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Vergine, laica domenicana (1653-1744) – memoria 24 gennaio
Tutto l’operato di questa donna è proclamato dalle parole incise sulla lapide tombale: “Vide e fece ciò che era buono dinanzi al Signore; vigilò e pregò, il nemico quindi non seminò la zizzania in casa sua”. Carità e prudenza, virtù regine tra quelle teologali e morali, furono le coordinate portanti del suo vivere. Ella si diceva “umile figlia della Provvidenza”. A Dourdan, sua città natale, nella prima metà dei suoi anni fu Dama, diremmo oggi, della Carità di San Vincenzo di Paoli. Abile amministratrice della fabbrica paterna di calze, da manifattura la elevò a livello tecnico, riconoscendo anche per gli apprendisti i diritti sociali. Nel 1696 si trasferì a Sainville, per il resto della sua vita (1696-1744), poverissimo paese della Beauce in contrasto con la benestante Dourdan. Divenuta terziaria domenicana e guidata da Padre Francesco Mespolié, del Convento parigino dell’Annunciazione, dedicò il suo grande cuore e la sua fortuna finanziaria al bene cristiano e sociale delle popolazioni rurali, istituendo in piccoli paesi, fino allora sprovvisti, scuole di insegnamento primario e di catechesi, e centri di assistenza infermieristica. Andava così incontro al programma del Re Luigi XIV per riorganizzare il sistema scolastico e ospedaliero in Francia. Il raggio della sua beneficenza si prolungò grazie alla prima comunità di terziarie Domenicane da lei radunate a Sainville, nucleo germinale della Congregazione delle Suore di Carità Domenicane della Presentazione della S. Vergine che, dalla seconda metà del secolo XIX si diffusero in molte terre, soprattutto dell’America Meridionale e Centrale. Questa fondazione sta alla radice di quella forma di vita consacrata che in seguito si sviluppò fiorentissima con le varie Congregazioni di Suore appartenenti alla Famiglia Domenicana.
Maria morì il 24 gennaio 1744, giorno suo natalizio al cielo, ma la sua memoria liturgica cade il 14 ottobre, data di nascita e di battesimo. La sua tomba è nella casa madre di Thurs. Papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata Beata il 20 novembre 1994.