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Quesito

Caro padre Angelo,
mi chiamo Romina. Volevo chiederle qual è il significato profondo dell’espressione “il Signore è con te” che l’angelo dice alla Madonna e che noi ripetiamo nell’Ave Maria.
Cordiali saluti.


Risposta del sacerdote

Cara Romina,
1. le parole con le quali l’Angelo saluta la Madonna non sono solo un augurio, ma una constatazione.
Al momento dell’annunciazione, il Signore da molto tempo ha fatto di Maria il suo tempio, nel quale abita, e l’ha ricolmata di favori più di qualunque altra creatura.

2. Mi piace riportarti una riflessione del p. Jean Galot, della Compagnia di Gesù su queste parole:
“Dopo aver proclamata la pienezza della tua perfezione immacolata (piena di grazia), l’angelo Gabriele dichiara che il Signore ti sta vicino, che, come mai ha cessato di essere con te nel passato, mai ti abbandonerà neppure in avvenire. Con te Dio ha concluso un’alleanza definitiva.
Il Signore è stato con te, o Maria, dal primo istante della tua esistenza. Con quale sollecitudine non ha vegliato su di te! Neppure per un attimo ti lasciò sola, e, segretamente senza che tu lo sapessi, ebbe cura della tua vita provvedendo anche ai suoi minimi bisogni.
Nella tua vita nulla è successo che non fosse accuratamente disposto dalla infinita sapienza di
Dio: ciò che poteva sembrare evento subitaneo ed imprevisto, era stato invece preparato nell’ombra dalla Provvidenza; quello che si sarebbe potuto dire caso, era ancora un’attenzione speciale, sebbene velata, dell’amore divino.
Il Signore era stato così accanto a te, fino al presente, nella più profonda intimità. Ti aveva ammantata della sua bontà paterna; delle sue grazie aveva intessuto tutta la tua esistenza, aveva voluto accompagnare i tuoi passi; dirigeva i tuoi pensieri, ispirava i tuoi sentimenti, suscitava le tue decisioni. Era sempre al tuo fianco, sulla tua strada, per guidarti e proteggerti. Non eri forse il tesoro più prezioso che possedesse sulla terra? Non aveva forse riposto in te la speranza della salvezza dell’umanità?
Pertanto, il Signore con la sua mano amorosa ti aveva guidato a questo mattino
dell’Annunziazione. Nel mirarti l’angelo Gabriele non ti vedeva sola, come sembrava fossi: vedeva Dio, vicinissimo a te, inseparabilmente unito a te. Tu stessa, pur avendo fede nella speranza divina, non avresti potuto immaginare fino a che punto il Signore era entrato nella tua vita. Dinanzi a questa prossimità invisibile di Dio, l’angelo rimane estasiato: Dio così grande, accanto ad una creatura apparentemente così piccola!
Le parole: «il Signore è con te», sono quindi espressione di ammirazione. Per il tuo avvenire esse sono pure parole di certezza. L’angelo vuol farti comprendere che nulla hai da
temere. Vuole la tua partecipazìone ad un’opera grandiosa: l’opera dell’Incarnazione del Figlio dì Dio. Sta infatti per annunziarti che sei stata scelta per essere la madre del Messia. Di fronte all’annunzio di un destino così grande, tu potresti indietreggiare, chiedendoti se sei in grado di assumere tale incombenza, di degnamente assolvere una missione così importante. È così eccelsa la grandezza all’improvviso offerta, che tu, nella tua umiltà, saresti tentata di
giudicarti troppo debole e troppo piccola per accettarla. Essere madre del Messia, è l’onore
più grande che possa essere concesso ad una donna ebrea; ed è pure impresa sovrumana, un salto nell’incognito,
Perché dinanzi a così impressionante proposta non avessi a recedere, l’angelo ti avverte che non mancherai mai della assistenza necessaria per portare a termine la tua missione: il
Signore che è con te ti sorreggerà. In questa impresa, non sarai sola. Ti basterà seguire il
Signore, lasciarti guidare da Lui. Al passaggio del Signore, difficoltà ed ostacoli s’appianeranno” (J. Galot, Piena di grazia, pp. 21-23)-.

3. Mi piace anche riferirti alcune espressioni del commento di san Tommaso:
“La Vergine supera gli Angeli anche per la familiarità con Dio. Proprio a voler segnalare questa sua superiorità l’Angelo le disse: “Il Signore è con te”, quasi avesse voluto dirle: “per questo io ti rendo omaggio, perché tu godi di una intimità con Dio superiore alla mia. Il Signore è infatti con te”.
Il Signore poi è presente in Maria come Padre, Figlio e Spirito Santo.
È con la Vergine in quanto Padre del Figlio: privilegio che nessun Angelo né alcuna altra creatura ebbe mai: “Colui che nascerà sarà santo e chiamato Figlio di Dio” (Lc 1,35).
Il Signore poi, in quanto Figlio fu nel suo grembo, pertanto in modo ben diverso che con l’Angelo, perché è con lei come Figlio, mentre è con l’Angelo come padrone.
Il Signore in quanto Spirito Santo è in lei come in un tempio. Di lei dice infatti l’Angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te” (Lc 1,35).
Ecco dunque perché la Beata Vergine è in maggiore intimità con Dio di quanto non lo sia l’Angelo, perché con lei è Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo, ossia l’intera Trinità. La si invoca perciò chiamandola “Nobile triclinio dell’intera Trinità” (san Tommaso, Opuscoli spirituali, p. 185).

Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo


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