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Quesito

Salve Padre Angelo!
Mi aveva chiesto di scriverle della mia Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, lo faccio ora prendendo le parole da un mio diario personale.
Ecco qui: Nel giorno 9 Aprile 2018, festa dell’Annunciazione, mi sono consacrato al Cuore Immacolato di Maria. Un evento, questo, molto importante per la mia vita. Feci questa consacrazione in casa mia, davanti ad un’immagine di Maria SS. con Gesù Bambino e il cugino Giovanni. Tra le mani tenevo una candela accesa, segno anche della fede che arde nel mio cuore. Per intercessione della Madonna, chiesi che quella fiamma non si spegnesse mai nel mio cuore. Ho detto anche a Dio, pregando davanti al Crocifisso, che anch’io come Maria, voglio pronunciare il mio sì a lui.
Ho chiesto anche al Signore che se è la sua volontà, io vorrei farmi sacerdote, e sacerdote domenicano.
Ho detto poi a Maria come Domenico Savio: “Maria, vi dono il mio cuore” e ho aggiunto: Tutte le preghiere che io reciterò, arriveranno a Dio passando per il Cuore Immacolato di Maria.
In quel momento non stavo vivendo una consolazione, ma ho cercato di pregare al meglio, con attenzione.
Ho detto a Maria “Maria ti do le chiavi del mio cuore, tu puoi aprirlo per far entrare il Signore con la sua grazia, e tu puoi chiuderlo per tener fuori Satana con tutte le sue infide tentazioni”. Ho recitato poi alcune Ave o Maria e mi sembra anche un Salve Regina.
Come ho detto, questo è stato un giorno particolare e molto importante.
Ho pronunciato il mio sì a Dio, come Maria ha pronunciato il suo grande sì quando l’angelo le porto l’annuncio che avrebbe partorito il Figlio di Dio.
Maria SS. mi protegge in maniera particolare, e grazie anche al suo aiuto, io voglio percorrere la via della santità. Perché lei è la strada più breve per il cielo!
Ecco padre, le volevo chiedere due cose: Come vivere al meglio questa consacrazione, cosa devo fare, da figlio amato e protetto da Maria?
Volevo chiederle anche: Posso nella preghiera, rivolgermi a Dio e a Maria usando anche il “voi” e non solo il “tu”? In passato mi passato mi sembra che si facesse anche così…Mi piacerebbe farlo.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. sono contento del bel gesto che di tua spontanea iniziativa hai voluto compiere nel giorno dell’Annunciazione di quest’anno (9 aprile 2018).
Che cosa avrà gradito di più la Madonna nel giorno della sua festa se non che qualcuno facesse quello che ha fatto Lei e che si mettesse a totale disposizione del Signore?
All’annuncio dell’Angelo Maria ha detto: “Eccomi, sono la serva del Signore”.
Anche tu hai fatto la stessa cosa e hai voluto dire a Cristo e alla Madonna che su di te possono contare in tutti i loro desideri.

2. Nel silenzio e nel nascondimento, come Maria nel giorno dell’annunciazione, hai scritto una delle pagine più belle e più determinanti della tua vita.
Nessuno se n’è accorto, come per Maria.
Per molti, forse anche per i tuoi stessi famigliari, quel giorno è passato come tanti altri. Per te invece è stato uno dei giorni più decisive e importanti.
Solo il Cielo è stato testimone del tuo sì e se ne è rallegrato.

3. San Tommaso dice che la Madonna dopo quel sì ricevette una nuova ed eccellentissima santificazione nella sua anima.
La prima l’aveva ricevuta nell’istante del suo concepimento quando, preservata dal peccato originale, fu riempita di grazia.
Questa volta invece la straordinaria abbondanza l’ha ricevuta non tanto per se stessa, perché ne era già piena, quanto invece per riversarla su quelli che avrebbe incontrato nella sua vita e per i quali il Signore la predisponeva a diventare madre di grazia e madre nella grazia.

4. Anche tu, dopo quel sì, sei stato ulteriormente santificato.
Hai ricevuto una particolare santificazione nella tua anima che ti spinge a star ancor più unito al Signore, separato dal peccato e acceso di amore soprannaturale per la salvezza del tuo prossimo.
Forse non te ne sei accorto perché è avvenuto tutto nella normalità, senza slanci particolari.
Ma quando sarai più avanti negli anni comprenderai la grazia che hai ricevuto e ti sembrerà di poterla ricevere di nuovo al solo ripensarla.

5. La tua consacrazione l’hai fatta davanti ad un’immagine di Maria raffigurata con Gesù bambino e con san Giovanni Battista, il precursore.
Anche Santa Caterina da Siena quando ha voluto consacrarsi al Signore si è rivolta alla Madonna. E l’ha fatto con questa preghiera:
“O beatissima e sacratissima Vergine, che, prima fra le donne, consacrasti in perpetuo la verginità al Signore, dal quale fosti graziosamente fatta Madre del Suo Unigenito Figliolo, prego la tua ineffabile pietà, affinché, senza guardare ai miei meriti e alla mia pochezza, ti voglia degnare di concedermi la grazia grande di darmi in Sposo Colui che desidero con tutte le forze dell’anima mia, il santissimo Figlio tuo, unico Signor Nostro Gesù Cristo; ed io prometto a Lui e a Te di non scegliermi mai altro sposo, e di fare di tutto per conservare intatta la mia purità” (B. Raimondo da Capua, Legenda maior, 35).

6. Il beato Raimondo da Capua, suo confessore e poi Maestro dell’Ordine domenicano, scrive: “(Caterina) si rivolge a Colei che distribuisce con liberalità le grazie; a Colei che, non sapendole rifiutare nemmeno ai peccatori, non rigetta alcuno da sé: senza parzialità si costituisce debitrice agli stolti e ai sapienti: apre la sua mano ad ogni anima bisognosa, né cessa distenderla a tutti i poveri: è per tutti fonte inesauribile.
Dunque, come non ascoltare una bambina innocente e piena di fervore, quando non allontana dalla sua grazia gli adulti colpevoli?
Come non accettare un voto di verginità, Lei che fu la prima ad istituire la Vita verginale Come negare il Figlio suo ad una vergine, che glielo chiedeva con tanto amore, Lei, che dal cielo lo portò in terra per donano a tutti i credenti?” (Ib., 36).

7. Ed ecco che cosa successe dopo aver fatto quel voto: “In quei giorni le fu rivelato dal Signore che il Santo Padre Domenico aveva istituito l’Ordine dei frati Predicatori per lo zelo della fede e per la salvezza delle anime, e cominciò subito ad avere tanta stima dell’Ordine, che, quando vedeva i frati Predicatori passare davanti alla sua casa, fissava il posto dove essi avevano posto i piedi, e allontanati che si erano, andava a baciare con umiltà e devozione le orme dei loro passi.
Di qui nacque in lei l’incontenibile brama di far parte di quell’Ordine, e unirsi così ai frati nel giovare alle anime” (Ib., 38).
Dopo la consacrazione che hai fatto, forse anche in te il desiderio di far parte dell’Ordine domenicano è cresciuto fino a diventarne brama, come in Santa Caterina!

8. Mi chiedi come vivere al meglio questa consacrazione.
Ti suggerisco di fare due cose.
La prima è di ripeterla mentalmente ogni volta che vai a Messa.
Quando il sacerdote dice: “Pregate fratelli perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre Onnipotente” tu risponderai dicendo insieme con gli altri”: “Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio (e cioè il sacrificio di te stesso, la tua consacrazione), a lode  e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua Santa Chiesa”.
Poi al momento della consacrazione quando il Sacerdote ripete le parole di Gesù: “Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi” tu dirai a Gesù: insieme con il tuo corpo offerto in sacrificio per tutti prendi volentieri anche il mio”.

9. Ed ecco la seconda cosa che ti suggerisco per vivere la tua consacrazione: cercherai di tradurre nella pratica questa offerta facendo della tua vita, delle tue imprese, delle tue decisioni e anche delle tue croci una bella offerta al Signore.
Se avrai da soffrire qualche cosa, prendi direttamente tutto dalle mani del Signore e ripeti a te stesso quello che San Giovanni della Croce scrisse ad una monaca che intendeva commiserarsi con lui per tutte le peripezie (compresa una durissima prigione) che gli avevano fatto passare i confratelli: “Di ciò che riguarda la mia persona, figlia mia, non si prenda pena, perché io non ne prendo affatto.
Quello che invece mi addolora è che se ne dia colpa a chi non l’ha, perché certe cose non sono opera di uomini, ma di Dio, il quale sapendo quel che è conveniente per noi dispone tutto a nostro bene.
Non pensi altro se non che tutto è disposto da Dio.
E dove non v’è amore, metta amore e ne riceverà amore” (Opere, lett. 25).

10. Venendo infine alla tua ultima domanda: rivolgendoti a Dio, alla Beata Vergine ai Santi, puoi dare del Voi.
Il Voi favorisce la riverenza e la supplica, il tu l’amicizia e la confidenza.
Ma nella preghiera pubblica attieniti sempre a quello che prescrive la Chiesa.

Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo