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Quesito
Caro Padre Angelo,
forse le mia è una domanda un po sciocca, più che altro è uno scrupolo di coscienza che mi ha fatto venire mio fratello che un sacerdote.
Alcuni anni fa durante un soggiorno all’estero ho partecipato ad alcune messe della fraternità di san Pio X, e ho fatto persino la comunione.
L’ho fatto con semplicità, senza aderire alle loro idee, così; un pochino per curiosità e un pochino perchè mi era più familiare il latino del rito antico dell’inglese ostrogoto che si parla in Scozia dove ero ospite.
Ora mio fratello mi ha detto che avrei dovuto accusarmi di questo o almeno rivelarlo in confessione. Non l’ho mai fatto perchè non mi sembra di aver fatto niente di male, e quelle messe mi sono persino piaciute, anzi mi ci sono come dire ritrovato. Era la prima volta che assistevo al rito tridentino e sinceramente non capisco tutto il livore che preti come mio fratello hanno per esso. Comunque se è proprio necessario mi confesserò di questa colpa, anche se non ha molto senso confessarsi di qualcosa di cui in coscienza non si avverte la gravità, e soprattutto ora che il papa a regolarizzato il messale del 1962. Cosa ne pensa?
Mi piacciono molto le risposte precise e veramente ortodosse di questo sito, ce ne tanto bisogno. L’ho scoperto da poco.
Quando avrò qualche dubbio di fede saprò a chi rivolgermi. Mi piace il modo di ragionare dei domenicani hanno una bella testa.
Dica un ave Maria per me.
La saluto cordialmente.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. di fatto la fraternità di san Pio X fondata da Mons. Lefebvre è scismatica, cioè separata dall’obbedienza al papa.
Di recente per facilitare il dialogo con questa fraternita e allo scopo di ricondurla alla piena comunione nella fede e nella carità con la Chiesa Cattolica il Papa ha tolto le scomuniche nelle quali i vescovi e i sacerdoti di quella fraternita erano incorsi compiendo un atto espressamente e gravemente proibito dalla Legge della Chiesa.
Ciononostante i membri della fraternità di san Pio X sono scismatici.
2. Tu hai partecipato con semplicità alle Messe da loro celebrate.
Se eri ignaro della proibizione per i cattolici di partecipare alle loro celebrazioni non hai commesso un peccato grave.
Per compiere un peccato, oltre alla materia grave (e qui ci sarebbe), è necessario avere la piena avvertenza della mente e il deliberato consenso della volontà.
Questi due elementi in te non ci sono stati e pertanto di per sé non sei tenuto a confessarti di un peccato che non hai commesso, se non in maniera materiale.
3. Tuo fratello ha esagerato nel dire che devi confessartene.
Ma non ha sbagliato nel dire che rimane la proibizione di partecipare alle loro liturgie e soprattutto alla celebrazione dei sacramenti.
4. Manifestare livore verso il Rito antico non è giusto.
La Chiesa ha reso gloria a Dio con quel Rito per circa due mila anni.
E per questo Benedetto XVI, come tu stesso rilevi, ha concesso di poter utilizzarlo utilizzare tuttora a determinate condizioni.
5. La Chiesa però ha fatto bene ad attuare la Riforma liturgica dopo il Concilio per rendere i fedeli più partecipi alla celebrazione.
Ad esempio, non è certo poca cosa poter ascoltare la Parola di Dio nella propria lingua, assaporarla, nutrire di essa la propria vita ed illuminarne il cammino.
6. Ti ringrazio per quello che dici sul nostro sito.
Ti assicuro volentieri non solo un’Ave Maria, ma anche un ricordo particolare nella S. Messa e nel resto delle mie preghiere.
Ti benedico.
Padre Angelo