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Quesito

gentile P. Angelo,
sono tanti anni che sto cercando un’opera del Beato Alano de la Roche ‘‘libro dei miracoli del santo rosario’’. È stato stampato prima in latino nel xv sec. e dopo è stata fatta una traduzione in italiano completa. Fino al 1800 ci sono state delle copie.
Io non riesco a trovarlo questo libro di cui se ne parla tanto dal Montfort a tanti altri santi. Non so cercare nelle biblioteche, non sono pratico.
Io vorrei le fotocopie o una riproduzione se possibile ma chi è che ha questo libro?
Se mi potete aiutare vi sarei tanto grato.
Grazie.
distinti saluti
Gabriele Lombardo


Risposta del sacerdote

Caro Gabriele,
1. ho l’impressione che questo libro in italiano non sia più stato ristampato.
Io ho un volume che raccoglie gli scritti del beato Alano, ma è in latino. Si potrebbe pensare a tradurlo e a pubblicarlo a puntate sul nostro sito. Ma il latino del beato Alano non è sempre di immediata comprensione.
Tuttavia non dispero che prima o poi qualcosa si possa fare.
Nell’ultimo libro parte di questa opera vengono narrati in due parti distinte 23 prodigi operati in virtù del Rosario sugli uomini e 14 sulle donne.
Per tua consolazione te ne traduco uno.

2. “Vi fu un gran Re che volendo indurre la sua famiglia a pregare col salterio della Vergine Maria, portava con se un grande Paternoster (una grande corona), che tuttavia non recitava.
Vedendo che il re portava questa corona, tutti fecero la stessa cosa, e quello che è più, la recitavano.
Cosa successe?
Il re fu chiamato all’improvviso al giudizio di Dio e si vide condannato ai tormenti dell’inferno perché a mala pena aveva fatto qualcosa di buono, mentre aveva compiuto molti mali nelle guerre, nelle rapine, nelle bestemmie, nella superbia, nella gola e negli altri vizi.
Mentre veniva data la sua sentenza di condanna, si fece presente la Vergine Maria dicendo che aveva da dire qualche cosa di bene su di lui, e con ciò pose nel mezzo il Paternoster che il re portava con sé, sebbene non lo recitasse. E così sulla bilancia furono posti da una parte i grandissimi mali, e dall’altra il suo Rosario.
Cosa mirabile! Allora i demoni furenti contro la Beata Vergine e bestemmiando, cominciarono a premere sulla parte più pesante della bilancia dicendo: “Maria gli hai fatto equità ingiustamente”.
Che cosa successe?
Rivolta al re Maria disse: “Ecco, per quel piccolo servizio che mi hai reso, io ti ho ottenuto da mio Figlio che ritorni in vita e abbia la bilancia in tuo favore”.
Frattanto il re giaceva morto nella sua casa e stava per essere portato alla sepoltura. Ed ecco subito, mentre tutti lo vedevano,  e disse: “O benedetto Salterio della Vergine Maria, per il quale sono stato liberato dalla dannazione dell’inferno”.
E così, emendato in tutto, non solo portava con sé il Salterio di Maria, ma anche lo recitava devotissimamente.
Questo è capitato a un re di Spagna, al tempo del Predicatore San Domenico”.

Ecco, Gabriele, il racconto di uno di questi miracoli, che di suo è capace di infervorare a portare il Rosario e a recitarlo con devozione.

Ti saluto, ti assicuro una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo.