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Caro Padre Angelo,
mi chiamo … e ho … anni. Dopo mesi e mesi di leggere le sue risposte voglio anzitutto manifestarle la mia più profonda gratitudine perché, in un periodo della mia vita in cui stavo seriamente considerando di allontanarmi dalla pratica religiosa dopo la cresima, ho potuto scorgere nelle sue parole una Verità così bella e perfetta che mi ha attirato fino a rendermi oggi un ragazzo molto attivo nella realtà ecclesiale del mio paese. Mai potrò ringraziarla abbastanza per ciò che fa e per ciò che ha specialmente significato per me il suo duro lavoro. Ultimamente comincio a pensare anche a un futuro nel vostro Ordine che mi affascina molto, ma di questo magari parlerò un’altra volta. (…).
Le scrivo perché, visto che recito ogni giorno almeno la terza parte del Rosario, vorrei entrare a far parte della Confraternita del Santo Rosario per godere di tutti quei benefici di cui ho letto. Cerco di coinvolgere anche i miei amici in questa preghiera che è diventata veramente per me la "dolce catena che ci rannoda a Dio".
Attendendo sua risposta la saluto affettuosamente impegnandomi a ricordarla nel Rosario.
Cordiali saluti.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. non puoi immaginare quanto piacere mi abbia fatto la tua mail, soprattutto al pensiero che stavi considerando seriamente di allontanarti dalla pratica religiosa.
Il nostro sito è stato come un’ancora di salvataggio.
Adesso ti stai accorgendo che Cristo è Colui che riempie la vita.
Pensa a che cosa saresti adesso se non avessi conosciuto Cristo, se non avessi cominciato a frequentarlo e a divenirne amico?
Forse saresti un bravo ragazzo dal punto di vista del mondo.
Ma ti mancherebbe quella tensione interiore che ti fa volgere giorno per giorno verso quella pienezza di vita che si realizza nella santità.
2. Mi dici che hai potuto scorgere nel nostro sito una Verità così bella e perfetta che ti ha attirato fino a renderti oggi un ragazzo molto attivo nella realtà ecclesiale del tuo paese.
Questa Verità indubbiamente è Cristo e sono contento che tu adesso ne sia così affascinato da diventarne apostolo tra i tuoi coetanei.
Ti rispondo nel giorno (6 maggio) in cui in Piemonte si celebra la memoria di San Domenico Savio.
Nell’ufficio delle letture di questo santo ragazzo, che indubbiamente è il più bel fiore dell’oratorio di don Bosco, si legge:
“Fra i doni di cui Dio lo arricchì fu eminente quello del fervore nella preghiera. Più volte restava come rapito dai sensi. Interrogato, rispondeva: Mi pare di vedere tante cose belle! Mi pare che il Paradiso mi si apra sopra il capo!
La prima cosa che gli venne consigliata per farsi santo fu di adoperarsi per guadagnare anime a Dio. Questo pensiero divenne il continuo respiro della sua vita.
Leggeva di preferenza la vita di quei santi che avevano lavorato in modo speciale per la salute delle anime; parlava volentieri dei missionari. Più volte fu udito dire: Se potessi guadagnare a Dio tutti i miei compagni, quanto sarei felice! Quante anime aspettano il nostro aiuto! Il pensiero di guadagnare anime lo accompagnava ovunque”.
Forse ti riconosci abbastanza in queste parole che sono state scritte da San Giovanni Bosco, il confessore di Domenico Savio.
La prima cosa che devi fare per attirare i tuoi amici a Cristo è proprio quella di renderti tu stesso sempre più amico di Nostro Signore.
È Lui che, vivendo in te, continua a chiamare e ad attrarre.
Continua dunque così.
3. Non posso non compiacermi anche del fatto che cominci a pensare anche ad un futuro nel nostro Ordine che ti affascina molto.
È una grazia inestimabile quella che il Signore sembra donarti.
Te ne accorgerai sempre di più andando avanti negli anni quando avrai la possibilità di incontrare i grandi della nostra storia.
Sentirai che Gesù Cristo te li rende contemporanei per donarteli come fratelli vivi, attuali, pieni di amore, di santità, di zelo per le anime.
Avvertirai che te li dà come compagni di viaggio per nutrire e rendere più splendente la tua predicazione.
4. Ieri 5 maggio noi domenicani abbiamo celebrato la festa di San Vincenzo Ferrer (al posto del 5 aprile per concessione della Santa Sede).
Di lui si legge che tra le altre cose “esercitava un potere tremendo sopra i demoni. Bastava un suo cenno, la sua presenza per metterli in fuga, per liberarne gli ossessi. Anzi bastava talvolta condurre questi infelici nel luogo ove egli era poco prima passato per ottenerne la guarigione”.
Ebbene nella nostra celebrazione lo abbiamo reso presente.
San Vincenzo è tornato tra noi per mezzo della nostra parola e della nostra preghiera. E con la sua presenza ha continuato a fare a beneficio della nostra gente esattamente quello che faceva 600 anni fa.
Non è bello questo?
5. In particolare il nostro Ordine, con quel patrimonio incomparabile di teologia e di santità quale è difficile scorgerne altri nella Chiesa, ti saprà dare quel salutare nutrimento di cui avrai bisogno per spendere la tua vita “per annunciare la Parola, per insistere al momento opportuno e non opportuno, per ammonire, per rimproverare, per esortare con ogni magnanimità e insegnamento” (cf 2 Tm 4,2).
6. Sono contento anche della tua iscrizione alla Confraternita del SS. Rosario.
Alla pari di tutti gli altri iscritti diventi già fin d’ora partecipe dei meriti, delle fatiche apostoliche, delle preghiere e delle penitenze di tanti nostri santi e sante.
Sono tante le grazie che ricevi.
Ma su di te, proprio per la chiamata particolare che ti sta facendo, il Signore riversa una grazia specifica: quella di diventare come uno di loro nella santità, nella dottrina e nello zelo apostolico.
Ti saluto e ti ringrazio per la preghiera del Rosario, all’interno della quale mi hai già posto in maniera permanente.
Contraccambio molto volentieri questo ricordo e ti benedico.
Padre Angelo