Questo articolo è disponibile anche in: Italiano Inglese

Buongiorno Padre Angelo,
le mando questa email per chiederle una domanda: cosa significa e cosa comporta l’immutabilità di Dio?
La ringrazio in anticipo per la risposta!
Martin


Caro Martin,
1. è nella natura di Dio in quanto essere perfettissimo ed eterno non poter mutare.
Se potesse mutare passerebbe dalla potenza all’atto e si muoverebbe per trovare qualche cosa che ancora non possiede. Ma allora non sarebbe più Dio.

2. L’antico filosofo pagano Aristotele era giunto a capire che Dio è atto puro, che è motore immobile. Muove, ma senza passare dalla potenza all’atto, senza divenire.

3. La Sacra Scrittura conferma queste conclusioni della filosofia e dice che “presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento” (Gc 1,17).
Già nell’Antico Testamento si legge: “Dio non è un uomo perché egli menta, non è un figlio d’uomo perché egli ritratti” (Nm 23,19) e anche: “Io sono il Signore, non cambio” (Mal 3,6).

4. San Tommaso nella Somma teologica scrive: “Dio, essendo infinito e racchiudendo in se stesso in modo perfetto e universale la pienezza di tutto l’essere, niente può acquisire, né estendersi a cosa a cui prima non giungesse; in nessun modo quindi a lui si applica il movimento.
Ecco perché, anche tra gli antichi, alcuni, quasi costretti dalla stessa verità, affermarono l’immutabilità del primo principio” (I, 9, 1).

5. Sant’Agostino attesta nelle Confessioni che “la verità divina con voce forte” dice al suo “orecchio interiore che mai in modo assoluto la sua sostanza muta nel tempo né parimenti muta la sua volontà perché egli non vuole ora una cosa ora un’altra, ma in una volta sola, tutte insieme e per sempre vuole tutte le cose che vuole.
Non vuole di volta in volta, né ora una cosa, ora un’altra; non vuole più tardi ciò che non voleva perché si comporta così una volontà mutevole, e il mutevole non è mai eterno, mentre il nostro Dio è eterno” (XII,15).

6. Nella Sacra Scrittura si trovano espressioni che farebbero pensare a qualche mutamento in Dio, come ad esempio: “Dio si pentì”….
Ma tutte queste espressioni sono modi antropomorfici, e cioè dicono in maniera umana che le realtà soggette a Dio mutarono per suo eterno e divino volere.

7. L’immutabilità di Dio può far pensare ad una rigidità dell’essere divino, come se Dio fosse inerte, inattivo e privo di vita.
Certo per noi, che siamo nel tempo e vediamo che tutto muta, potrebbe dare quest’impressione.
Ma la Sacra Scrittura attesta che “la Sapienza (e cioè Dio) è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa” (Sap 7,24).
Pur immutabile, Dio è pienezza di vita e di attività. Per suo volere tutto vive ed è in movimento.

Perché gli immutabili disegni di bene di Dio su di te si possano realizzare in maniera piena ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo