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Buongiorno caro Padre Angelo,
avrei alcune domande da farle riguardo il battesimo.
Da poco abbiamo avuto la Grazia di un bimbo e ci apprestiamo a farlo battezzare.
Quali sono le indicazioni della Chiesa in merito ai tempi? Le spiego meglio: il nostro parroco ci ha detto che la Chiesa consiglia di far battezzare i figli “il prima possibile” ma non ho capito come tradurre concretamente questa indicazione.
Cosa vuol dire “quanto prima”? Lui (il parroco) suggeriva “entro l’anno”.
Ora io chiedo: è un’indicazione in linea di massima ragionevole?
Sei mesi può essere un termine adeguato? O prima sarebbe meglio?
La seconda domanda riguarda le figure del padrino e della madrina: devono necessariamente essere due, uomo e donna? Io ho partecipato ad un battesimo (in una chiesa cattolica) in cui c’erano due madrine.
È possibile?
La ringrazio per la consueta disponibilità e le porgo i più cari saluti.
A.


Carissimo,
1. intanto mi compiaccio per il bel regalo che avete ricevuto dall’Alto.
Questo bambino ha riempito la vostra famiglia ed è per voi motivo di un amore ancora di più: non siete solo sposi l’uno dell’altro, ma anche il papà e la mamma del vostro amatissimo figlio.

2. Nel momento in cui ti rispondo certamente avrete già provvisto al Battesimo.
Oggi si tende ad andare in là con i tempi, mentre in passato c’era l’obbligo di battezzare entro gli otto giorni.
La disciplina della Chiesa su questo punto si è ammorbidita, visto che i rischi di mortalità infantile, che in passato erano altissimi, sono quasi scomparsi, almeno dalle nostre parti.

3. Dilazionare di qualche tempo il Battesimo dei bambini costituisce un’opportunità per la madre per essere presente ad un evento così grande per la vita del figlio e della famiglia.
In passato la madre praticamente era sempre assente.

4. Inoltre c’è la possibilità di preparare spiritualmente i genitori e i padrini all’impegno che si assumono e alla grazia che ricevono.
È indubbiamente un’occasione per ravvivare la grazia e la spiritualità del Battesimo ricevuto.

5. Rimane il fatto che come osserva San Tommaso d’Aquino a motivo del peccato originale si è privi della grazia di Dio che costituisce come una siepe di protezione soprannaturale.
Non va dimenticato che proprio per questo motivo nel rito del Battesimo è prevista la preghiera di esorcismo: “Dio onnipotente ed eterno, tu hai mandato nel mondo il tuo Figlio per distruggere il potere di satana, spirito del male, e trasferire l’uomo dalle tenebre nel tuo regno di luce infinita; umilmente ti preghiamo: libera questo bambino dal peccato originale, e consacrali tempio della tua gloria, dimora dello Spirito Santo. Per Cristo nostro Signore”.

6. Tenendo presente tutto questo la disciplina della Chiesa nel Can. 867 – § 1 del Codice di Diritto Canonico dice che “i genitori sono tenuti all’obbligo di provvedere che i bambini siano battezzati entro le prime settimane; al più presto dopo la nascita, anzi prima di essa, si rechino dal parroco per chiedere il sacramento per il figlio e vi si preparino debitamente”.
Entro le prime settimane non significa un anno o quasi.

7. Per quanto concerne il padrino e la madrina il Codice di Diritto Canonico dice al Can. 872: “Al battezzando, per quanto è possibile, venga dato un padrino, il cui compito è assistere il battezzando adulto nell’iniziazione cristiana, e presentare al battesimo con i genitori il battezzando bambino e parimenti cooperare affinché il battezzato conduca una vita cristiana conforme al battesimo e adempia fedelmente gli obblighi ad esso inerenti”.
Pertanto è l’essenziale è che vi sia un padrino o una madrina.
Nulla osta che vi sia un padrino e una madrina oppure che vi siano due padrini e due madrine.

Ti ringrazio di avermi dato l’opportunità di ricordare queste indicazioni a tanti nostri visitatori che sono in attesa di un figlio
Ricordo la tua bella famiglia al Signore e vi benedico.
Padre Angelo