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Quesito

Buongiorno,
sono un ragazzo di 16 anni e Le ho già scritto in passato per chiederLe dei consigli riguardo alla mia vita che sto cercando di mettere in pratica, anche se però non so se lo sto facendo nel modo giusto.
Ecco, è da circa un mese che metto sempre il Signore al primo posto nelle mie giornate, cerco sempre di recitare il rosario ogni giorno, prego ogni sera e leggo sempre le scritture ogni giorno, ho eliminato il problema degli atti impuri guardando al mio sogno e non mi sono mai sentito così vicino a Dio, tuttavia mi rimbomba in testa la preoccupazione di non fare abbastanza, a dire il vero devo ancora confessarmi per qualche cosa abbastanza grave e faccio fatica a trovare il coraggio per farlo, cerco sempre di mettere Dio davanti ad ogni cosa, ma non so se sto facendo abbastanza.
So anche che iniziata la scuola non riuscirò a dedicare così tanto tempo al Signore, e non so se dedicare quel poco tempo che mi rimarrà a recitare il rosario o a leggere le scritture.
Sto cercando di migliorare la mia persona, cerco di fare tutto ciò che Gesù ha detto nel Vangelo, vorrei essere la persona che Dio vuole che io sia, e cerco di farlo al più presto possibile perché oltre ad essere giusto così ed oltre a vederlo un come obbligo vorrei il Signore mi aiuti quando andrò in aeronautica e quindi penso dovrei farlo prima di andarci, è giusta come la penso o dovrei fare con più calma?
Mi scuso se mi sono dilungato molto e mi scuso anche per le domande un po’ sceme magari, ma mi sento veramente triste e sempre in dubbio e preoccupato.
La ringrazio molto per il lavoro che fa e la ricorderò nella preghiera.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. sono contento per come stai impostando la tua vita cristiana cercando di mettere il Signore al primo posto.
La recita del Santo Rosario e la lettura delle Sacre Scritture sono il tuo nutrimento quotidiano.
Non tornare indietro dal livello cui sei giunto per la tua buona volontà e soprattutto a motivo del Signore che ti ha ispirato a comportarti così. La Sacra Scrittura dice che “è lui che suscita in noi il volere e l’operare secondo i suoi benevoli disegni” (Fil 2,13).

2. Tra breve dovrai tornare a scuola. A questo pensiero temi di avere meno tempo per dedicarti al nutrimento spirituale come ora vai facendo.
Tuttavia vedrai che non sarà così. Quando c’è la preghiera si compie il proprio dovere in fretta e meglio.
Il motivo è presto detto: la preghiera rende vivo e operante Gesù Cristo nella nostra vita.
La stessa cosa va detta per la Madonna.
Santa Caterina da Siena per propria testimonianza personale assicura che avviene sempre così.

3. Già adesso, ma soprattutto quando andrai a scuola, impara ad invocare l’aiuto del Signore e della Beata Vergine dicendo spesso: “O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto”.
È un’invocazione Santa Caterina ripeteva spesso durante la giornata.
È l’incipit del cosiddetto breviario e anche del Rosario quando si recitava in latino : Deus in adiutorium meum intende. Domine, ad adiuvandum me festina.
Il Signore e la Madonna non saranno sordi a queste tue invocazioni. Anzi, ti verranno presto in soccorso in ogni momento.

4. È l’esperienza comune dei cristiani di buona volontà: quando si dedicano di più al Signore riescono a fare tutto meglio.
E più sono intense le loro giornate, più intensa è anche la loro preghiera.
Preghiera e attività non sono in contraddizione fra loro. In un buon cristiano crescono simultaneamente.

5. Mi dici ancora che senti che dovresti fare di più. È il Signore che suscita in te questo desiderio. È come se ti dicesse: “Apri la tua bocca, la voglio riempire” (Sal 81,11). 
Forse non si tratterà di accrescere il tempo della preghiera perché questo non sempre sarà possibile.
Certamente invece si deve fare tutto per amor suo, soprattutto quando certe cose ci costano.
La tua giornata sia costellata di tanti atti di amore per il Signore. Diglielo esplicitamente: “Gesù, è per amor tuo” o “Gesù, è per te”. Sentirai che in quel momento il suo giogo diventa soave e il suo peso leggero (cfr. Mt 11,29).
Segui le sue interiori ispirazioni. Sarai felice.

6. Sono contento anche per il tuo desiderio di fare in fretta e di non rimandare a domani ad essere come il Signore ti vuole, e cioè santo.
Scrivi infatti: “Sto cercando di migliorare la mia persona, cerco di fare tutto ciò che Gesù ha detto nel Vangelo, vorrei essere la persona che Dio vuole che io sia, e cerco di farlo al più presto possibile”.
Come sarebbe bello se tu entrando in aeronautica fosse perfetto non soltanto nella scienza e nella tecnica, ma anche nelle virtù.

7. Probabilmente il Signore ti ha ispirato il desiderio di entrare in quella professione perché vuole che in quell’ambiente ci sia un nuovo testimone suo e del suo Vangelo.
Il Signore che ha iniziato in te quest’opera, si degni di portarla a compimento.

Per questo ti seguo in modo particolare con la preghiera.
Ti auguro ogni bene e ti benedico, padre Angelo