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Pochi giorni dopo questo episodio, arrivò una lettera del Padre di Martino, nella quale egli comunicava di esser stato premiato dal Re e che quindi nulla sarebbe più mancato alla famiglia.
– Per cui non occorra che Voi lavoriate?
– Certo che no – rispose Juana – E non sarà nemmeno più necessario che tu vada ad aiutare il Dottor de Rivero.
– Allora andrò a servire il mio migliore Amico.
A partire da questo momento pensò di servire il Signore in un convento.
La decisione di Martino di entrare in convento fu una sorpresa per tutti, in special modo per il suo maestro che ne fu estremamente contrariato.
– Come è possibile, Martino, che dopo 3 anni che sei con me tu pensi di abbandonarmi? Che farò ora da solo?
– Sono certo, Dottore, che incontrerà altre persone che l’aiuteranno molto meglio di me e, oltretutto, non vi sarà più motivo di rimproverarla perché tiene un aiutante negro. Da parte mia la ringrazio per tutto quello che ha fatto per me.
Si diresse rapidamente al convento di San Domenico, non lontano dalla sua casa.
Suonò il campanello e incontrò il Padre Barragan che era il portinaio del convento.
– Che desidera?
– Mi dica, che c’è qui dentro?
– La pace per chi la desidera, replicò il portinaio.
– E’ meraviglioso – rispose il mulatto
– Bene! Perché sei venuto?
– Perché desidero restare nel convento.
A tale risposta il Padre Barragan non seppe rispondere.
Martino ruppe il silenzio:
– Non potreste fare qualcosa affinché in possa restare qui?
– Il portiere lo scrutò un poco e gli disse: Bene, ragazzo, andiamo a vedere: seguimi!
Lo portò dove si trovava il Padre Priore, al quale spiegò brevemente i desideri del giovane mulatto.
– E’ tanto grande il tuo desiderio di entrare in convento? – gli chiese il Superiore. Martino abbassò la testa e rispose con una voce appena percettibile.
– Si, questo è il mio desiderio.
– Accetterai di essere un semplice converso?
– Converso è ultimo nella gerarchia?
– Sì. E’ l’ultimo della Comunità.
– Allora, grazie, Signore: entro in convento.
Da quel momento la sua vita fu una donazione totale, un’offerta perfetta al servizio di Dio.