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Carissimo, rispondo in grassetto dopo ogni tua domanda
Caro Padre Angelo,
nella ricerca della volontà di Dio non sono affatto esperto. Da sempre mi sono rivolto con fiducia a uomini di Chiesa (preti soprattutto) pensando che potessero aiutarmi. Invece la confusione aumenta e non so più che fare.
Se la Verità è una sola perchè proprio i preti sulla stessa Verità danno interpretazioni diverse?
Visto che, come detto, sono inesperto, come posso capire chi ha ragione?
Di conseguenza invece che andare avanti nella ricerca di Dio mi fermo o torno indietro, sono assai scoraggiato.
Talvolta ho provato con una guida nel tempo ma mi sono sentito solo ascoltato, e sempre senza risposte, perciò preso in giro. Hanno sempre detto che ho fatto grandi passi avanti ma io mi sento ormai fermo e sono stufo. Sarà migliorata la conoscenza di qualcosa, ma niente di più, niente di ciò che strettamente mi riguarda.
Carissimo,
1. al di là di quello che può dire prete Tizio o prete Caio abbiamo il Magistero della Chiesa.
Al Magistero Gesù ha dato il crisma dell’infallibilità.
Del Magistero Gesù ha detto: “Chi ascolta voi ascolta me e chi disprezza voi disprezza me”.
2. In faccende importanti come la confessione devi agire così: quando hai individuato un prete che ti dà fiducia e che vedi conforme al Magistero della Chiesa, non lasciarlo e non andare da altri.
Non si fa la stessa cosa anche con il medico che cura i nostri corpi?
3. Certo, se ti trovi in necessità, ti confesserai dal primo che incontri.
Ma per aprire il tuo cuore, fare domande, esporre dubbi, tieni come criterio fisso il riferimento al tuo confessore.
Diversamente sarai soggetto a conflittualità interiore.
Se vado sui documenti ovunque trovo scritto che condizione essenziale è il pentimento; e dov’è nel mio caso e in quello dell’agnostico di cui sopra? Nell’atto di dolore pure si continua a dire ‘‘mi pento e mi dolgo’ e questo tante volte proprio non c’è. Posso confessarmi uguale in questo modo cioè senza pentimento (perchè non so dove sbaglio) e solo riconoscendomi diverso da quanto detta la Chiesa? e sapendo che continuo ’nelle condizioni prossime di peccato’? (non fraintenda: non parlo dei soliti peccati impuri, ma tutti i peccati hanno la loro occasione prossima no?) Spero di sì, finirebbe un bel tormento. Perchè senza Gesù non so dove finirò di questo passo senza aiuti e chiarimenti. La mia vita spirituale è nutrita dalla preghiera, amo la Chiesa, la Vergine, ..ma non mi basta, non ho gioia con questi dubbi.
Sì, il pentimento è necessario.
Senza pentimento uno non celebra il sacramento della Penitenza.
Ma non dobbiamo fraintenderci.
Il pentimento che si esige nella confessione è di ordine spirituale. Ciò significa che non si richiede che sia accompagnato da sentimento.
Il solo sapere che certe azioni non piacciono al Signore e sono condannate dalla Chiesa è già motivo sufficiente per dire che si è pentiti.
Se il pentimento fosse anche solo dominato dalla paura di andare all’inferno, sarebbe già un pentimento sufficiente.
Nel Sacramento poi il Signore farà il resto e perfezionerà il pentimento stesso, facendolo passare da un timore puramente interessato (non andare all’inferno) ad un pentimento più puro: la consapevolezza che quei peccati hanno causato la passione e la morte di Gesù.
Pertanto continua a confessarti e non farti scrupoli.
Mi spiega il passo in cui san Paolo dice (cfr) ‘‘tre volte ho chiesto a Dio di togliermi la spina al fianco, tre volte mi ha risposto che mi basta la sua grazia’? Non può essere il mio caso? Chiedo di essere liberato dalle mie spine, ma pare che ci devo convivere?
Sono state date molte interpretazioni sulla spina che affliggeva San Paolo. Il problema però non sta nel sapere di quale spina si trattasse.
Ognuno di noi ha le spine. E ha già imparato che con esse deve convivere.
La cosa che più conta è abbandonarsi con fiducia al Signore.
Se Dio le permette, ne ha i motivi.
Certo non ci abbandona, ma ci garantisce la sua grazia, e cioè il suo aiuto.
Il Signore è fedele, come dice San Paolo: “e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, perché con la tentazione vi darà anche la via d’uscita e la forza per sopportarla” (1 Cor 10,13).
E come posso trovare una buona guida? Uno che ascolti e ti aiuti veramente con regolarità?
Buona settimana.
Saluti.
Devi procedere per assaggi.
Ormai ti sei fatto un giudizio sui vari confessori.
Inoltre prega molto, in particolare la Madre del buon Consiglio.
Ti saluto anch’io, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo