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Religioso (1407-1491) – memoria 11 ottobre
Giacomo, nato a Ulm nel 1407, ebbe fin da fanciullo nella sua famiglia, i Griesinger i più preziosi esempi di cristiana pietà. A 25 anni, con la benedizione dei genitori, dalle rive del Danubio, s’incamminò pellegrino verso Roma per venerarvi le tombe dei Santi Apostoli. Dopo varie peregrinazioni (prima un pellegrinaggio a Roma nel 1432, poi arruolato nell’esercito napoletano, poi domestico, poi ancora militare tra le fila del duca di Milano) passò per Bologna, dove si fermò qualche tempo. Sua meta prediletta era la tomba di San Domenico e qui, durante le sue devote visite, sentì forte l’ispirazione d’abbracciare l’Ordine. Sebbene non fosse del tutto incolto, chiese ed ottenne, nel 1441, di essere ammesso tra i fratelli conversi. Anima candida e sensibile, comprese e seppe attuare in pieno la sua santa vocazione. La sua orazione toccava l’estasi, e spesso lo si vedeva circondato di luce. Ma sebbene il cuore fosse estraneo alla terra, le mani erano sempre pronte al lavoro e a rendere qualunque umile servizio con quell’amabile sorriso che dilata i cuori. Fu provetto nell’arte di dipingere il vetro, tanto che di lui rimangono eccellenti lavori. Aveva appreso infatti questa arte dalla sua città natale, arte del vetro che era molto diffusa nella sua città. Di questa attività vetraria svolta anche a Bologna ci restano pochi, ma significativi esemplari, come le vetrate di San Petronio a Bologna.
Preghiera, mortificazione, umiltà, instancabile e cordiale servizio al prossimo rifulsero esemplarmente nella sua vita.
Morì a Bologna l’11 ottobre 1491. Leone XII il 3 agosto 1825 ne confermò il culto. Le sue reliquie, conservate in San Domenico di Bologna, nel 1965 furono trasferite in una pregiata urna sull’altare a lui dedicato.