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Quesito

Buonasera padre Bellon.
Volevo chiederle se un adulto che riceve il battesimo a 37 anni insieme alla Cresima e Comunione deve confessarsi.
Mi ricordo di no, ma per precauzione glielo domando.
Grazie e buona Domenica


Risposta del sacerdote

Carissimo, 
1. no, non è possibile ricevere alcun sacramento prima del Battesimo, perché è il sacramento della rigenerazione spirituale.
È il primo dei sacramenti perché tutti i sacramenti sono ordinati ad accrescere la vita spirituale oppure a ridonarla.
Ma per accrescerla o riceverla di nuovo è necessario averla ricevuta una prima volta.
Per questo il Battesimo giustamente viene definito janua sacramentorum, la porta dei sacramenti.

2. San Tommaso dice che “la vita dello spirito ha una certa analogia con la vita del corpo, come in genere tutte le realtà corporali hanno una certa somiglianza con quelle spirituali. (…).
Ora la prima perfezione che un uomo riceve è la generazione per la quale comincia a esistere e a vivere.
E nella vita dello spirito corrisponde ad essa il Battesimo, che è una rigenerazione spirituale” (Somma teologica, III, 65, 1).

3. C’è inoltre un altro motivo per cui non si può fare la confessione sacramentale prima del Battesimo ed è questo: la confessione sacramentale è stata istituita da Cristo a modo di giudizio. Egli ha detto infatti: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi” (Gv 20,23).
Ora la Chiesa può esprimere un giudizio e una sentenza valida soltanto su coloro che le appartengono.
Ma si diventa membri della Chiesa solo con il Battesimo.

4. Questo è anche il motivo per cui non si può dare l’assoluzione sacramentale ad un morente che non sia stato battezzato.
Gli si può dare una benedizione, si può pregare per lui, ma non si può dargli l’assoluzione e neanche l’unzione degli infermi.

5. Tuttavia nel Rituale del Battesimo per gli adulti ad un certo punto si legge che il catecumeno è invitato a fare la propria confessione.
Evidentemente non si tratta di confessione sacramentale.
Ma poiché il Battesimo rimette tutti i peccati, si invita il catecumeno a pentirsi dei propri peccati e a ripudiarli. 
San Pietro nel giorno di Pentecoste, alla gente che gli aveva chiesto che cosa dovesse fare, rispose: “Pentitevi e fatevi battezzare” (At 2,38).
In questa confessione il catecumeno potrà dire i peccati come vuole, anche in maniera generica. Ne può anche volontariamente tacere qualcuno. È necessario però che sia pentito.

6. Per San Tommaso può essere anche semplicemente una confessione interiore.
Scrive: “Occorre cioè che l’uomo pensando ai propri peccati se ne dolga. Dice infatti Sant’Agostino: “Nessuno può iniziare una vita nuova se non si pente della vita passata” (Sermone 351,2)” (Somma teologica, III, 68, 1).
“Se tuttavia qualcuno dei battezzanti per devozione volesse confessare i suoi peccati, allora si dovrebbe ascoltare la sua confessione: non per imporgli una soddisfazione, ma per dargli una formazione alla vita spirituale contro i suoi peccati abituali” (Ib.).

Con l’augurio di una fruttuosa Settimana Santa, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo