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Quesito

Buonasera,
La ragione principale per cui vi scrivo è la mia necessità di scoprire la verità, di sapere di andare oltre la pratica esteriore della religione.
Non mi basta partecipare alla Santa Messa, leggere qualche preghiera o qualche libro e partecipare alle funzioni religiose, vorrei assaporarne il sapore,
Vorrei riuscire a far nascere realmente Gesù nel mio cuore… riuscire a viverlo ogni giorno nella mia quotidianità fatta di dolore e gioia, di stupore e rassegnazione, di malinconia e di speranza.
A volte mi capita di leggere qualche libro, o di ascoltare qualche catechesi alla radio o in Chiesa e poi di ritornare a casa “vuota”, non perché quello che ho sentito, sia privo di valore, ma semplicemente perché non è riuscita a penetrare nel cuore, probabilmente perché non lo può fare fino a quando non “incontrerò” Gesù.
La seconda necessità che mi ha spinto a chiedervi aiuto, credo viva  parallelamente alla prima ed è quella di “imparare” a pregare, di sapere gestire il cuore, l’intelligenza, la concentrazione. Mi rendo conto che la preghiera è fondamentale nella vita dell’uomo… e se posso utilizzare una metafora, la paragonerei ai bottoni perché come loro, tiene unite tutte le cose.
La mia famiglia ha perso un po’ l’unione, o forse non l’ha mai avuta realmente. Ecco, credo che attraverso la preghiera, possa crescere e restare unita, condividendo una vita sana e appagante in Gesù. Ma per trovare quest’unione, un modo efficace di pregare, devo per prima cosa, imparare a “costruirmi” in preghiera, ovvero devo sapere come fare, che passi compiere, cosa leggere, come meditare.
E a questo proposito, posso aggiungere la mia terza necessità: saper meditare!
Credo che nella meditazione, il rapporto intimo con Gesù, la Madonna ed i Santi, accresca sempre più. A me manca decisamente questo dono! Il semplice stare in Chiesa, alla presenza del Signore, mi mette ansia perché non so mai cosa dire, cosa pensare e mentalmente mi appaiono molte distrazioni e molti pensieri che esulano da tutto! Come se il mio cervello, in presenza del silenzio, non sia in grado di staccare la spina e di indirizzare la sua attenzione verso un unico orizzonte che è poi quell’unico orizzonte di cui ho bisogno: Gesù!
Spero di aver illustrato in modo semplice e chiaro, le motivazioni che mi hanno spinto a contattarvi.
Resto in attesa di ricevere una vostra gradita risposta e vi ringrazio fin  d’ora per l’ascolto e l’aiuto.
Siete un dono prezioso per il mondo che spesso giudica e non comprende il vostro servizio.
Con affetto e riconoscenza
Simona


Risposta del sacerdote

Cara Simona,
1. ti consiglio di affezionarti al Rosario.
Quando io vado in Chiesa per la Visita al SS. Sacramento o per l’adorazione dico sempre il Rosario.
Con questo metodo mi accorgo che la preghiera, anziché partire da me, parte da Lui che attraverso il mistero menzionato ha sempre qualche cosa da dirmi.

2. Se partiamo da noi stessi, ci troviamo facilmente vuoti, non sappiamo che cosa dire, come capita a te.
Guarda che cosa la Madonna ha fatto a Fatima: non ha insegnato tecniche particolari di preghiera. Ha detto semplicemente: “Recitate ogni giorno il Rosario”.

3. La preghiera cristiana ha proprio questo di caratteristico rispetto alla preghiera fatta dai pagani. Mentre questi parlavano alle divinità che rimanevano perfettamente mute, il Dio cristiano prende l’iniziativa e parla. Le sue parole poi sono puntualissime e leggono dentro le nostre vicende e necessità più di quanto non riusciamo a leggervi noi.
I vari misteri del Santo Rosario sono come un compendio delle parole del Vangelo.
Dalle parole del Signore la nostra conversazione si ravviva. Diversamente si rimane muti.

4. Un’altra cosa che puoi fare per ravvivare la tua unione col Signore la ritroviamo nell’insegnamento della Madonna Fatima: “Fate sacrifici per la conversione dei peccatori”.
Offrire dei sacrifici al Signore è una cosa molto importante perché si tratta di atti in cui si offre qualcosa, e cioè di atti di amore.
Senza questi atti di amore rischiamo di trasformare Dio semplicemente in un’idea, in un concetto.
E questa è una falsificazione della vita cristiana. Quando si vive così, si è inariditi.
Le occasioni per compiere sacrifici spirituali sono continue soprattutto all’interno della vita di famiglia: si tratta di non alzare la voce, di far finta di non vedere, di precedere gli altri in un servizio, di tacere su un pettegolezzo sentito, di non fare domande di curiosità che possono stimolare la maldicenza…
A vivere così esorta San Paolo quando dice: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale” (Rm 12,1).
A questi atti di amore Dio risponde subito e si avverte subito la sua presenza nella nostra vita.

5. Come avrai notato, ho risposto a tutte le tue domande ripetendo il messaggio di Fatima. È un messaggio che viene dal Cielo e possiamo esserne sicuri.
È un messaggio breve e comprensibile a tutti.
Altre apparizioni possono essere più lunghe, sono un segno della continua vicinanza di Maria e, se si bada bene, si riducono sempre alle brevi parole dette dalla Madonna a Fatima.

Assicuro la mia preghiera per te e per la tua famiglia e vi benedico.
Padre Angelo