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Quesito

Buona sera Padre Angelo,
innanzitutto grazie per l’attenzione, sono un ragazzo ventenne, sono credente Cristiano, ma ho un problema: pratico la masturbazione, la pratico da quando ho 15 anni, da un anno o forse più ho iniziato ad avvicinarmi a Gesù leggendo la Bibbia, e ovviamente ho capito che masturbarsi è un peccato, in tutto questo tempo ho provato a combatterla e delle volte con forza di volontà ci son riuscito, ma ogni volta dopo un pò…  ci ricado…, la cosa che mi pesa di più è che una volta ho promesso al Signore che mi sarei impegnato a vivere una nuova vita in Cristo e che mi sarei impegnato altrettanto a combattere la masturbazione, ma dopo una settimana ci sono ricaduto…
Prego tutte le sere e mi fa sentire triste il fatto che ho fatto promesse al Signore che poi non sono riuscito a mantenere…
È un periodo un pò particolare per me e anche un pochetto stressante e tendo sempre a cader in tentazione… non contando poi gli stimoli della società di oggi…
Mi piacerebbe aver un suo parere…
Grazie Padre Angelo


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. per superare la tentazione dell’autoerotismo valgono le indicazioni che ci ha dato il Signore: “Vegliate e pregate per non cadere in tentazione” (Mc 14,38).
La prima risorsa dunque è la preghiera.
Sabato prossimo, 13 maggio, ricorre il centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima.
Qui la Madonna ha chiesto di recitare il Rosario ogni giorno.
L’ha chiesto a tutti e l’ha chiesto addirittura a dei bambini.
Prova anche tu: vedrai se tante tentazioni non svaniranno come la nebbia al sole!
Sii costante su questo punto, anche se ti trovassi a pregare alle 11 di sera.

2. La seconda risorsa è quella della vigilanza: ciò significa che dobbiamo evitare le occasioni che portano a cadere.
La prima di queste è la pornografia.
Inoltre dobbiamo essere accorti in modo che quando ci sorprendiamo a pensare cose impure subito giriamo pagina.
A motivo di questa prontezza si ricevono tante grazie da parte di Dio.
E ci si accorge anche di poter godere di una libertà interiore che conferisce una grande serenità d’animo.

3. La terza cosa che ti suggerisco è la confessione settimanale anche se non vi fossero peccati gravi da confessare e fatta sempre col medesimo confessore.
La confessione non è mai senza effetto. Dà un aiuto, una grazia.
Come ho ricordato più volte, questo sacramento è stato istituito la sera del giorno della risurrezione del Signore. Ciò significa che la confessione rende partecipi della potenza della risurrezione e dona a chi si confessa una forza soprannaturale che inizialmente si avverte come un senso di maggiore avvertenza.
La confessione frequente è necessaria perché ogni giorno siamo esposti a tante tentazioni e quasi fatalmente si perdono energie. Si pensi solo ai peccati fatti con le parole e di questi peccati tanto spesso neanche ci si rende conto.
La confessione frequente è necessaria per ricuperare le forze e il fervore.

4. Con questi aiuti la domenica ti trovi nella condizione di poter fare la Santa Comunione.
Sottolineo l’aggettivo Santa, perché se l’anima è pura avverte chiaramente che quell’incontro col Signore non è disturbato e si realizza una vera comunione da cuore a cuore con il Signore.
Quando invece si va a fare la Comunione con il peccato impuro la Comunione viene fatta solo materialmente, ma non si vive alcun incontro e non si riceve nessuna forza.
Anzi, si aggrava la propria condizione.

Con questi aiuti della grazia puoi risultare vittorioso e sentirti interiormente libero.
Te lo auguro e per questo ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo