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Quesito
Buonasera Padre Angelo
Grazie per la sua infaticabile opera al servizio di chi desidera guida, interpretazione, conoscenza di Dio! Ogni tanto resto perplesso riguardo certe iniziative di Sacerdoti e Vescovi. L’ultima di cui vengo a conoscenza: Aiuto materiale dato a transessuali del litorale romano dalla Chiesa….non hanno più clienti visto il periodo attuale contrassegnato dal coronavirus e si rivolgono alla Diocesi! Li aiutano in nome della carità cristiana. Non so cosa pensare, La prego….mi aiuti Lei!
Grazie che Dio ci aiuti
Giovanni
Risposta del sacerdote
Caro Giovanni,
1. certo, da mangiare lo si dà a tutti.
È una necessità primaria e per compierla non si deve prima guardare chi sia la persona alla quale ci si rivolge.
Già nell’Antico Testamento, quando vigeva ancora la legge del taglione, Dio ha detto: “Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere, perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo e il Signore ti ricompenserà” (Pr 25,21-22).
Commenta G. Girotti: “Il tuo il nemico vedendosi così beneficato contro ogni aspettativa si sentirà venire le fiamme del rossore e dalla vergogna, oppure sarà scottato da gratitudine, e confuso, pentito ti si riconcilierà”.
2. Ma il gesto di cui mi parli a parer mio doveva rimanere nascosto per un doppio motivo.
Anzitutto perché così ha insegnato a fare il Signore: “Quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,2-4).
Quanto più meritoria ed evangelica sarebbe stata questa elemosina se ci si fosse premuniti di non far suonare alcuna tromba né da parte di chi aiutava né da parte chi veniva aiutato.
3. In secondo luogo questo gesto andava tenuto segreto per il pericolo della strumentalizzazione che può portare a pensare che ciò che fanno le persone di cui stiamo parlando sia un lavoro e un lavoro onesto come tutti gli altri.
E che pertanto non vi sia nulla di male, nulla di che vergognarsi. Anzi, sarebbe una strada da non sconsigliare a nessuno perché ognuno sarebbe arbitro del proprio corpo e può farne quello che vuole.
4. Ci si doveva cautelare soprattutto dal pericolo che la reclamizzazione di questo gesto, fatta in buona fede, avesse l’effetto di far dimenticare la vocazione cristiana e la missione della Chiesa in questo mondo.
Della vocazione della Chiesa anzitutto.
Gesù è venuto per fare del nostro corpo il tempio dello Spirito Santo.
Dice per mezzo della Sacra Scrittura: “Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo?
Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai!
Non sapete che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo?
I due – è detto – diventeranno una sola carne.
Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito.
State lontani dall’impurità! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impurità, pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi?
Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi.
Infatti siete stati comprati a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!” (1 Cor 6,15-20).
“Lo avete ricevuto da Dio”!
Altro che dire: il corpo è mio e ne faccio quello che voglio io!
5. E bisognava cautelarsi anche dal pericolo che la reclamizzazione di questo gesto facesse dimenticare che la missione della Chiesa non è quella di dire “va tutto bene, ognuno proceda per la propria strada”, ma è quella annunciata da San Pietro nel giorno di Pentecoste quando ha detto: “Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati” (At 3,19).
La Chiesa non ha altro obiettivo che quello che le ha dato Gesù Cristo quando prima di salire al Cielo “aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme” (Lc 24,45-47).
6. Diversamente si diventa insignificanti: parola che vuol dire che ormai si è diventati sale che ha perso il suo sapore e non serve ad altro che ad essere buttato via e calpestato dalla gente.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo