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Quesito
Gentile Padre Angelo,
Avrei bisogno del suo aiuto per sciogliere un dubbio che è sorto a seguito della lettura del capitolo 28, versetti 16-20 del Vangelo secondo San Matteo. Quando Gesù si rivolge ai suoi discepoli, Egli afferma: “A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla Terra”.
Ecco padre, io credo fermamente nella divinità e nell’’onnipotenza di Nostro Signore Gesù Cristo ma non riesco a capire perché in questo caso abbia detto ai suoi discepoli che ogni potere Gli è stato dato, come se l’avesse ricevuto da qualcun altro e questo non sarebbe possibile poiché Egli è il Figlio di Dio e quindi Egli è Dio.
Il nodo della questione è proprio sul verbo che è stato adoperato: perché ha usato il verbo “dare” e non il verbo “avere”?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta.
Cordiali saluti,
Grazia
Risposta del sacerdote
Cara Grazia,
1. è necessario distinguere in Cristo una duplice natura: quella divina e quella umana.
2. Per quanto attiene alla natura divina: sì, è vero, l’onnipotenza la possiede in proprio.
Tuttavia poiché il Figlio procede dal Padre si può dire in maniera esatta che come il Padre dall’eternità ha comunicato al Figlio la sua essenza, così gli ha comunicato anche la sua potenza.
3. Per quanto attiene alla natura umana, Cristo è venuto nella debolezza della carne.
Questa debolezza si è manifestata nella crocifissione e morte.
Certo, avrebbe potuto annientare in un attimo tutti i suoi carnefici, come è manifesto da quanto è accaduto quando al momento dell’arresto, disse: “Sono io”. E allora: “Appena disse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra” (Gv 18,6).
Ma in quel momento Cristo ha permesso ai suoi carnefici di prevalere su di lui, sulla sua natura romana.
4. Ed è proprio a motivo della redenzione che egli ha compiuto nella sua debolezza e cioè nella sua natura umana che è diventato oggetto della promessa annunciata nell’Antico Testamento: “Ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane” (Sal 2,8); “Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto” (Dan 7,14).
Questa potestà è annunciata da San Paolo quando dice: “Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!, a gloria di Dio Padre” (Fil 2,9-11).
5. A motivo della redenzione compiuta, anche come uomo Gesù Cristo ha il potere di assoggettare a sé tutte le creature.
Sul monte della tentazione rifiutò il potere che gli veniva dato dal diavolo. Ricevette invece quello che gli veniva da Dio: il potere di portare a sé tutti gli uomini. E con questo potere manda gli apostoli ad annunciare il Vangelo fino agli estremi confini della terra.
Essi andranno, e accompagnati con il potere ricevuto da lui. predicheranno il Vangelo, celebreranno i sacramenti e guideranno l’umanità alla salvezza.
Con l’augurio che il Signore eserciti in te la sua onnipotenza salvatrice, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo