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Quesito

Padre Angelo buon pomeriggio.
Le pongo il quesito perché sono in confusione totale per un fatto accaduto: una coppia si è sposata in Chiesa con rito cattolico, fin qui nulla di strano.
Tuttavia la mia curiosità nasce dal fatto che entrambi vengono da un precedente matrimonio sempre celebrato in Chiesa con rito cattolico. Dalle precedenti unioni hanno avuto dei figli entrambi. 
Poi succede che si conoscono, si innamorano, tradiscono i loro rispettivi coniugi (con dolore di questi ultimi), ovviamente li lasciano e poi vanno a vivere insieme facendo pure altri figli…
Improvvisamente dopo qualche anno si risposano in Chiesa. Ma è possibile una cosa del genere? O esiste qualche regola che non conosco bene a parte i casi nullità contemplati dal diritto canonico e che non mi sembrano riguardino questo caso?
Grazie in anticipo per la risposta.
Cordiali saluti


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. sebbene la vicenda che hai descritto sembri al limite dell’inverosimile, tuttavia non c’è da meravigliarsi dell’accaduto.
Tantomeno c’è da stracciarsi le vesti per quanto compiuto da parte della Chiesa.

2. Certamente il primo matrimonio di questi due è stato celebrato invalidamente e per questo hanno ottenuto dal tribunale ecclesiastico la dichiarazione di nullità. 
Non è la nascita dei figli che rende indissolubile il matrimonio, sebbene vi cooperi notevolmente.
Ciò che rende indissolubile il matrimonio è il consenso coniugale, in altre parole la volontà di darsi totalmente e perdutamente l’uno all’altro nella buona e nella cattiva sorte.

3. Se la Chiesa ha concesso loro una dichiarazione di nullità del matrimonio è perché ad una verifica posteriore quel matrimonio è risultato invalido.
Per questo è stato dichiarato nullo.
Noi non sappiamo quali siano stati i motivi. Ma certamente ce ne devono essere stati. Pensiamo semplicemente al caso che uno dei due non fosse pienamente libero o fosse del tutto immaturo e incapace di assumersi le responsabilità del matrimonio.

4. Sfasciato il matrimonio, i due si sono dati ad altre esperienze. Anzi a convivenze, dalle quali sono nati nuovi figli.
Nel frattempo uno dei due, o anche tutti e due, con percorsi diversi si sono convertiti e hanno desiderato vivere in maniera seria il matrimonio e la vita cristiana.
Impossibilitati a confessarsi e a fare la Santa Comunione, hanno pensato giustamente di regolarizzare la loro situazione.

5. Dal momento che il primo è risultato nullo da un tribunale ecclesiastico non hanno avuto impedimento a celebrare un nuovo matrimonio, perché il primo è come se non vi fosse mai stato.
La Chiesa, ottenute garanzie nell’assolvimento dei loro doveri nei confronti dei figli nati nel primo matrimonio o anche della parte lesa, e ottenuto ugualmente garanzia di essere preparati a celebrare in maniera responsabile il nuovo matrimonio, ha concesso la celebrazione di nuove nozze.

6. Come vedi, il vero matrimonio rimane indissolubile per tutti.
Il primo matrimonio era tale solo all’apparenza ma non nella sostanza.

Con l’augurio per te di un matrimonio vero e santo, ti benedico e ti ricordo volentieri nella preghiera.
Padre Angelo