in questa preghiera quotidiana i vari problemi che via via dovete affrontare, i vari incontri che fate, i desideri che avete.
Ecco dunque la soluzione: il Signore ti chiama insegnare al tuo futuro marito a portare Cristo dentro la sua vita.
Finora forse è stato solo sopra la sua vita.
Oltre che sopra, deve entrare anche dentro!

6. E questa è la soluzione anche per tuo fratello, ricordando che la fede, se non viene alimentata, è destinata a rimanere denutrita, a diventare solo un’idea, anzi un’idea sempre più lontana fino a spegnersi.

Ti faccio tanti auguri per il tuo matrimonio.
Assicuro volentieri la mia preghiera per te, per il tuo futuro marito, per tuo fratello e per la tua famiglia.
Vi benedico tutti.
Padre Angelo