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Quesito
Salve padre Angelo.
Vorrei chiederle se anche chi vuole e ottiene il divorzio (e non solo chi lo subisce) e non si sposa nuovamente può continuare a ricevere i sacramenti, indipendentemente dalle motivazioni che lo hanno spinto alla separazione.
La ringrazio per la sua disponibilità e bontà.
Anna
Risposta del sacerdote
Cara Anna,
1. in linea teorica si deve sempre far di tutto per tenere unito il matrimonio.
Gesù ha detto: “L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto” (Mc 10,9).
2. A volte però il divorzio può essere chiesto senza la volontà di sfasciare il matrimonio, ma solo per tutelare il patrimonio o l’educazione dei figli.
Questa possibilità è prevista dal catechismo della Chiesa Cattolica: “Se il divorzio civile rimane l’unico modo possibile di assicurare certi diritti legittimi, quali la cura dei figli o la tutela del patrimonio, può essere tollerato, senza che costituisca una colpa morale” (CCC 2383).
In questo caso, chi da il divorzio può continuare a fare la Santa Comunione.
3. A volte invece il divorzio viene chiesto colpevolmente (ad esempio perché ci si è innamorati di un’altra persona).
In questo caso il divorzio costituisce un peccato grave, andando apertamente contro la volontà del Signore che ha detto: “L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto” (Mc 10,9).
Allora chi colpevolmente ha chiesto e ottenuto il divorzio non può ricevere i sacramenti.
4. Ma se uno, dopo aver dato colpevolmente il divorzio, si pente, se ne confessa e non è possibile tornare indietro (perché il coniuge nel frattempo si è unito ad un’altra persona, o perché non vuole tornare indietro, oppure perché si ravvisa che non è opportuno mettersi di nuovo insieme), se è sinceramente pentito del passo falso compiuto e adempie tutti gli obblighi di giustizia legati a questa situazione, può di nuovo fare la Santa Comunione.
In questo caso infatti riconosce l’errore commesso e da parte sua ha messo la buona volontà per ripararlo.
Ti saluto, ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo