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Quesito

Salve padre Angelo.
Il 24 marzo purtroppo ho perso mio padre.
Il giorno del funerale venivo chiamato in sacrestia dal sacerdote che mi avvisava che non poteva essere celebrata la Santa Messa ma bensì una liturgia della parola perché mio padre era separato da mia madre.
Sono rimasto molto perplesso ma allo stesso tempo rispettoso verso questa scelta perché secondo il sacerdote faceva parte delle normative della santa chiesa.
Volevo una sua risposta in merito.
La saluto e la ringrazio di tutto.
Un abbraccio in Cristo.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
ti presento innanzitutto le mie condoglianze per la morte di tuo padre. Lo ricorderò volentieri nelle mie preghiere.

1. Non so quali siano stati i criteri cui si è ispirato il sacerdote che ha celebrato le esequie di tuo padre.
Ma stando a quanto tu mi hai scritto, non c’è nessuna normativa della Chiesa che impedisca di celebrare la Santa Messa per una persona separata.

2. Tanto più che talvolta uno potrebbe essere vittima della separazione.
Per cui sarebbe sommamente ingiusto privarla del merito legato alla celebrazione del santo sacrificio che Gesù ha compiuto per la nostra salvezza.

3. Ma anche nel caso che una persona si sia separata per colpa propria e addirittura si sia riaccompagnata con un’altra non si deve negare la celebrazione della Messa a meno che questo non comporti scandalo per i fedeli.

4. A proposito delle persone che vivono in uno stato irregolare nel matrimonio il Direttorio della pastorale familiare edito dalla conferenza episcopale italiana scrive:
“Poiché il senso del funerale cristiano consiste propriamente nel ringraziare il Signore per il dono del battesimo concesso al defunto, nell’implorazione della misericordia di Dio su di lui, nella professione di fede nella risurrezione e nella vita eterna, nell’invocazione per tutti, e in particolare per i familiari, della consolazione e della speranza cristiane, la celebrazione del rito delle esequie non è vietata per questi fedeli, purché non ci sia stata una loro esplicita opposizione e sia evitato lo scandalo degli altri fedeli” (DPF 234).
Nella celebrazione del rito delle esequie è prevista, sebbene non obbligatoria, anche la Messa.

5. Ripeto: non so quali siano le giustificazioni del sacerdote.
Ma adesso non far mancare la celebrazione di Santa Messa in suffragio del tuo carissimo papà.
È il bene più grande che gli puoi donare e che tuo padre può desiderare.

6. Mi piace riportarti il passo delle Confessioni di Sant’Agostino in cui vengono ricordate le preziosissime parole di sua madre morente: “Intanto nel giro di cinque giorni o poco più si mise a letto con la febbre. Durante la malattia un giorno ebbe uno svenimento e per un po’ di tempo perdette i sensi. Noi accorremmo, ma essa riprese prontamente la conoscenza, guardò me e mio fratello in piedi presso di lei, e disse, come cercando qualcosa: «Dove ero»?
Quindi, vedendoci sconvolti per il dolore, disse: «Seppellire qui vostra madre». Io tacevo con un nodo alla gola e cercavo di trattenere le lacrime. Mio fratello, invece, disse qualche parola per esprimere che desiderava vederla chiudere gli occhi in patria e non in terra straniera. Al sentirlo fece un cenno di disapprovazione per ciò che aveva detto. Quindi rivolgendosi a me disse: «Senti che cosa dice?».
E poco dopo a tutti e due: «Seppellirete questo corpo, disse, dove meglio vi piacerà; non voglio che ve ne diate pena. Soltanto di questo vi prego, che dovunque vi troverete, vi ricordiate di me all’altare del Signore».
Quando ebbe espresso, come poté, questo desiderio, tacque. Intanto il male si aggrava ed essa continuava a soffrire.
In capo a nove giorni della sua malattia, l’anno cinquantaseiesimo della sua vita, e trentatreesimo della mia, quell’anima benedetta e santa se ne partì da questa terra” (Confessioni, IX, 10.11).

7. Anche tu fai la stessa cosa: d’ora innanzi dovunque ti troverai ti ricorderai di tuo padre presso l’altare del Signore ogni volta che vai a Messa.
Se ne hai la possibilità, vai anche ogni giorno.
Sarebbe una grazia straordinaria, oltre che per tuo padre, anche per te!

Ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo