Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Trascriviamo il contenuto di una email pervenuta al nostro sito e la relativa risposta di Padre Angelo.

Caro Padre Angelo.
desidero sapere la differenza che c’è tra la benedizione e la consacrazione di una Chiesa.
Grazie.
Maria


Risposta del sacerdote.

Cara Maria,
la domanda che mi hai posto sulla differenza tra benedizione e consacrazione di una Chiesa non è stata dimenticata.
Sebbene a distanza di tempo, ti fornisco ora la risposta.

1. Terminata la costruzione di una chiesa o di un oratorio pubblico, prima che si possa celebrare la messa, si deve procedere alla cerimonia della benedizione. Questa funzione non è riservata al vescovo; ma un sacerdote non può compierla senza il permesso dell’Ordinario. Se si trattasse di Oratorio privato non ci sarebbe che da fare la benedizione del luogo.
La benedizione intende attirare la protezione divina sul luogo, affinché il culto possa essere dato a Dio senza i disturbi dell’avversario, e perché il Signore sia munifico verso coloro che in quel luogo pregano.
Un luogo benedetto, a rigore, potrebbe essere dedicato in seguito ad altro scopo.
Questo succede abbastanza spesso quando si intende costruire una Chiesa in un nuovo quartiere. Per non lasciare i fedeli privi di luogo sacro, ci si serve anzitutto di un capannone oppure si edifica un cripta. Prima di celebrarvi i sacramenti, questi locali vengono benedetti.
Una volta costruita la Chiesa, capannone e cripta in genere vengono destinati ad altri usi parrocchiali.

2. Quando invece si procede alla consacrazione si intende trasferire in maniera permanente una realtà dall’uso profano all’uso sacro, e cioè al culto di Dio.
Ogni chiesa cattedrale o parrocchiale deve essere consacrata. Ma questa cerimonia è possibile solo quando la chiesa possiede un altare fisso e questa è la condizione che spesso fa ritardare assai il rito della consacrazione.
Il segno di riconoscimento della avvenuta consacrazione è costituito dalle crocette in forma greca che vengono affisse sui muri in varie parti della Chiesa.
In passato si richiedeva che almeno in alcuni punti la Chiesa fosse di pietra. La pietra infatti è resistente al tempo e permane nei secoli e meglio esprime il senso del trasferimento perpetuo all’uso sacro.
Proprio perché tante chiese non era fatte di pietra, non venivano consacrate. Questo è stato il motivo per cui, ad esempio, la basilica di Notre-Dame di Parigi fu consacrata soltanto nel secolo XIX e quella di S. Petronio di Bologna fu consacrata nei decenni scorsi dal Card. Lercaro.

Ti saluto, ti seguo con al preghiera e ti benedico.
Padre Angelo