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Quesito
Buon giorno padre Angelo.
Innanzi tutto la ringrazio per la sua opera che reputo utilissima per confermare e suscitare la fede.
Le volevo fare tre domande sul peccato originale.
1) Il peccato originale poteva essere commesso da uno solo tra Adamo ed Eva?
2) È corretto dire che se l’uomo non avesse commesso il peccato originale, anche se non avrebbe avuto il merito della lotta contro la tentazione, avrebbe avuto una sensibilità maggiore che l’avrebbe portato a una tensione verso il bene senza tentennamenti?
3) Le chiedo infine se è giusto questo mio ragionamento.
In una risposta che ha dato lei afferma che la Redenzione ha comportato una grazia maggiore di quella che avevano in principio Adamo ed Eva. Per questo sia che il Figlio si sia incarnato come “risposta” al peccato dell’uomo e sia che si fosse incarnato anche se i nostri progenitori non avesse commesso il peccato originale, si può parlare di “felice colpa”. Ma per il peccato attuale il concetto di felice colpa va inteso in modo diverso.
Certamente se Dio permette il male è a fin di bene, e perciò si può parlare anche in questo caso di “felice colpa”, ma non è la stessa cosa del peccato originale.
I santi non sono forse la dimostrazione di come una vita vissuta con grande generosità, esercitando le virtù cristiane eroicamente, e perciò senza commettere peccati gravi, comporti, almeno ordinariamente, una santità maggiore di chi di tanto in tanto cade per tiepidezza, anche se poi si riprende?
Cioè che per il peccato attuale la “felice colpa” non riguarda i santi (cioè i grandi santi)?
E la Madonna non è forse la dimostrazione di come il non commettere peccato sia più conveniente che commetterlo proprio perché di per se conduce ad un amore e a una santità maggiore che se lo si commettesse? E se pure Dio permette che cadiamo perché poi riprendiamo a camminare con più decisione verso la santità, forse abbiamo perso delle potenzialità?
La ringrazio fin da ora della risposta e le chiedo una preghiera per me. Da parte mia pregherò per lei.
Cordiali saluti
Pietro C. – Assisi
Risposta del sacerdote
Caro Pietro,
1. per peccato originale non si intende semplicemente il primo peccato compiuto nella storia dell’umanità, ma il peccato che ha infettato la natura umana e che si trasmette per propagazione.
San Tommaso dice: “Il peccato che così si trasmette dal nostro progenitore ai suoi discendenti viene detto originale” (Somma teologica, I-II,81,1).
2. Se solo uno dei due genitori avesse peccato, il peccato di uno non avrebbe infettato l’altro.
Allo stesso modo che se Dio creasse miracolosamente una persona umana, questa non sarebbe infettata dal peccato.
Avrebbe certo una natura umana, ma non infettata, perché il peccato originale si trasmette per propagazione e cioè per discendenza dalla natura.
Questo è il pensiero di San Tommaso espresso dalla Somma teologica (I-II,81,4).
3. Nel secondo quesito mi chiedi se sia corretto dire che se l’uomo non avesse il peccato originale avrebbe avuto una maggiore sensibilità per il bene.
Sì, questo lo si può dire che lo vediamo espresso in maniera meravigliosa nella Beata Vergine Maria che per singolare privilegio è stata esentata dal peccato originale. Già concepita piena di grazia, la grazia in lei è andata crescendo in maniera vertiginosa e non hai mai avuto una battuta d’arresto.
È vero che nel superamento della lotta c’è un merito più grande, ma rimane il fatto che la nostra natura è rimasta infettata per cui, al dire di San Paolo, compiamo ciò che non vorremmo e non compiamo ciò che invece vorremmo (cfr. Rm 7,19).
4. Circa il terzo quesito: certamente per il peccato originale si può dire, come la Chiesa canta nella veglia pasquale, “o felice colpa, che ci hai meritato un così grande Redentore!”.
Per il peccato attuale, vale a dire per i singoli peccati compiuti da ciascuno di noi, non sempre si può dire o felice colpa perché il peccato lascia una dipendenza e spesso, come tu giustamente rilevi, costituisce un freno.
Tuttavia possiamo dire che alcuni santi non sarebbero giunti ad un vertice così grande di santità se non avessero intrapreso una via di conversione così forte ed efficace. Si pensi ad esempio alla Maddalena, a Sant’Agostino e a tanti altri per i quali si possono applicare benissimo le parole di nostro Signore: “Per questo io ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco” (Lc 7,47).
Di fatto molti amano ancora di più il Signore perché da lui sono stati gratuitamente perdonati.
Ti ringrazio per quello che hai scritto all’inizio della tua mail, per le tue riflessioni e per le domande che mi hai posto.
Tutto giova ad accrescere la conoscenza della nostra santissima fede, come diceva Santa Caterina da Siena,
La nostra fede è veramente santissima sia per i suoi contenuti sia per l’obiettivo cui vuole farci pervenire.
Ti ringrazio anche per la preghiera che mi hai promesso e che volentieri contraccambio.
Ti benedico e ti auguro ogni bene.
Padre Angelo