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Quesito

Buonasera.
Volevo sapere quando si è iniziato a mettere per iscritto la Sacra Scrittura.
Che dice la Tradizione?
Grazie.
Livio


Risposta del sacerdote

Caro Livio,
1. sembra che la scrittura come forma di comunicazione tra gli uomini sia stata inventata verso la metà del III millennio a.C.
Una svolta decisiva si ebbe tra il 12º e l’11º avanti Cristo quando si diffusero i caratteri fenici come è attestato dalla tradizione giudaica riportata anche da San Girolamo. E ha trovato una eccellente conferma nelle scoperte di Qumram, quando nel 1947 furono scoperti quattro frammenti del libro del Levitico scritti appunto con caratteri fenici.
Dopo l’esilio in Babilonia, che avvenne nel VI secolo a.C., i giudei abbandonarono gradualmente la scrittura fenicia per adottare una scrittura derivata da quella aramaica corsiva.

2. Secondo la tradizione i primi cinque libri della Sacra Scrittura, detti anche il Pentateuco, sono stati scritti da Mosé.
Tuttavia questa espressione necessita di essere interpretata perché in essi vengono descritte le circostanze della morte di Mosé, vissuto 1200 anni prima di Gesù Cristo, e della durata del lutto dopo la sua morte.
Questo è reso ancora più evidente dalle seguenti parole: “Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè, che il Signore conosceva faccia a faccia, per tutti i segni e prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nella terra d’Egitto, contro il faraone, contro i suoi ministri e contro tutta la sua terra, e per la mano potente e il terrore grande con cui Mosè aveva operato davanti agli occhi di tutto Israele” (Dt 34,10-12).
Ciò suppone che tra la morte di Mosé e lo scritto riportato sia passato un bel po’ di tempo.

3. La tradizione ebraica, anzi Gesù Cristo stesso, attribuisce il Pentateuco a Mosé come si legge nel Vangelo di Giovanni: “Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me” (Gv 5, 45-46).
Qui per Mosé non s’intende semplicemente la persona fisica, ma la legge, ciò che è stato rivelato da Dio.

4. Prima che il Pentateuco venisse scritto, il suo contenuto veniva tramandato attraverso la tradizione orale, fedelmente trasmessa mediante la cultura della memoria.
Sul periodo in cui i primi libri della Scrittura siano stati messi per scritto non vi è certezza.
L’autorevole Bibbia di Gerusalemme scrive: “Qui diventa difficile stabilire dei punti di riferimento.
Se le tradizioni orali potevano esistere fin dalle origini del popolo di Israele, probabilmente si comincia a fissarle per iscritto soltanto verso l’VIII secolo a.C..
La predicazione di Osea manifesta che almeno verso la metà di questo secolo c’erano già delle tradizioni abbastanza ben fissate a proposito di Giacobbe, dell’uscita dall’Egitto sotto la guida di Mosé, della stipulazione di un’alleanza tra Dio e Israele ed il dono della Legge, e addirittura di alcuni episodi della marcia nel deserto.
Il problema è sapere se queste tradizioni avessero già una forma scritta. Non è facile rispondere a questo interrogativo; ma si può dire che diversi fattori, tra cui la crisi provocata dalla minaccia e poi dalla conquista assira, oltre allo sviluppo culturale che portava l’impiego ancora limitato della scrittura per usi diversi da scopi utilitaristici, hanno contribuito alle prime stesure scritte di certe tradizioni narrative e di un minimo di leggi. Ma ci manca ogni informazione esterna ai testi.
Si può tuttavia segnalare che le traduzioni bibliche testimoniano un’attività letteraria degli scribi di Ezechia. (…). 
Si può pensare che la fine dell’VIII secolo a.C. non è un inizio assoluto, ma non abbiamo dati sicuri per risalire più indietro.
In maniera ipotetica si può suggerire che il periodo di pace e di prosperità di Geroboamo II in Israele (verso il 783-743) e di Ozia in Giuda (781-740) può essere già il momento in cui Israele e Giuda hanno fissato per la prima volta in modo letterario le tradizioni sul loro passato”.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo