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Quesito
Caro padre,
Ho 19 anni e ho un ragazzo di quasi 18 anni. Siamo entrambi molto cristiani e fin da quando ci siamo conosciuti, molto tempo prima che ci mettessimo insieme, entrambi eravamo nella medesima posizione: non si fa sesso prima del matrimonio.
Piano piano però entrambi stiamo cominciando a cambiare idea riguardo all’astinenza prima del matrimonio.
Il Catechismo dice che fare sesso è un atto sia unitivo che procreativo e non si possono scindere i due aspetti.
Ma se, facciamo un esempio, un uomo fosse sterile e quindi verrebbe meno l’aspetto procreativo, all’interno del matrimonio potrebbe comunque unirsi con sua moglie.
Dal momento che ci amiamo e dal momento che nella nostra condizione di studenti e di ragazzi giovani comunque non possiamo sposarci né tanto meno avere dei figli perché deve venire meno anche l’aspetto unitivo?
Io ho il forte desiderio di donarmi completamente a lui non come atto di piacere ma come atto di estremo amore che provo nei suoi confronti e lo stesso vale per lui. Sarebbe la completa unione di corpo e anima.
Vorrei sapere cosa ne pensa, grazie mille.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. Venendo subito al dunque: sì, va bene l’aspetto unitivo.
Ma perché volete unirvi per mezzo delle potenze procreative?
E perché unirsi con le potenze procreative frustrandole del loro intrinseco significato?
2. Ciò significa che l’aspetto unitivo è importante, ma dovete unirvi in altro modo e cioè non attraverso le potenze procreative.
3. Bisogna essere sinceri: nell’amore che provi per il tuo ragazzo c’è la componente erotica.
E questa (se già non è avvenuto) sta per prendere il sopravvento facendo dimenticare:
il cammino di santificazione,
la determinazione a rendere più forte e più genuino l’amore,
l’impegno a superare le tentazioni,
la volontà di non consegnarvi a nessuno che non sia già il vostro sposo.
3. Queste sono le premesse che il Signore vuole mettere come fondamenta salde del vostro amore perché duri per sempre e sia sorgente di crescita nell’unione vicendevole e soprattutto verso di Lui che è l’obiettivo supremo dell’amore umano.
4. A proposito dell’esempio che hai fatto: “se un uomo fosse sterile verrebbe meno l’aspetto procreativo, all’interno del matrimonio potrebbe comunque unirsi con sua moglie”.
Ebbene, se nel matrimonio un uomo è sterile, tuttavia si dona in totalità. Da parte sua non rifiuta nulla.
La sterilità non dipende da lui, non è un vizio del suo animo.
Mentre frustare la finalità procreativa significa rifiutarsi di donarsi in totalità e introduce un vulnus (una ferita) nel proprio amore che proprio per questo cessa di essere autentico e lo falsifica.
5. Il mio pensiero: ridona quota al tuo amore e fallo volare in alto, verso il Signore.
Ma per questo è necessario che il tuo amore resti puro.
Ti benedico e ti ricordo al Signore.
Padre Angelo