Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

sacerdote (c. 1935 – 18 febbraio 1455) – memoria facoltativa – 18 febbraio

Beato Giovanni da Fiesole, detto Beato Angelico

Guido o Guidolino, figlio di Pietro, nacque presso Vicchio in Toscana sulla fine del XIV secolo e da giovane fu pittore a Firenze. Quando poi senti in sé la vocazione alla vita religiosa, insieme al fratello Benedetto si presentò al convento domenicano di Fiesole, recentemente fondato come convento di stretta osservanza dal B. Giovanni Dominici, del quale Guido, ricevendo t’abito dell’Ordine, assunse il nome. Ordinato sacerdote, fu due volte vicario conventuale e poi priore a Fiesole. Fedele agli impegni della vita religiosa, con la sua arte celestiale comunicava ai confratelli e ai fedeli i divini misteri che contemplava nella preghiera e nello studio. Dipinse molte pale d’altare a Fiesole (c. 1425-1438) e a Firenze, nel convento di San Marco, su richiesta del grande sant’Antonino, allora priore, decorò con affreschi il chiostro, l’aula capitolare, le celle e i corridoi (1439-1445).
Chiamato a Roma da Eugenio IV, dipinse due cappelle nella basilica di San Pietro e nei Palazzi Vaticani; su incarico di Nicola V, che lo stimava per la sua purezza di vita e per la santità dei costumi, ne decorò la cappella privata e lo studio (1445-1449). Lavorò anche nel convento di San Domenico a Cortona (1438) e nella cattedrale di Orvieto (1447).
Non volle accettare la carica di arcivescovo di Firenze, offertagli da Eugenio IV, persuadendoli invece ad insignirne sant’Antonino. Mori santamente il 18 febbraio 1455 a Roma, nel convento di Santa Maria sopra Minerva; il suo sepolcro marmoreo con il suo ritratto, sporgente dal pavimento, è conservato ancora oggi nella basilica.
Personalità semplice e limpida, fra’ Giovanni fu povero e umile; nella sua arte espresse la sua angelica devozione con grazia e naturalezza. Per questa stupenda sintesi di virtù e di arte fu chiamato con ammirazione « il Beato Angelico» e la fama della sua santità e del suo genio si è diffusa ovunque. A suo onore e per la promozione dell’arte sacra Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982 ha concesso il suo culto liturgico a tutto l’Ordine dei Predicatori e il 18 febbraio 1984 lo ha proclamato patrono universale degli artisti.

Preghiera

O Dio, che hai ispirato con paterna provvidenza il beato Giovanni Angelico nel raffigurci la pace e la dolcezza del paradiso, concedici, per sua intercessione, di farla irradiare nei cuori dei fratelli con esempi luminosi di virtù. Per Cristo nostro Signore. Amen

oppure

Per un dono meraviglioso del tuo amore, o Dio, il beato Giovanni Angelico ha contemplato e insegnato con fervore operoso i misteri del tuo Verbo. Per sua intercessione concedi anche a noi, che già ti abbiamo conosciuto per mezzo della fede, di contemplare la bellezza della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen