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Quesito

Salve padre,
se una persona che si è fatta battezzare, senza aver la fede, se si sposa con un cattolico praticante, ha bisogno della dispensa come si richiede per i matrimoni misti pur essendo battezzata?
La ringrazio.
Marco


Risposta del sacerdote

Caro Marco,
1. per matrimonio misto s’intende un matrimonio contratto fra due persone battezzate, di cui una è battezzata nella Chiesa cattolica e l’altra in un’altra Chiesa che non ha piena comunione con la Chiesa cattolica (ad es. protestante oppure ortodossa).

2. Quando invece uno è battezzato e l’altro no, si è di fronte ad un matrimonio che ha disparità di culto.
Ebbene, tanto per i matrimoni misti quanto per quelli che hanno disparità di culto si richiede il permesso dell’Ordinario del luogo, perché si tratta di un impedimento matrimoniale.

3. Il caso che tu mi presenti è più assimilabile al matrimonio per disparità di culto, essendo uno credente e l’altro non credente.
Tuttavia quando si è di fronte a due battezzati di cui uno è credente e l’altro no, è necessario fare delle distinzioni.

4. Infatti se uno ha abiurato dalla fede cattolica ed è notoriamente apostata, sebbene sia materialmente battezzato, è come se appartenesse ad un’altra religione o a nessuna religione.
Qui allora bisogna ricorrere al permesso del vescovo.

5. Ma se il battezzato è semplicemente non credente senza avere alcuna avversione nei confronti della religione e della Chiesa, ci cercherà anzitutto di fare qualche tentativo per risvegliare la fede.
Ma anche se questa non si risvegliasse, va tenuto presente che il matrimonio ha una consistenza anche al di qua della fede esplicita e che una persona, quando accetta il matrimonio uno e indissolubile e aperto alla vita, manifesta di accettare il diritto naturale e implicitamente anche Dio, che ne è l’Autore.
Se uno agisce così, manifesta di credere in tanti valori che sono essenziali anche per il matrimonio cristiano.

6. Giovanni Paolo II in Familiaris consortio dice che quando due persone sono battezzate ma non credenti e tuttavia chiedono il matrimonio religioso accettandone i valori essenziali “sono già inserite in un vero e proprio cammino di salvezza, che la celebrazione del sacramento e l’immediata preparazione alla medesima possono completare e portare a termine, data la rettitudine della loro intenzione” (FC 68).
“Il sacramento del matrimonio ha questo di specifico fra tutti gli altri: di essere il sacramento di una realtà che già esiste nell’economia della creazione, di essere lo stesso patto coniugale istituito dal Creatore al principio” (FC 68).
Ebbene, se questo vale quando tutti e due sono così battezzati ma non credenti, a fortiori vale quando lo è solo una parte.

Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo