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Quesito
Caro Padre Angelo,
ho da poco scoperto questo sito e ne sto traendo enormi benefici anche se con molto dispiacere.
Ammetto per mia ignoranza di non essere molto addentro alla conoscenza della parola del Signore, ma sto cercando pian piano di rimediare…
Il mio quesito è il seguente…. sono divorziata e convivo con un divorziato anche lui senza figli. Provengo da una famiglia di forti radici cattoliche ma per lunghi motivi che non sto ad elencarle, ho perso la fede a 17 anni con la morte di mio padre e l’ho ritrovata pochi anni fa a causa di una depressione che mi ha fatto molto soffrire.
Quando ho contratto matrimonio ero giovane ed immatura e non voglio cercare giustificazioni, ma non era un matrimonio nel quale credevo e lo dico ora con il senno di poi, ma ormai è fatta….
Anche quando ho conosciuto quest’uomo con cui convivo non ero nelle Fede…
Ora sono sulla via (ancora lunghissima da percorre) della Fede, vado regolarmente a messa anche piu’ di due volte a settimana, prego ogni volta che ne ho l’occasione, arrivo anche a 4 rosari al giorno, mi sono iscritta la movimento domenicano del rosario…. ma sono tormentata dal fatto che visto che convivo non posso essere assolta in confessione né avere la comunione e che anche se prego non sarò ascoltata o accolta in cielo perchè sono costantemente nel peccato e che le mie preghiere saranno inutili, così come le opere di bene che cerco di fare e di modificare i miei difetti per essere piu’ simile al volere del Signore…
Ma mi chiedo è un peccato amare ad essere amati come mai nessuno ha fatto?
Grazie per il tempo che mi dedicherà…. mi ricordi al Signore che ne ho molto bisogno… sto vivendo un momento di tristezza interiore e solo la preghiera mi da conforto
CINZIA
Risposta del sacerdote
Carissima Cinzia,
1. sono molto contento per il tuo cammino di fede. Sono certo che ti dà tanta luce e tanta forza. La preghiera sta diventando il tuo respiro e non ne puoi più fare a meno.
E, ad essere più precisi, non è tanto della preghiera che non puoi più farne a meno. È di Lui, di Cristo, che non puoi più farne a meno. Non puoi vivere senza di Lui, senza la sua compagnia, senza l’unione con i misteri della sua vita e senza l’unione con la sua preghiera.
Anche tu puoi dire insieme con Sant’Agostino: “Tardi ti ho amato, Verità tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato!”.
2. Nella situazione in cui ti trovi, come giustamente riconosci, non puoi fare la santa Comunione né essere assolta in confessionale.
Ma la misericordia di Dio ti ha raggiunto attraverso altre strade. Il Signore non ti ha abbandonato, anzi, sotto certi aspetti ti ha stretto ancor di più a Lui!
Certamente vivi in una “situazione” che sotto il profilo cristiano è irregolare. Ma noi sappiamo che Dio ha molte strade per comunicare la sua grazia a quelli che non sono battezzati e anche a quelli che, pur essendo battezzati, vivono in una situazione irregolare. Un detto latino suona così: “gratia non alligatur sacramentis” (la grazia viene data anche fuori dei sacramenti).
3. Mi dici che sei tormentata dal fatto che non puoi essere assolta in confessione né avere la comunione e che se preghi non sarai ascoltata o accolta in cielo perchè saresti costantemente nel peccato, che le tue preghiere sono inutili, così come le opere di bene che cerchi di fare.
È vero che non puoi essere assolta in confessione né ricevere la santa Comunione. Ma puoi sempre fare la tua comunione spirituale.
E poi non è vero che le tue preghiere non sono ascoltate.
Dio ascolta anche le preghiere dei peccatori, come è accaduto per il pubblicano di cui parla la parabola evangelica.
Le preghiere dei peccatori non hanno merito soprannaturale (cioè non fruttificano per la vita eterna), ma non è detto che non vengano ascoltate.
Inoltre nel fondo dei cuori legge solo il Signore. Non sentirti dunque disperata. Continua a vivere la tua vita cristiana, secondo le indicazioni che mi hai scritto (partecipazione frequente alla Messa e recita di molti rosari).
A proposito del santo Rosario, papa Giovanni, che lo recitava intero tutti i giorni, scrisse: “sarà questo il mio passaporto migliore”, sottinteso per andare in cielo.
E sono convinto che così sarà anche per te.
4. Per trovare maggiore serenità ti dico anche che non è sbagliato ricorrere al tribunale ecclesiastico e vedere se vi siano motivi sufficienti per dichiarare nullo il precedente matrimonio. Nel qual caso, tu e il tuo compagno potreste mettervi a posto anche davanti alla Chiesa e ricevere l’assoluzione sacramentale e la santa Comunione.
5. Infine penso poi che tu sia al corrente anche di questo: se due persone stanno convivendo e per tanti motivi non possono tornare indietro, se vivono come fratello e sorella, possono ricevere l’assoluzione sacramentale e fare la Santa Comunione.
Tuttavia faranno la santa Comunione là dove non sono conosciuti, per non creare motivi di confusione tra i fedeli. Questi potrebbero pensare che ormai si può fare la Comunione anche se si è divorziati risposati o conviventi, né sono obbligati a credere che voi due viviate come fratello e sorella.
Stai certa del mio ricordo nella preghiera.
Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo