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Quesito

Caro Padre Angelo,
la saluto e la ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicare a questo mio scritto. Ho tanto bisogno di aiuto e della parola di Dio.
Il mio matrimonio è stato difficile. (…).
Ciononostante non ci siamo mai separati.
Quando ci siamo sposati ci amavamo moltissimo e lui era un ragazzo gentile, buono e di sani principi. Poi è cambiato forse a causa di cattivi esempi nell’ambiente di lavoro. 
Sei mesi fa si è ammalato ed è morto a 74 anni. Prima di morire cercava sempre me e diceva di volermi bene ma io non ci credevo più.
Poco dopo la sua morte è accaduto l’imponderabile: la mia mente ed il mio cuore hanno chiuso in una bolla tutti gli avvenimenti negativi ed hanno conservato solo il vivido ricordo di tutto il tempo bello e felice che abbiamo vissuto nei primi anni di matrimonio.
 Mi hanno assalita i sensi di colpa temendo di essere responsabile del suo cambiamento.
Ora sento di averlo amato e di amarlo ancora moltissimo. Mi manca tanto e senza lui mi sento smarrita. Il grande amore per il bravo ragazzo della mia giovinezza è risorto prepotentemente.
Sento che il sacramento del matrimonio con cui Dio ci ha uniti è un dono, un legame d’amore indistruttibile. 
Spero nell’eternità del matrimonio e prego Dio che purifichi le nostre anime e ci ricongiunga presso di Lui, sempre sposi, nella vita eterna dove il disordine e la nebbia che avvolge questo mondo non potrà più avvelenare il nostro amore.
La prego Padre dia una risposta teologicamente profonda a questa mia domanda: “cosa ne farà Dio del nostro matrimonio?”.
Io pregherò per quel che mi resta della vita affinché Gesù che ci ha uniti ci riunisca purificati e buoni per l’eternità.
La ringrazio Padre e la saluto.
Grazie infinite!


Risposta del sacerdote

Carissima, 
1. ho letto con interesse la tua testimonianza.
Non è la prima volta che mi capita di sentire di spose che una volta rimaste vedove riscoprono un amore più forte per il marito e si accorgono che, nonostante i difetti, il defunto marito era una persona degna di essere amata.
Mi scrivi che tuo marito sul letto di morte voleva sempre te e rinnovava il suo affetto dicendo di volerti bene.
In quelle parole c’era tutta la riconoscenza per quello che durante la vita matrimoniale avevi fatto per lui.
Queste parole a quei tempi ti parevano vuote. Ora ne comprendi la portata e giustamente piangi perché il Signore te ne fa comprendere il significato. 

2. Dal momento che Gesù ha detto a proposito del matrimonio “Ciò che Dio ha unito, l’uomo non lo divida” (Mt 19,6) non c’è alcun motivo per dubitare che sia stata rotta questa unità.
Tuo marito, che ci auguriamo già davanti a Dio, continua ad essere una cosa sola con te.

3. Del resto, pur nella separazione materiale, spiritualmente senti un’unità tutta particolare con lui. Lo senti personalmente dentro il tuo cuore.
Quando era in vita, tuo marito non poteva essere personalmente con il suo spirito dentro di te. Adesso lo è. C’è una presenza che ti accompagna in continuazione.
E sono certo che ha una premura verso di te quale mai l’ha avuta neanche nel periodo del più forte innamoramento.

4. Da parte tua cerca di dargli il più grande affetto attraverso la preghiera e anche attraverso la celebrazione di Sante Messe per lui.
Per la preghiera ti raccomando in modo particolare il Santo Rosario.
Pregando con il Rosario, lo sentirai accanto dall’inizio alla fine.
Lo sentirai accanto in maniera ancora più forte quando fai celebrare la Messa per lui. Questa volta non lo sentirai accanto solo dall’inizio alla fine, ma anche ben prima dell’inizio e ben dopo la fine!
Questa è l’esperienza che facciamo tutti quando viene celebrata la Messa per i nostri defunti.

5. Per mezzo di queste pratiche vedrai anche fiorire tante grazie: si tratterà di soluzioni a problemi che tormentavano, di coincidenze che favoriscono la nostra attività, del cambiamento di umore da parte di persone che precedentemente sembravano avere qualche ruggine nei nostri confronti, di piccoli o grandi segni che vengono a consolare e a rallegrare la nostra esistenza.

6. Queste grazie a loro volta ci stimolano a rinnovare le nostre preghiere e i nostri sacrifici, sicché il legame, anziché venir meno, si rinsalda sempre più.

7. Quando sarai in Paradiso conserverai con tuo marito un rapporto tutto particolare. Continuerai ad essere con lui in Cristo una cosa sola. 
L’eventuale Purgatorio vi purificherà e renderà il vostro vincolo del tutto puro e santo, degno del Paradiso, degno del compiacimento da parte di Dio, della Vergine Santissima, degli Angeli e dei Santi.

8. Come la Madonna in cielo ama eternamente suo Figlio con amore di Madre e lo ama ancora più perché lo vede tutto rivestito della gloria divina e con sovrano potere sul mondo, così anche voi in cielo vi amerete ancora di più perché vi vedrete ormai purificati, santificati, rivestiti di quella bellezza soprannaturale che il Signore vi darà al momento del vostro ingresso in paradiso.
La bellezza che vi ha incantato al momento del vostro primo innamoramento sulla terra sarà niente a confronto della bellezza celestiale che emanerà eternamente dalla vostra anima e dal vostro corpo glorioso.

Ti benedico, ti ricordo nella preghiera e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo