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Quesito
Carissimo padre Angelo.
Ho potuto notare in rete, tanti siti di commento alle scritture, di esegesi biblica, di area protestante/evangelica nei quali si afferma che, secondo la Sacra Scrittura, sarebbe scorretto pregare direttamente la persona dello Spirito Santo, il quale va solo richiesto, invocato come dono da Dio Padre e al Figlio.
Ma la Tradizione della Chiesa Cattolica, nel “Veni Creator” o nella Sequenza “Vieni Santo Spirito”, si rivolge direttamente allo Spirito Santo, chiedendoGli “Vieni”.
Ci sono nella Sacra Scrittura degli esempi dove lo Spirito è pregato direttamente?
E se questi esempi non esistessero, sarebbe comunque lecito farlo?
Grazie.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. San Tommaso, al seguito di Sant’Agostino, ricorda che Spirito Santo è un nome che si può applicare a tutta la Santissima Trinità e nello stesso tempo alla terza Persona.
Innanzitutto a tutta la Santissima Trinità: “Difatti il Padre è Spirito, il Figlio è Spirito; il Padre è santo, il Figlio è santo” (Somma teologica, I, 36, 1).
Nello stesso tempo è il nome proprio della terza Persona divina perché come “nel mondo fisico spirito significa impulso e moto, tant’è vero che chiamiamo spirito il fiato e il vento, così è proprio dell’amore muovere e spingere la volontà di chi ama verso la cosa amata. Perciò convenientemente è detto Spirito Santo la persona divina che procede come l’amore con cui Dio si ama” (Ib.).
Sicché “Spirito Santo può essere inteso come nome essenziale che conviene a tutta la Trinità, di cui ciascuna persona è spirito ed è santa, e come nome personale di una persona divina” (Ib., II-II, 14, 1).
2. Inoltre va tenuto presente che le tre Persone divine sono inseparabilmente unite, sussistono nell’unico Dio. Dove c’è l’una, ci sono anche le altre.
Lo Spirito Santo è lo Spirito del Padre, è lo Spirito del Figlio.
Quando ci si rivolge direttamente allo Spirito Santo, ci si rivolge simultaneamente al Padre e al Figlio.
3. Inoltre Gesù ci presenta lo Spirito Santo come maestro dicendo: “Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv 14,26).
Ora tra le cose che lo Spirito Santo ci ha insegnato c’è anche quella di rivolgersi a Lui.
Quale maestro direbbe: “Non dovete farmi alcuna domanda, non dovete rivolgervi a me!”.
Sarebbe una cosa assurda.
4. Gesù dice anche che lo Spirito Santo è il Paraclito, vale a dire l’Avvocato.
Ora l’avvocato in antico non parlava al posto dell’imputato come avviene oggi, ma suggeriva all’imputato che cosa doveva dire.
Sarebbe ben strano se noi non potessimo rivolgerci all’Avvocato che Gesù ci ha dato perché ci insegni a parlare, a testimoniare la nostra fede, a difenderla.
5. Al termine dell’Apocalisse si legge: “Lo Spirito e la Sposa dicono: «Vieni!»” (Ap 22,17). La Sposa è la Chiesa, ma è anche ogni anima cristiana.
Allora sarebbe proibito invocare lo Spirito Santo perché insieme con noi dica: “Maranata, vieni, Signore Gesù” (Ap 22,20)?
6. La conclusione è questa: a quante assurdità si giunge quando si vuole interpretare la parola di Dio con la propria personale autorevolezza, garantita da nessuno.
Pertanto non conviene forse lasciarsi accompagnare umilmente dal Magistero della Chiesa, che è garantito dall’Alto, come ha promesso il Signore quando ha detto: “Le porte (Potenza) degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18)?
7. Perseveriamo dunque nell’invocare incessantemente lo Spirito Santo.
E dal momento che gli Apostoli l’hanno atteso e invocato insieme con Maria, la cui preghiera era più preziosa di quella di tutti gli Apostoli messi insieme, andiamo avanti anche noi dicendo insieme con San Bernardo: “Veni Sancte Spiritus, Veni per Mariam”, “Vieni Santo Spirito, vieni per mezzo della presenza e della preghiera di Maria”!
Ti ringrazio del quesito, ti benedico ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo