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Quesito
Caro padre Angelo,
complimenti sempre per la sua rubrica: è sempre molto chiaro nelle sue spiegazioni.
Ho letto di recente delle sue risposte riguardo a visioni ed estasi, e le vorrei sottoporre il caso di un ragazzo che frequenta la mia parrocchia. Egli sostiene che all’età di due o tre anni ebbe un dialogo con un determinato Santo, in cui gli spiegava qualcosa sul suo futuro. La cosa mi ha incuriosito parecchio. Riflettendoci sono arrivato alla conclusione che si potrebbe escludere l’origine diabolica della visione, in quanto si trattava di un innocente bimbo battezzato; per cui o è stato frutto della sua fantasia o la visione veniva veramente da Dio.
È così?
Cordiali saluti
Francesco
Risposta del sacerdote
Caro Francesco,
1. è difficile dare una risposta chiarificatrice perché da una parte la Sacra Scrittura ricorda che il nostro avversario “si traveste da angelo di luce” (2 Cor 11,14).
Certo non si può escludere a priori questa eventualità.
E neanche si può escludere che il soggetto sia esente da qualche turbamento di origine psichica o, come ipotizzi, da qualche fantasia.
Tuttavia, parte questa seconda ipotesi, è difficile pensare che Dio permetta un simile inganno da parte del demonio in un’età così tenera nei confronti di un innocente.
Si tratterebbe di un inganno che potrebbe condizionarlo per tutta la vita.
2. Dall’altra non possiamo porre limiti alla Divina Provvidenza.
Anche i bambini possono essere soggetto di tali apparizioni.
Fin dai primi secoli cristiani abbiamo attestazioni in loro favore. San Cipriano di Cartagine († 258) scrive: “Da noi l’età innocente riceve dallo Spirito Santo visioni notturne e altre in pieno giorno e nell’estasi vede coi propri occhi, ascolta e dice quelle cose per mezzo delle quali il Signore si degna di avvertirci e istruirci” (Epist 16.4).
3. il criterio dell’autenticità di queste apparizioni è quello dato dal Signore quando ha detto: “Dai loro frutti li riconoscerete” (Mt 7,16).
Se producono umiltà e buon comportamento si può pensare che vengano da Dio.
C’è da dubitare invece se uno sbandiera a destra e a manca ciò che gli avrebbe rivelato un Santo sul suo futuro. In tal caso ci sarebbero tutte le premesse per fare ironia o per irridere i fenomeni soprannaturali.
Da parte tua dì a quel bambino di tenere nascosto quanto quel Santo gli avrebbe comunicato. Questo per evitare qualsiasi fraintendimento e anche perché rimanga in umiltà.
4. Certo, non ci si può attendere da un bambino la maturità di un adulto perché certe cose le dice con la massima semplicità come capitò ad esempio a Manuel Foderà, colpito a quattro anni da una forma tumorale maligna. Tornato a casa dall’ospedale, ad un certo momento sente il suono della banda musicale che accompagna in processione la statua della Madonna. Dice: “Mamma, guarda, sta passando la Madonnina. Lei mi ha detto: gioia mia questa sera faccio i fuochi per te!”. La mamma replica che non sempre fanno i fuochi per la festa. Manuel però dice: “Ti sbagli, perché me l’ha detto la Madonnina!”.
Alle 22,30 si sentono i primi botti. Manuel si sveglia e ripete alla mamma le parole sentite dalla Madonna: “gioia mia, questi fuochi sono per te!”.
5. Manuel morirà a nove anni.
Ma parlerà diverse volte con Gesù che gli affida una missione e proprio per questa missione da compiere non chiede a Gesù di farlo guarire.
Ad un certo momento dice: “Non pregate per la mia guarigione, perché con Gesù ho fatto un patto. Il Signore mi ha chiesto se volessi accettare una missione, precisandomi che in cambio non c’era la mia guarigione fisica, e io ho risposto che accettavo” (Enza Maria Milana – Valerio Bocci, Manuel, il piccolo guerriero della luce, p. 156).
6. Durante un ricovero, il vescovo di Trapani gli telefona per sapere come sta. Manuel ne approfitta per chiedergli un favore che gli sta a cuore. Scrive: “Vescovo, per favore, puoi dire ai tuoi sacerdoti di abituare tutti ad almeno cinque minuti di silenzio per poter parlare e ascoltare Gesù nel proprio cuore?
Pensa all’ultima persona che fa la Comunione, non ha neppure il tempo di dire “ciao” a Gesù!” (p.140).
7. Quando la mamma gli suggerisce di scrivere una lettera per invitare tutti e ricevere la Comunione con la dovuta concentrazione e meditazione scrive: “Il mio caro amico Gesù Eucarestia.
Carissimi amici, vi voglio parlare di come Gesù è presente nell’Eucarestia.
Sapete: Lui vi vuole tanto bene e si fa sentire e vedere nella santa Comunione.
Non ci credete? Provate a concentrarvi, senza distrarvi.
Chiudete gli occhi, pregate e parlate perché Gesù vi ascolterà e parlerà al vostro cuore.
Non aprite subito gli occhi perché questa comunicazione si interrompe e non torna mai più!
Imparate a stare in silenzio e qualche cosa di meraviglioso succederà perché quando lui entra diventa una BOMBA DI GRAZIA che vi fa sentire protetti e al sicuro.
Rimanete in compagnia con lui” (p. 140-141).
8. Come mai il Signore ad alcuni si manifesta in maniera straordinaria e in età così precoce?
Probabilmente perché custodiscano con una vita pura e santa la missione che vuole loro affidare, perché “il ladro” non venga a profanarla o distruggerla mentre essi dormono.
E probabilmente anche come monito a tutti per ricordare che ogni età è preziosissima ai suoi occhi per la santificazione personale e per il bene di tutti.
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo