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Quesito

Salve Padre Angelo Bellon,
la ringrazio per la sua disponibilità e per il tempo che spende per istruirci e consigliarci.
La domanda è la seguente: se il peccato originale viene propagato tramite l’atto sessuale e come dice Sant’ Agostino "la libidine trasmette il peccato originale nella prole" allora se un uomo venisse clonato con le tecniche mediche odierne non nascerebbe con tale peccato?
La ringrazio,
Enzo


Risposta del sacerdote

Caro Enzo,
1. le due premesse che concludono alla tua domanda non sono esatte.

2. Dai per scontato che il peccato originale venga propagato attraverso l’atto sessuale.
Ma questa non è la dottrina della Chiesa.

3. Inoltre ti rifai a quanto su questo punto dice Sant’Agostino, il quale pur dicendo che su questo argomento preferiva imparare che insegnare (“libentius disco quam dico”, Contra Julianum 5,4,17), lega la trasmissione del peccato originale alla forte emozione sensitiva (la libido) legata al concepimento.
Ma su questo punto la Chiesa non ha mai fatto propria l’opinione di Sant’Agostino.

4. Che cosa insegna allora la Chiesa sulla trasmissione del peccato originale?
La dottrina la troviamo sintetizzata con parole molto precise nel Catechismo della Chiesa Cattolica.
Eccole:

5. “In che modo il peccato di Adamo è diventato il peccato di tutti i suoi discendenti? Tutto il genere umano è in Adamo «sicut unum corpus unius hominis – come un unico corpo di un unico uomo»” (CCC 404).
Le parole messe in corsivo riprendono il pensiero di san Tommaso, il quale afferma che Adamo forma con tutta l’umanità una certa unità morale e anche fisica: “Così dunque tutta la moltitudine degli uomini che hanno ricevuto dal primo genitore la natura umana va considerata come un unico collegio, o meglio ancora come un unico corpo del primo uomo; nella quale moltitudine ogni singolo uomo  può essere considerato come lo stesso Adamo o come una sola persona, o anche come un membro di questa moltitudine, che per naturale origine ha origine deriva uno solo” (De Malo, 4,1).

6. Il CCC va avanti e dice: “Per questa «unità del genere umano» tutti gli uomini sono coinvolti nel peccato di Adamo, così come tutti sono coinvolti nella giustizia di Cristo” (CCC 404).

7. Come avvenga materialmente questa trasmissione è difficile dirlo.
Certo possiamo dire una cosa: se la sorgente d’acqua è inquinata, anche quella che da essa fluisce sarà inquinata.
Così analogamente Adamo dopo il peccato originale, avendo una natura decaduta, l’ha trasmessa decaduta.
Per questo il CCC afferma: “Tuttavia, la trasmissione del peccato originale è un mistero che non possiamo comprendere appieno.
Sappiamo però dalla Rivelazione che Adamo aveva ricevuto la santità e la giustizia originali non soltanto per sé, ma per tutta la natura umana: cedendo al tentatore, Adamo ed Eva commettono un peccato personale, ma questo peccato intacca la natura umana, che essi trasmettono in una condizione decaduta (DS 1511-1512).
Si tratta di un peccato che sarà trasmesso per propagazione a tutta l’umanità, cioè con la trasmissione di una natura umana privata della santità e della giustizia originali.
Per questo il peccato originale è chiamato «peccato» in modo analogico: è un peccato «contratto» e non «commesso», uno stato e non un atto” (CCC 404).

8. Come si vede, nel testo del CCC non viene detto che il peccato originale si propaga a motivo dell’atto sessuale e neanche con l’atto sessuale.
Di fatto la natura umana corrotta, in qualunque modo la si propaghi, la si propaga corrotta.
Per singolare privilegio ne è stata esentata la Beata Vergine Maria, la quale fu pre-redenta (se così possiamo dire) in previsione dei meriti del suo Figlio perché doveva diventare Madre di Dio.
Non fu esentata invece dalle penalità conseguenti al peccato originale (sofferenza e morte), alle quali ha voluto sottomettersi del resto neanche il Figlio dell’uomo.

Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo