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Quesito
Il Signore vi dia la Pace e custodisca nella sua Grazia tutta la vostra famiglia.
Le scrivo carissimo Padre Angelo, per ricevere da lei consigli spirituali, e un aiuto per capire come comportarmi e come procedere nei riguardi di un argomento delicato, che la pregherei, se lo riterrà necessario, di pubblicarlo nel più assoluto anonimato.
Ho 33 anni quasi, e ho vissuto per più di 27 anni lontana dalla Fede, pur avendo ricevuto i Sacramenti, perché la mia famiglia non mi ha mai trasmesso l’amore per il Signore, e loro stessi forse non hanno avuto una famiglia in grado di trasmetterglielo. Ho passato così la mia adolescenza e quasi tutta la mia vita, come se Cristo non esistesse, anzi criticando fortemente la Sua Chiesa perché, adesso me ne rendo conto, la Chiesa che io pensavo di conoscere, era una “chiesa” creata da tanti pregiudizi e tanti sentito dire che avevo interpretato come verità.
A 25 anni è iniziata la svolta. Non ricordo perché, ma iniziai a provare curiosità per le religioni. Il cristianesimo ovviamente è sempre stato fuori dalle mie idee e così ho iniziato ad interessarmi alla filosofia Buddista e alle religioni neo pagane. Ma alla fine mi sono ritrovata con un Vangelo in mano, e lì ho per la prima volta conosciuto Cristo con una potenza tale da farmi cambiare totalmente e completamente. Non volendo però fidarmi della Chiesa di Roma, per qualche mese ho frequentato una chiesa evangelica. Proprio in quel periodo ho iniziato a rendermi conto della loro eccessiva frammentazione, e alla fine ad una mia preghiera a Gesù, una notte sognai Cristo che mi diede in mano un rosario dicendomi espressamente “Segui la mia Chiesa”. Dalla domenica successiva ho iniziato a frequentare la mia parrocchia e non ho più smesso. Era il 18 novembre 2007. Adesso frequento da un anno l’Ordine Francescano Secolare, e se Dio vorrà entro un anno emetterò la professione.
Le ho scritto in breve come sono rientrata in seno alla Chiesa, perchè almeno ha una idea anche del mio cammino spirituale.
Le scrivo perché parallelamente, più io mi sono riavvicinata a Dio, più tutta la mia famiglia sembra andare nella direzione opposta. Mia mamma non è mai stata tanto scettica e lontana dalla Chiesa come adesso (non è mai stata praticante, ma almeno prima non mancava mai alla Santa Messa di Natale…che adesso regolarmente evita) e sopratutto mia sorella sempre più ha iniziato a comportarsi in modo totalmente errato a mio avviso facendo scelte di vita che nessuno avrebbe mai immaginato. Dopo una relazione con un ragazzo, che aveva già portato a casa come fidanzato, ha lasciato tutto per una relazione omosessuale, e tutt’ora porta avanti questa relazione come se tutto le fosse dovuto.
Il mio problema principale quindi sta in questo problema. In casa nessuno (né mia madre, né mio padre) sono d’accordo con questa sua decisione, mantengono all’oscuro i nonni della cosa (costringendomi a mentire su questo argomento), ma sopratutto le lasciano fare tutto quello che vuole, accettando di farla dormire in casa con l’altra ragazza, per paura che possa fare una scemenza, andarsene di casa ecc ecc.
Io non sono di questo avviso, perché sono convinta che il peccato (perché la mia rabbia non è diretta verso mia sorella o i miei genitori che amo profondamente…e per questo provo un dolore lancinante, ma verso la causa di questo male) non possa essere sempre sconfitto con una carità sdolcinata che sconfina di menefreghismo o sentimentalismo. Mi perdoni Padre, ma mi trovo sempre in contrasto con i miei proprio perché vorrei vedere i miei genitori usare la stessa fermezza che hanno usato con me in passato, vorrei vedere i miei proibire a mia sorella di portare a pranzo e a dormire a casa questa ragazza, sapendo come stanno le cose… e sapendo la Fede che ho in Dio vengo accusata che io mi dico tanto cristiana, ma alla fine non faccio che giudicare.
Le chiedo quindi un consiglio e un aiuto per capire come devo comportarmi in questo caso per me doloroso, lasciandole sapere che io sono sposata ed ho una mia bambina di 2 anni e mezzo che voglio proteggere e tutelare, perché non cresca pensando che l’omosessualità sia un modo di vivere normale e giusto.
Spero di non essere stata troppo brusca nello scriverle, e mi perdoni gli errori di ortografia perché so che il mio italiano non è dei migliori.
Cordialmente…
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. ti ringrazio anzitutto di avermi reso partecipe della tua gioia di essere cristiana convinta, di essere una persona che dalla misericordia di Dio è stata chiamata addirittura ad essere membro dell’Ordine secolare di San Francesco.
Sono certo che tutti i nostri visitatori gioiscono con te per il fatto che hai ritrovato la perla perduta (Cristo) e il tesoro nascosto nel campo (il suo Regno).
2. Difficile spiegarsi il comportamento dei tuoi dopo la tua conversione. Li hai visti allontanarsi dalla Chiesa.
Forse qualcuno direbbe che satana, non potendo agire su di te più di tanto, ha cercato di rendere maggiormente suoi i tuoi parenti.
Può darsi che ci sia del vero in questo. Ma non dobbiamo scaricare le colpe sempre su satana.
Per dirla con San Giacomo noi siamo tentati spesso dalla nostra concupiscenza o dalla nostra pigrizia.
3. Circa il comportamento dei tuoi verso tua sorella: certo si comportano male a farla venire in casa e tenerla a dormire con tua sorella.
Purtroppo siamo arrivati al punto che si confonde del tutto il bene col male e si considerano normali comportamenti che secondo la Sacra Scrittura gridano verso il cielo.
4. Tuttavia dal momento che tu sei sposata e hai già manifestato il tuo aperto dissenso anche per i possibili risvolti nell’educazione della tua bambina, ti direi di lasciar perdere.
Se la situazione andrà avanti, rarefarai le visite in casa dei tuoi quando è presente tua sorella con l’amica.
Ma sono convinto che la cosa non andrà molto avanti, perché le unioni omosessuali sono fragili: non durano molto e sono accompagnate da molti tradimenti.
5. Intanto ti esorto a pregare molto e a fare sacrifici per la conversione di tua sorella. Preghiera e sacrifici offerti a Dio toccano i cuori ben più di tante nostre parole.
Ti assicuro la mia preghiera, ti saluto di cuore e ti benedico.
Padre Angelo