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Quesito

Caro padre Angelo,
sono tanti anni che seguo la sua rubrica, e da tempo che vorrei porre alcuni quesiti…
Mi chiamo …, ho 45 anni sono sposato da quasi 18 anni e ho due figli bellissimi.
All’età di 18 anni, ho conosciuto mia moglie, e quasi subito Lei ha indirizzato il rapporto verso cose più serie, portandomi a casa sua a conoscere i suoi…
Il rapporto mi ha coinvolto tantissimo, ho vissuto anni con Lei belli, penso di averla trattata bene, anche se avevamo rapporti sessuali regolarmente.
A 26 anni, dopo le tantissime sue insistenze, dopo 2 anni la tragica e improvvisa perdita di mio padre, ci siamo sposati, e lì sono incominciati subito i primi problemi.
Comunque il rapporto tra alti e bassi è andato avanti, sono nati i figli, belli, ma anche funestato nella perdita di un caro amico e dipendente della mia piccola attività, e di quella un mese e mezzo dopo della mia mamma, malata di cancro.
Dopo questi fatti, mia moglie in preda a crisi di ansia, che ha sempre avuto, nel 2011 ha conosciuto per caso una mistica o presunta, e successivamente tramite Lei un gruppo di …, che ci ha avvicinato ancora di più alla fede.
Da qui i problemi di coppia, e quelli di Lei esistenziali, sono peggiorati. Ricoveri per Lei in ospedale, continue visite per disturbi fisici, crisi assoluta di identità, allontanamento dalla famiglia uso di psicofarmaci.
Da quel momento, sono incominciati, con il diacono di …, assidue e frequenti (o meglio, giornate intere in chat) a parlare di questo presunto problema. Non riusciva ad assolvere nemmeno al benchè minimo dovere coniugale, aveva difficoltà con i normali ruoli di una casalinga, lavare cucinare stirare, accudire i figli ma solo chat, preghiere ecc… Tutto ciò è andato avanti per mesi, io ero informato di questo sue chat con il …, ma mai ci ho fatto caso ne tanto meno lo mai impedita, ma sicuramente vederla in quelle condizioni, dimagrita, e con crisi non mi faceva certo piacere.
Dopo qualche mese, alcuni componenti di questo gruppo di …, il … e altre 2 signore, sono stati ospiti a casa mia per alcuni giorni. In quell’occasione mi avevano fatto una bella impressione, si parlava si discuteva si pranzava, ma mai con me una parola in più, sul malessere psicologico di mia moglie.
Mia moglie si è recata, spinta da questo … dall’esorcista più vicino, che dista circa 1,5 ora di macchina dalla mia cittadina.
L’esorcista ha subito detto che Lei era stata fatturata da piccola, probabilmente, e che doveva essere trattata con sedute regolari. A questo si è aggiunta la frenetica ricerca in casa, di possibili oggetti che potevano minare questo percorso, quali cristalleria ricevuta in regalo per le nozze, orecchini e altri gioielli in oro ricevuti in regalo da mia figlia in occasione del battesimo,oltre a una “parure” ricevuta in dono da mia madre in occasione del nostro matrimonio, e qualche quadro acquistato da noi oltre che libri dei miei figli quali ” Harry potter”, e altri fumetti  di cui ora non ricordo il nome, che sono stati dati da Lei in dono a non so chi o bruciati..
Tutto questo senza che io ne avessi contezza o sia stato avvisato.
Dopo circa 4 0 5 mesi, e dopo aver fatto un viaggio a … da sola per trovare i suoi amici, l’esorcista e il … dichiarano mia moglie guarita da quella fattura..
Ma i problemi coniugali e non, continuano..
Un bel giorno, appena rientrata da …, con lucida freddezza mi dice che: abbiamo sbagliato a mettere il nostro rapporto sul sesso, che probabilmente non ci dovevano neanche sposare, perchè “io e te non condividiamo nulla o niente del tutto”.. La freddezza che mi ha preso la lascio a Voi immaginare, l’unica parola che sono riuscito a pronunciare è stata: “Ma tu lo hai voluto fortemente il matrimonio, anche contro la mia volontà, che era quella di aspettare ancora un pò per capire se effettivamente stavamo facendo la cosa giusta… Al ché Lei mi risponde, “che vivere con una madre ansiosa e con forte depressione non è il massimo della vita”, la madre ha sofferto e soffre tutt’ora di forti crisi depressive, fa uso di psicofarmaci ed altri farmaci per “presunte” malattie fisiche…
A questo sono seguite parole del tipo: “io non sento più l’attrazione di una volta, se fosse per me l’amore non si farebbe più”, infatti ogni scusa è buona per evitare di avere rapporti..
A questo aggiungo che Lei è incapace con me a qualsiasi segno di affettivo, come per esempio festeggiare il mio compleanno, o altro che mi possa fare piacere, tipo fare un giro in motorino, andare al mare da soli (mi dice che se viene viene solo per fare piacere a me) o una passeggiata a piedi, sono anni che non mi compra un regalo, anche stupido, non posso chiedergli di lavarmi le scarpe, o portare dal sarto un pantalone, o di andare all’ufficio postale per pagare le utenze della nostra abitazione, perchè o lo fa con ritardo di mesi, o non lo fa del tutto..
Tutto ciò sopra ha creato in me un fortissimo disagio, che ha portato a continue liti, ho commesso adulterio, atti impuri nutro un forte sentimento a dividere la famiglia per rifarmi una vita nuova..
All’inizio ho parlato, con questo …, per fargli capire il disagio che provavo, ma non è cambiato assolutamente nulla, anzi.. Ho parlato con altri sacerdoti che mi hanno incitato a non arrendermi, di cercare di aiutarla, devo infatti dare una mano in cucina, vado a fare la spesa, ma dopo anni mi creda, che mi sono veramente svuotato di tutto. Mi rendo conto che continuo a vivere per fare piacere a una persona che non ha alcuna pietà per me, spesso mi accusa di non saper fare bene il mio lavoro, offendendomi pesantemente, mi rinfaccia il fatto che la mando all’ufficio postale e ha perso ore, e altro ancora cose gravi con non sto qui a raccontare, che poi sfociano in liti furiose che mi pento di avere con lei.
Tutto questo da buon cattolico non mi fa assolutamente piacere, ma mi ha portato a cadere dentro una crisi di cui da anni non riesco a vedere la luce, incide sul mio lavoro, e sul mio umore, di solito sorridente, ma che mi sta consumando all’interno..
Da Lei vorrei un consiglio vero, ho pensato pure all’annullamento del matrimonio, ma Lei non è d’accordo, redarguita non so da chi, o di divorziare semplicemente, ma sarebbe contro i principi di Dio e quelli insegnatami dai i miei defunti genitori..
Saluti

 


 

Risposta

Carissimo,
1. mi spiace per la situazione famigliare in cui ti trovi.
Mi auguro che per lo meno i figli ti diano consolazione e siano sostegno  per continuare a compiere il tuo dovere di padre.
Il loro bene è tra i tuoi più gravi e anche dolci compiti.

2. Venendo a tua moglie: sì, versa in situazione di malattia.
Ma questo fatto non può inficiare la validità del matrimonio.
Bisognerebbe dimostrare che al momento di dare il consenso coniugale lei avesse problemi che la rendevano incapace di adempiere ai suoi doveri di sposa e madre.
Di questo però non ne hai avuto avvertenza perché mi dici che hai passato con lei bellissimi anni.

3. Non so quanto abbia inciso andare da colei che tu definisci “presunta mistica”.
Come sai, la Chiesa non incoraggia in nessun modo verso tale direzione.
Né voglio dire una parola sugli esorcisti che avete contattato.
Una cosa però è certa: che da qualche tempo – se mi permetti di usare un  linguaggio religioso senza alcun significato deteriore – sei passato a vivere dai misteri gaudiosi a quelli dolorosi.
A tutti capita questo.
Anche perché nostro Signore ha detto in maniera esplicita: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (Lc 9,23).

4. Io non insisterei sul cosiddetto debito coniugale. Perché non è questo il motivo per cui Gesù Cristo ci ha creati e redenti.
Il debito coniugale certamente è una componente importante della vita coniugale. Ma infine è solo un mezzo.
E bisogna accettare che talvolta per motivi indipendenti dalla volontà personale questo venga a cessare.
Quante persone per motivi di malattia o altro devono rinunciare.
Comprendo quanto sia più difficile accettarlo quando non vi sono motivi reali e costringenti, com’è nel tuo caso.
Mi ha sempre fatto impressione con quanto realismo abbia parlato un documento del Magistero della Chiesa dicendo che “di fatto capitano in un modo o nell’altro per periodi di più breve o di più lunga durata, delle situazioni in cui siano indispensabili atti eroici di virtù” (pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, 19).

5. Ciò che io ti voglio dire non va in nessuna maniera nella linea di trovare qualche motivo per verificare la possibilità di una dichiarazione di nullità, di separazione o peggio di divorzio.
Ti dico invece di rimanere fedele a quanto hai promesso all’altare nel giorno delle nozze quando hai dato la tua parola: che saresti rimasto fedele alla tua sposa nella buona come nella cattiva sorte.

6. Ti dico di fare così innanzitutto per il bene dei tuoi figli, la cui serenità merita che si mandi giù un boccone amaro dietro l’altro.
L’amore è fatto anche di questo.
Solo un giorno e forse solo in Paradiso i tuoi figli capiranno quanto è costato al loro padre amarli e cercare sopra ogni cosa la loro serenità.
E chiederanno all’Eterno Padre di glorificarti ancora di più.

7. Ma soprattutto ti dico di portare la tua croce insieme con Gesù Cristo “perché dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni” (At 14,22).
Le tribolazioni ci costringono a stare più tempo in preghiera, a cercare Dio come nostro aiuto e come unica realtà suprema della nostra vita.
Ci costringono a tenere presenti i motivi superiori della vita presente, che non è fine a se stessa, ma è preparazione di un’altra vita.
E a ricordare che questa vita non è il tempo del premio o della corona ma il tempo in cui si merita il premio e la corona.

8. Porta con amore la croce insieme a Nostro Signore per il bene soprannaturale dei tuoi figli, di tua moglie, dei tuoi genitori e di tante altre persone che hanno bisogno del tuo amore unito a quello di Cristo crocifisso per avere la forza della conversione e potersi salvare.
Non dimenticare quanto la Madonna ha detto a Fatima: che molte persone vanno all’inferno perché non c’è chi preghi e si sacrifichi per loro.
Recita con tua moglie e anche coi i tuoi figli, se è possibile, il santo Rosario.

9. Sono certo che facendo entrare Gesù Cristo dentro la tua famiglia con la sua onnipotenza salvatrice e facendo entrare la Madonna che è l’acerrima nemica di colui che viene a portare disordine e divisione tanti problemi si risolvono da sé.

10. Per ultimo vorrei sottolineare un particolare della tua mail perché i nostri visitatori non pensino che su certe cose non ci sia nulla da dire. Alludo all’esperienza del fidanzamento nella quale dici che hai “vissuto anni belli con Lei belli… anche se avevamo rapporti sessuali regolarmente”.
Quest’ultimo aspetto – come saprai – non è secondo il pensiero di Dio perché cambia l’intimo significato di quei gesti e accendendo l’emozione impedisce una valutazione più serena delle persone e delle circostanze.

11. Carissimo, mi hai aperto il tuo cuore che in questo momento sanguina lacrime amare e sta passando un momento doloroso di cui al momento non ne intravedi la fine.
Anch’io ti ho aperto il mio cercando di dirti quello che il Signore vorrebbe che tu facessi nel momento presente.
In una parola, ho l’impressione che il Signore ti chieda di fare con lui il buon cireneo.
Vedrai che questa croce potrebbe finire prima del previsto e ritrovarti davanti una nuova tappa, quella assimilabile ai misteri gloriosi della vita di Cristo, per quanto possano essere vissuti già di qua.

Ti accompagno volentieri con la mia preghiera perché il Signore conservi sempre unita e bella la tua famiglia.
Vi benedico e vi auguro ogni bene.
Padre Angelo