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Quesito

Caro Padre Angelo,
Potrebbe spiegarmi, per favore, come realizzare concretamente nella vita di ogni giorno “agire contrariamente” (agere contra) alle nostre cattive disposizioni, che secondo s. Ignazio consiste nel contrapporre ad un vizio presente in noi la speculare virtù: all’odio la carità, all’incredulità la fede, all’avarizia la generosità etc..
Capisco che se, ad esempio, sono avaro devo tagliare i ponti con l’attaccamento al denaro (fomite di tanti mali e che Pio XI definì ottimo servitore ma pessimo padrone) ma, concretamente, come fare?
Oppure se persiste sempre un po’ di animosità verso qualche persona per avvenimenti accaduti anche in un passato lontano cosa significa “agire contrariamente”?
So che vado contro il Vangelo ma come posso sradicare in me il desiderio (sempre latente) di rivalsa?
Un cordiale saluto in Jesu et Maria.
Alessandro


Risposta del sacerdote

Caro Alessandro,
venendo al concreto per i casi che hai posto:
se uno è attaccato al denaro, agire contrariamente alla sua inclinazione difettosa consisterà nel fare elemosine, anzi nel largheggiare nel dare elemosine, le quali, tra l’altro, se sono fatte per amore del Signore rendono sempre molto bene perché il Signore restituisce cento volte tanto.
Ad esempio, una forma molto bella di fare elemosina secondo me consiste nel far celebrare Sante Messe per i nostri cari defunti, oppure per le anime più abbandonate del Purgatorio, oppure per persone defunte per le quali si presume che nessuno faccia suffragi in particolare. Oppure anche fare celebrare Messe per i vivi e per particolari intenzioni. Sant’Ignazio di Loyola per le proprie intenzioni celebrava molte Messe e ne faceva celebrare molte.
Se uno mi dicesse: Padre, io mi accorgo di essere troppo attaccato al denaro, che cosa posso fare per distaccarmene?
Probabilmente (ma esaminerai sempre tute le varie possibilità) gli direi: guarda, prova ad impegnarti ogni mese a fare un’offerta così e così; magari fai celebrare una Messa per questa intenzione…
Oppure puoi mettere l’offerta nel cassettino delle elemosine o mandarle alle Missioni o per qualsiasi altra causa.

Per quanto riguarda l’animosità: agire contrariamente (agere contra) significa mettersi a pregare per le persone verso le quali abbiamo qualche animosità. Allora ci si accorge subito di una cosa: che appena ci si mette a pregare per queste persone, si comincia ad amarle col cuore di Dio e a desiderare tutto quello che Dio desidera per loro.
E con questo succede qualche cosa di grande: si sente che il nostro cuore comincia a cambiare e che la nostra mente, sintonizzandosi sui disegni di Dio, cerca di conoscere che cosa Dio voglia in quel momento o in quella circostanza da noi.
Qui, in una parola, “agire contrariamente” significa vendicarsi del male facendo il bene.

Ti ringrazio per la domanda, ti saluto, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo