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Quesito
Buongiorno padre Angelo,
vorrei un chiarimento per quanto riguarda lo ascolto della Messa sul cellulare o tv e sulla comunione spirituale: è valida? Si può fare ogni giorno tenendo presente che non è possibile recarsi in chiesa perché impossibilitati da una disabilità?
Io ascolto tutte le mattine la Santa Messa dalla casa di Loreto, leggo il Vangelo del giorno e la lettura del giorno sempre da radio Vaticana.
Un altro quesito: le benedizioni fatte dai sacerdoti mattina e sera via internet hanno validità?
Dobbiamo ringraziare questi sacerdoti perché con la recita del Rosario e con la lettura di brani del Vangelo non ci sentiamo abbandonati.
Io personalmente ho scoperto la bellezza della recita del Santo Rosario con sua eminenza Angelo Comastri. È molto coinvolgente.
La ringrazio molto.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. mi chiedi se l’ascolto della Messa sul cellulare o TV sia valida.
In genere si dice che è valida per soddisfare il precetto festivo.
Ora chiaramente la Santa Messa seguita sul cellulare o per TV non soddisfa il precetto festivo.
Tuttavia chi è impedito, perché disabile o per altri gravi motivi, è dispensato dal precetto di partecipare alla Santa Messa.
2. Se invece per valido si intende qualcosa di fruttuoso, allora certamente sì.
Per cui tutte le persone che ogni giorno seguono la Santa Messa sul cellulare, sul pc o per radio o televisione, fanno ottima cosa.
Quanti si portano dietro le parole sentite per mezzo della celebrazione della Messa per tutta la giornata!
Queste parole sono lampada ai loro passi perché illuminano, confortano, ispirano.
3. Certo, seguire la Messa sul cellulare non ha la medesima efficacia della Messa partecipata con la propria presenza fisica.
Perché un conto è vedere e collegarsi soltanto col pensiero, un altro conto invece è essere presenti.
In chiesa c’è qualcosa che si irradia in tutti i presenti a motivo della presenza reale e sacramentale di Gesù.
La si sente.
La stessa cosa vale anche per la Santa Comunione. Un conto è la Comunione spirituale, ed è certamente una bella cosa.
Ma un altro conto è la Comunione reale, dove tutta la nostra persona, anima e corpo, è occupata dalla presenza di Gesù.
Inoltre questa presenza permane fino a quando le Sacre Specie non si sono del tutto corrotte all’interno del nostro organismo.
4. Va detto però che il Signore sa comunicarsi anche al di fuori dei sacramenti.
Per cui una persona disabile, inferma, o impossibilitata fruisce della presenza di Gesù a seconda dello stato di grazia e del fervore personale.
5. Vengo ora alle benedizioni: le benedizioni non sono sacramenti, ma sacramentali. Non sono efficaci semplicemente perché vengono date, ma in base al fervore con cui vengono date e vengono ricevute.
Allora sebbene la benedizione del sacerdote attraverso la radio e la televisione non raggiunga materialmente tutte quante le persone (in altre parole non hanno l’efficacia delle benedizioni urbi et orbi date dal sommo pontefice) tuttavia – mentre il sacerdote benedice – chi assiste sul cellulare o con altro mezzo può raccogliersi, invocare e ricevere direttamente la benedizione dal Signore. Anche questa è una bella grazia.
6. Per cui, come giustamente osservi, coloro che trasmettono le sacre funzioni attraverso questi mezzi di comunicazione, compiono un grande e reale servizio.
La stessa cosa va detta anche del Santo Rosario recitato dal cardinale Comastri, il quale, evidentemente, ha un carisma tutto personale.
7. Pertanto continua così.
Ti abbiamo bisogno di aiuti e di sussidi per stare uniti al Signore.
Grazie a Dio, questi aiuti oggi non mancano.
Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo