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Quesito
Caro Padre Angelo,
mi trovo in una situazione tormentata. Ho … anni. Da 1 anno e 8 mesi sono fidanzata con un ragazzo di … anni che non frequenta la chiesa, da dopo la prima comunione si è allontanato. Qualche volta è venuto con me a messa ma da un pò di tempo dice che non vuole venire più e che non glielo devo nemmeno chiedere. Io sono credente e gli ho espresso sin dall’inizio della nostra storia della mia volontà di arrivare vergine al matrimonio. Lui quando ha sentito questa cosa è rimasto un pò spiazzato perchè prima di me aveva avuto fidanzate che tranquillamente avevano avuto rapporti sessuali con lui e mi ha risposto dicendomi che questa cosa la accettava ma non la condivideva. Spesso capita che litighiamo perchè mi dice che per lui questa situazione è pesante, che da quando sta con me non fa le cose che faceva prima. Poi vuole che vada con lui a fare qualche fine settimana e dormire insieme ed io gli ho risposto che preferisco andare solo un paio di volte all’anno in compagnia di mia sorella ed il fidanzato e di dormire in camere diverse, però mi sento attaccata di continuo per questo mio modo di comportarmi. Mi dice che secondo lui sono anormale a comportarmi così. Ho dei dubbi sul suo amore, penso che se mi attacca così di continuo forse non mi ama così come dice.
Grazie mille
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. la sensazione di amarezza che provi perché vedi che il tuo ragazzo ti attacca in continuazione e non teme di ferirti forse non è un segno che non ti ama, o comunque non ti ama in maniera vera.
Infatti se ti amasse in maniera vera cercherebbe in tutti i modi di non rattristarti. Anzi farebbe di tutto per compiacerti in ogni cosa.
2. Il tuo ragazzo, come molti altri, forse è ancora immaturo e scambia la passionalità per amore.
In questo modo, senza accorgersene, cerca sempre e solo di compiacere a se stesso.
3. Ti accusa di essere anormale. Questo giudizio lo esprime “alla luce di quello che fanno tutti”.
Ma il comportamento comune non è criterio di verità. Talvolta è solo indice di una natura che accetta di corrompersi sempre più e di non porre alcuna base solida per una vita matrimoniale.
La cronaca di tutti i giorni l’attesta in continuazione.
4. Che fare in questa situazione?
Io penso che il Signore ti abbia fatto incontrare questo ragazzo perché tu gli insegni ad amare.
Perché questo è il suo problema: di non essere ancora capace di amare, di voler bene, di compiacere nel bene, di non voler rattristare e di offendere in alcun modo.
L’amore è bello e fascinoso quando non ci si offende in nulla, quando si fa di tutto per compiacere la persona che si ama e si sta accanto a lei orgogliosi di poterla arricchire mettendosi a suo il servizio.
5. Concretamente la prima cosa da fare consiste nell’intraprendere le vie segrete che vanno a toccare direttamente il cuore.
Queste vie sono quelle indicate da S. Teresina del Bambin Gesù: “Ah, preghiera e sacrificio formano tutta la mia forza, sono le armi invincibili che Gesù mi ha date, toccano le anime ben più che i discorsi, ne ho fatto esperienza spesso” (Storia di un’anima, 315).
Maneggiale in continuazione queste armi per lui.
Soprattutto ricordalo a Messa durante la Consacrazione e nella S. Comunione.
6. Ci sono poi le vie più umane che si esprimono col tuo comportamento, con le tue parole, con la tua presenza.
Quando parlo di comportamento mi riferisco alla volontà ferma di non accettare mai di essere usata come oggetto di piacere sensuale e di non metterti in situazioni che in un batter d’occhio possono rovinare tutto quello che hai costruito precedentemente.
7. Rimani ferma nella tua volontà di arrivare al matrimonio come Dio ti vuole: è tutto nel tuo vantaggio ed è anche a grande vantaggio del tuo futuro marito, il quale potrà confidare nella fedeltà di una donna che non si è mai consegnata a chi non doveva, perché non gli apparteneva ancora definitivamente.
Rimani ferma anche nella tua volontà di non metterti in situazioni prossime di peccato.
Il Signore ti benedirà e benedirà anche lui con la grazia della conversione, perché un cuore puro è ben disposto ad accogliere Dio.
Ti assicuro volentieri la mia preghiera. La farò per te e la farò anche per lui, perché il Signore gli tocchi mente e cuore.
Intanto ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo