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Quesito
Padre Angelo, buonasera
La disturbo nuovamente per una domanda sulle indulgenze plenarie.
Per lucrare un’indulgenza plenaria a favore di un defunto bisogna aspettare momenti particolari tipo il perdono di Assisi, il Giubileo, ecc… oppure c’è la possibilità sempre durante l’anno?
A Roma c’è la Chiesa di Santa Anastasia all’Aventino, che è una Basilica minore, dove è possibile lucrare le indulgenze.
Però non ho capito quando.
La ringrazio per l’attenzione e attendo una sua risposta.
Paolo
Risposta del sacerdote
Caro Paolo,
mentre ti allego una risposta pubblicata a suo tempo nella quale puoi leggere tante informazioni sulle indulgenze (?AD – Tutto o quasi sull’indulgenza plenaria https://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=1030) mi limito ora a sottolineare alcune cose.
1. In particolare il n. 8 e il n.9:
8. L’indulgenza plenaria si può prendere solo una volta al giorno.
È necessario compiere un’opera indulgenziata e adempiere a tre condizioni:
– confessione sacramentale,
– comunione eucaristica
– e preghiera secondo le intenzioni del sommo Pontefice.
Si richiede che sia escluso qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.
Le tre condizioni possono essere adempiute parecchi giorni prima o dopo aver compiuto l’opera prescritta. Con una sola confessione sacramentale si possono acquisire più indulgenze plenarie.
9. Molte sono le opere alle quali viene annessa l’indulgenza plenaria:
Tra le principali meritano di essere menzionate:
– l’adorazione al SS. Sacramento per almeno mezz’ora;
– la pia lettura della Sacra Scrittura almeno per mezz’ora;
– il pio esercizio della Via crucis;
– la recita del Rosario mariano in Chiesa o in un pubblico oratorio, oppure in famiglia, in una comunità religiosa, in una pia associazione.
2. Pertanto le indulgenze plenarie possono essere acquisite anche ogni giorno, purché ci sia la confessione frequente (ogni 15 giorni) con il ripudio di tutti i peccati e la volontà di non offendere in nulla il Signore.
3. La Costituzione Apostolica sulla dottrina delle indulgenze emanata da Paolo VI il 1° gennaio 1967 tra le altre cose stabilisce che “per acquistare l’indulgenza plenaria è necessario eseguire l’opera indulgenziata e adempiere tre condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Si richiede inoltre che sia escluso qualsiasi affetto al peccato anche veniale.
Se manca la piena disposizione o non sono poste le predette tre condizioni, l’indulgenza è solamente parziale, salvo quanto è prescritto al N. 11 per gli impediti” (n. 7).
4. “Le tre condizioni possono essere adempiute parecchi giorni prima o dopo di aver compiuto l’opera prescritta; tuttavia è conveniente che la comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice siano fatte nello stesso giorno, in cui si compie l’opera” (n. 8).
5. “Con una sola confessione sacramentale si possono acquistare più indulgenze plenarie; invece, con una sola comunione eucaristica e una sola preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice si può lucrare una sola indulgenza plenaria” (n. 9).
6. “È abolita la divisione delle indulgenze in personali, reali e locali, perché più chiaramente apparisca che le indulgenze sono concesse alle azioni dei fedeli, sebbene esse siano talvolta collegate ad un oggetto o ad un luogo” (n. 12).
7. “La santa Madre Chiesa, massimamente sollecita per i fedeli defunti, ha stabilito di suffragarli nella più larga misura in tutte le Messe, abolendo ogni particolare privilegio” (n. 20).
Pertanto anche il privilegio dato alla tua Chiesa di per sé sarebbe abolito.
Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo