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Spero che questa mia la trovi in una salute.
Mi chiedevo se una persona nel corso della vita ha rubato,ucciso, etc…, ma poi alla vecchiaia gli viene un morbo di alzhaimer o un’altra malattia degenerativa della mente. Come può chiedere perdono al Signore se non è più capace di intendere e volere e la sua mente è compromessa?…
All’ultimo momento il Signore può dargli la grazia del pentimento, anche se non capisce più?
Con questo la saluto.
Domenico.
Caro Domenico,
1. anche per questo è necessario essere sempre vigilanti e non rimandare mai il tempo della nostra conversione.
Potrebbe capitare un incidente o qualsiasi altra cosa che ci renda incapaci di pentirci e di domandare perdono. E allora sarebbe davvero brutta.
Per questo la Chiesa il mercoledì delle ceneri prega dicendo: “Rinnoviamoci e riapriamo al male che nella nostra ignoranza abbiamo fatto perché non ci sorprenda la morte e non ci manchi il tempo di convertirci”.
2. Ma prima ancora della Liturgia della Chiesa è Dio stesso che ci ricorda questa terribile possibilità.
“Non aspettare a convertirti al Signore, e non rimandare di giorno in giorno, perché improvvisa scoppierà l’ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato” (Sir 5,8-9); “Vegliate dunque perché non sapete né il giorno né l’ora” (Mt 25,13).
3. In particolare c’è un passo nel Vangelo che potrebbe alludere al non avere più la possibilità di pentirsi.
Ed è quello in cui Gesù dice: “Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.
Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo” (Lc 12,39-40).
4. Il ladro che vuole scassinare la casa secondo San Gregorio Magno è il demonio.
San Gregorio commenta: “All’insaputa del padrone il ladro irrompe nella casa, poiché, mentre lo spirito dorme anziché vegliare, la morte giunge inattesa e irrompe nell’abitazione della nostra carne; mentre, se vigilasse, si opporrebbe al ladro poiché, stando in guardia rispetto alla venuta del giudice che prende segretamente la sua anima, gli andrebbe incontro pentendosi per non perire senza pentimento. Ma il Signore vuole che l’ultima ora ci sia sconosciuta, affinché non riuscendo a prenderla ci prepariamo incessantemente ad essa” (Omelia 13a al Vangelo di Luca).
5. Certo, l’onnipotenza e la misericordia divina non conoscono limiti per far breccia nel cuore di un peccatore anche qualora avesse perso l’uso di ragione.
Tuttavia dal momento che il Signore ha detto “Anche voi tenetevi pronti perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate” (Lc 12,40) dobbiamo stare alle parole di Gesù che sono più vere di qualunque altra parola.
Con l’augurio di poterci trovare tutti pronti, in atteggiamento di pentimento permanente, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo