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Caro Padre Angelo,
sono ancora …, di 16 anni.
Le volevo anche chiedere: Io ho fatto la cresima a 15 anni, quindi un poco più tardi rispetto alla consuetudine, ma ho fatto un solo anno di catechismo della cresima, perché il parroco vedendo la mia partecipazione alla messa anche feriale, il mio servizio come ministrante e forse anche altre cose riguardati la fede, ha deciso di farmi fare, appunto, un solo anno di catechismo. (Peraltro lo facevo in un’altra parrocchia da cui ho preso un nulla osta).
Io penso che ciò si possa fare, date le valutazioni del parroco…lei che mi dice?
C’è ancora un’altra cosa che le voglio dire: sto sviluppando e voglio sviluppare, un grande amore e rispetto verso il creato, l’opera di Dio. Questo amore e rispetto viene fuori anche dalla cura verso le piante, gli animali, dall’amore verso di essi perché sono “dono di Lui e del Suo Immenso Amore”. Cerco di vedere nella natura la vita meravigliosa che Dio ha creato e ci ha donato, la presenza premurosa di Dio che sta sempre vicino alle sue creature, in particolare a noi…
Voglio essere veramente un custode del creato. Ecco, padre, lei cosa ne pensa di questa cosa? Vorrei anche testimoniarlo agli altri!
Grazie ancora padre.
Carissimo,
1. non farti problema sulle circostanze della tua cresima. Il parroco ti ha giudicato preparato.
Certamente questo Sacramento ha portato in te una grazia particolare, quella di rendere testimonianza a Cristo con il tuo comportamento e con le tue parole.
Forse tu avresti voluto arrivare alla Cresima più preparato.
Ma c’è una cosa che puoi fare sempre, anche adesso: quella di rinnovare la grazia del Sacramento ricevuto.
Prova a fare così.
Chiedi quotidianamente allo Spirito Santo di rinnovare e di incrementare in te la grazia della Cresima.
Concretamente impegnati a dire il Veni Creator Spiritus o anche il Veni Sancte Spiritus, oppure di domanda questa grazia quando arrivi alla recita del terzo mistero glorioso.
So che alcuni ravvivano la grazia di questo sacramento proprio così.
2. Mi dici che vuoi sviluppare in te un grande amore e rispetto verso il creato, l’opera di Dio.
È un atto di amore e di riconoscenza verso il Signore e dovrebbe essere presente in tutti.
Papa Francesco ha scritto in merito un’enciclica, la “Laudato sì”.
Ti consiglio di leggerla. È molto bella.
3. Il titolo è desunto dal Cantico delle creature di san Francesco nel quale il Santo di Assisi dice: “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra”.
Il Papa commenta: “Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che fossimo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla.
La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi.
Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che «geme e soffre le doglie del parto» (Rm 8,22)” (Ls 2).
4. Papa Francesco afferma anche che “la cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione” (Ls 228).
5. Ti esorto ad avere cura dell’ambiente, compiendo un continuo atto di carità nei confronti del tuo prossimo e come lode per il Creatore.
Il Signore ti ripagherà.
E di questo ne sono certo perché il Signore non lascia senza ricompensa il più piccolo atto di carità. L’ha detto Lui stesso in Mt 10,42.
Di nuovo ti benedico e ti ricordo al Signore.
Padre Angelo