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Quesito

Gentilissimo Padre
nell’inviarle il sotto indicato quesito, cogliamo l’occasione per  ringraziarla per la sua utilissima “rubrica”e ovviamente ne approfittiamo.
Siamo un gruppo di amici che si trovano ogni martedì, dopo il lavoro, per la recita del Santo Rosario .
Tra le varie intenzioni c’è anche, principalmente, quella di poter consacrare il  nostro Comune al Cuore Immacolato di Maria.
Gradiremmo da Lei una sua considerazione legata a tale atto che sentiamo molto importante  ma non lo cogliamo nella sua pienezza.
Pertanto chiediamo un suo aiuto per approfondirlo.
Inoltre le chiediamo, quali sono le modalità attuazione, alcuni dicono che deve essere il sindaco a farla.
Ringraziando anticipatamente, porgiamo cordiali saluti assicurando il ricordo nel nostro Santo Rosario.
Per il gruppo
Piero


Risposta del sacerdote

Caro Piero,
1. innanzitutto sono molto contento che vi ritroviate fra amici a recitare il Santo Rosario dopo il lavoro.
Sono convinto che si tratti di un’esperienza molto bella nella quale il vostro lavoro e  le vostre fatiche si trasformano in preghiera e in offerta messi nelle mani della Madonna per essere presentati a nostro Signore in sacrificio santo e a lui gradito (Rm 12,1).
Penso che proprio da questa esperienza sia nata l’idea di una consacrazione del Comune al Cuore Immacolato di Maria.
In fondo desiderate che l’abbondanza di grazia che sperimentate tutti voi possa essere sperimentata da tutti. Non c’è niente di più bello ed evangelico.

2. Perché il Comune in quanto tale faccia una sua consacrazione sarebbe necessario che tutta la comunità sia d’accordo. Non basta la maggioranza.
Inoltre questa consacrazione dovrebbe esplicitarsi in qualche manifestazione concreta, in un impegno pubblico, in regole o pratiche particolari.
Diversamente sarebbe un atto ininfluente, che non coinvolge in nulla.
Non so se in una società così multireligiosa, secolarizata e atea una tale consacrazione sia praticabile.
Certo sarebbe molto bello se si potesse fare perché tutti vi aderiscono. A questo dovrebbero mirare sempre i nostri desideri.

3. In passato diverse città si sono consacrate alla Madonna con atto formale da parte religiosa e civile.
Ma a quei tempi tutti erano cristiani, anche se non tutti praticanti.
L’atto di consacrazione impegnava in qualche processione pubblica con partecipazione delle autorità civili e religiose, in qualche offerta annuale, col bandire dal proprio territorio pratiche del tutto aliene dallo spirito evangelico…
Come vedi, il contesto era diverso e nessuno avrebbe ostacolato una simile iniziativa, per quanto scarso fosse stato il personale fervore personale.
Ma, come puoi constatare, queste condizioni oggi non ci sono più.

4. Tuttavia se un gruppo di persone desidera fare per il Comune, anche se non a nome del Comune perché non ne ha l’autorità, una particolare consacrazione al Cuore Immacolato di Maria con tanto di pratiche  o di obblighi personali o di gruppo può farlo benissimo.
In questo caso non è necessario che sia presente l’autorità religiosa o quella civile.
Si tratta infatti di una consacrazione del Comune fatta da privati al Cuore Immacolato di Maria.
Sempre da privati si può coinvolgere il Sindaco o altri esponenti del Comune, qualora fossero nella medesima sintonia di fede, a parteciparvi. Ma rimarebbe sempre, come vedi, un fatto privato.

5. Diverso invece è l’affidamento a Maria, anche se i due termini vengono spesso scambiati l’uno con  l’altro.
Giovanni Paolo II ha affidato il mondo al Cuore immacolato di Maria.
Qui si tratta di una preghiera, di un atto religioso, di una supplica che non va a ledere la libertà religiosa.
Nessuno può proibire né ai singoli né alle autorità religiose di affidare il Comune o il mondo intero alle mani misericordiose della Madonna e al suo Cuore purissimo.
In questo caso può essere coinvolta l’autorità religiosa, che può essere il vescovo, il vicario, il parroco.

Questo è il mio modesto pensiero, pronto a cambiarlo. Non si tratta infatti di principi dottrinali ai quali è dovuta l’obbedienza della fede, ma di opportunità pratiche.

Mi unisco spiritualmente al vostro Rosario e insieme con Voi lo offro a Maria per la prosperità vostra personale, per quella delle famiglie e anche per il vostro Comune.
Vi ringrazio per il vostro prezioso ricordo nella preghiera e vi benedico.
Padre Angelo