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Quesito
Caro p. Angelo,
Stamattina, il sacerdote, durante l’omelia ha detto che è possibile, anzi è sicuro, che il corpo di Maria sia diventato polvere come diventerà il nostro, ora le chiedo se questa ipotesi non sia prossima all’eresia? Il senso del dogma dell’Assunzione, non riguarda oltre al fatto che Maria è attualmente in cielo in corpo ed anima, anche l’incorruttibilità del suo corpo? Io fra l’altro protendo per l’ipotesi che Maria non sia veramente morta come comunemente avviene la morte. Infatti, quale senso avrebbe la sua incorruttibilità verginale, specialmente quella “in partu”, se poi il corpo di Maria fosse diventato cadavere, cioè corruttibile? In Cristo l’unità degli elementi corporei è stata sostenuta dalla divinità, in Maria che cosa avrebbe evitato che il suo corpo diventasse cadavere?
La ringrazio e la saluto
Franco
Risposta del sacerdote
Carissimo Franco,
1. il sacerdote che ha detto quelle stupidaggini è certamente in errore.
Lui stesso al momento del prefazio avrà letto queste parole del Prefazio: “Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro Colei ha generato l’Autore della vita”.
Il corpo della Madonna dunque non si è corrotto e pertanto non è finito in cenere.
La Madonna nel giorno della sua assunzione in cielo è risuscitata dai morti nello steso modo in cui Cristo è risorto.
La Chiesa fin dall’inizio non ha mai venerato reliquie tratte dalle ossa della Madonna, perché è sempre stata persuasa che il suo corpo era andato in cielo.
La Madonna poi è andata in cielo con il suo stesso corpo, non con un altro creato da Dio in quel momento. Allo stesso modo in cui Gesù risorse con lo stesso corpo col quale era vissuto e col quale aveva patito, altrimenti, al dire di san Tommaso, propriamente parlando non si potrebbe dire che proprio Lui è risorto.
Inoltre Pio XII nel dogma dell’assunzione di Maria dice esplicitamente che Maria è stata “immune dalla corruzione del sepolcro”.
2. Sulla morte di Maria non vi è alcuna definizione dogmatica. Ma, come saprai Giovanni Paolo II, e prima di lui Paolo VI, hanno sostenuto la tesi della morte di Maria, e con valide ragioni.
Paolo VI ne parlò nell’omelia dell’Assunzione del 1974: “La Madonna in cielo, non solo, come speriamo che siano tutte le anime buone, nell’immortalità propria dell’anima umana, ma anche con la sua Risurrezione, perché la tradizione vuole che anche la Madonna abbia sentito il sonno della morte”.
Giovanni Paolo II ha parlato espressamente della dormizione della Madre di Dio il 26 giugno 1997. Dopo aver riportato il testo della Lumen Gentium( n. 59), ha aggiunto: “La Lumen Gentium, seguendo il mio Venerato Predecessore Pio XII, non si pronuncia sulla questione della morte di Maria. Pio XII tuttavia non intese negare il fatto della morte, ma soltanto non giudicò opportuno affermare solennemente, come verità che doveva essere ammessa da tutti i credenti, la morte della Madre di Dio.
Alcuni teologi, in verità, hanno sostenuto l’esenzione della Vergine dalla morte e il suo passaggio diretto dalla vita terrena alla gloria celeste. Tuttavia questa opinione è sconosciuta fino al XVII secolo, mentre in realtà esiste una tradizione comune che vede nella morte di Maria la sua introduzione alla gloria celeste”.
E poi prosegue: “È vero che nella Rivelazione la morte è presentata come castigo del peccato. Tuttavia il fatto che la Chiesa proclami Maria liberata dal peccato originale per singolare privilegio divino non porta a concludere che Ella abbia ricevuto anche l’immortalità corporale. La Madre non è superiore al Figlio, che ha assunto la morte, dandole nuovo significato e trasformandola in strumento di salvezza.
Coinvolta nell’opera redentrice e associata all’offerta salvatrice di Cristo, Maria ha potuto condividere la sofferenza e la morte in vista della redenzione dell’umanità. Anche per Lei vale quanto Severo d’Antiochia afferma a proposito di Cristo: ‘‘Senza una morte preliminare, come potrebbe aver luogo la risurrezione?‘‘. Per essere partecipe della risurrezione di Cristo, Maria doveva condividerne anzitutto la morte”.
3. Il collegamento tra l’incorruzione della verginità con l’incorruzione post morte non vieta di pensare che Maria sia veramente morta. Il fatto poi che il suo corpo, a partire dal momento della morte, non abbia cominciato a deteriorarsi, lo si deve ad un’azione prodigiosa di Dio.
4. Mi piace riferirti un bel testo di San Francesco di Sales: “La Madonna, nostra degnissima Signora, giunta all’età di sessantatré anni, morì, o piuttosto, si addormentò nel sonno della morte. Molti potrebbero meravigliarsi dicendo: Come mai Nostro Signore, che amava così teneramente e profondamente la sua santa Madre, non le concesse il privilegio di non morire? Dato che la morte è in punizione del peccato e che essa non ne aveva mai commesso alcuno, perché l’ha lasciata morire? O mortali, quanto vostri pensieri sono contrari a quelli dei santi quanto i vostri giudizi sono lontani da quelli della divina Maestà (Is 55, 8-9)! Non sapete che la morte non è più ignominiosa, ma che anzi è preziosa (Sal 116, 5) dopo che il Nostro Signore e Maestro si è lasciato appendere da essa all’albero della croce? Non sarebbe stato un favore né un privilegio per la santa Vergine non morire, perché essa aveva sempre desiderato la morte da quando l’aveva vista tra le braccia e nel cuore del suo santissimo Figlio. La morte è così dolce e così desiderabile che gli Angeli sarebbero felici di poter morire; e i santi sono stati felici di soffrirla ed hanno provato in essa molta consolazione, perché il nostro divin Salvatore che è la nostra vita (Col 3,4), si era lasciato prendere dalla morte” (Esortazione del 15 agosto 1618).
Non ti pare bello e convincente?
Ti ringrazio, ti saluto, ti seguo con la preghiera e ti benedico.
Padre Angelo