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Quesito
Padre Angelo,
perchè si insiste tanto sulla verginità della Madonna perfino dopo il parto? Che importanza ha tale verginità. Non sarebbe meglio considerare la Madonna come una qualsiasi mamma che ha partorito? In tal caso, visto che anche Lei apparteneva al genere umano, La sentiremmo più vicina a noi. Non trova?
In sostanza: vi sono motivi teologici per sostenere la verginità eterna di Maria?
La ringrazio di cuore se vorrà rispondermi.
Risposta del sacerdote
Carissimo
1. a proposito di questa verginità post partum giova ricordare quanto ha detto Giovanni Paolo II: “Quanto alla verginità dopo il parto, si deve innanzitutto rilevare che non ci sono motivi per pensare che la volontà di rimanere vergine, manifestata da Maria al momento dell’Annunciazione (Lc 1,34), sia successivamente mutata.
Inoltre, il senso immediato delle parole: «Donna, ecco tuo figlio» (Gv 19,26), «Ecco la tua madre» (Gv 19,27), che Gesù dalla croce rivolge a Maria ed al discepolo prediletto, fa supporre una situazione che esclude la presenza di altri figli nati da Maria” (29.8.1996).
2. Il significato della verginità post partum è identico a quello della verginità ante partum.
Maria amava Dio con un amore più grande di quello di tutti i vergini messi insieme e che la Chiesa intera non riesce ad eguagliare.
E se questi hanno scelto la verginità per stare uniti a Dio con cuore indiviso ed essere santi nel corpo e nello spirito, come dice San Paolo in 1 Cor 7,34, come pensare che la Madonna abbia voluto qualche cosa di meno?
3. Inoltre come avrebbe potuto rovinare un prodigio così straordinario che Dio aveva compiuto in lei non solo nel concepimento ma anche nel parto?
Solo un concetto di una santità mediocre di Maria potrebbe pensare questo.
4. La Madonna è vicina a noi per la vita che ha vissuto e cioè perché faceva tutto quelle che facevano le donne a quei tempi all’interno di una casa e di una famiglia.
Ma per il modo in cui ha compiuto queste attività ordinarie Maria sorpassa tutta la Chiesa del cielo e della terra messi insieme. È per noi qualche cosa di inimmaginabile.
Anche Cristo ha voluto essere vicinissimo a noi e per questo si è incarnato, ha voluto nascere bambino, crescere, essere soggetto alle necessità del corpo.
Ma ha voluto essere vergine per ricordare a tutti che il nostro cuore può essere coperto e saziato solo da Dio.
5. Qualcuno ha detto che anche nel rapporto sessuale più riuscito rimane sempre in fondo al cuore dello sposo e della sposa “un resto incomunicabile” e che suona come un invito ad un altro rapporto, quello con Dio, l’unico che sazia pienamente.
C’è una solitudine all’interno della persona che rimane intatta anche nel rapporto sessuale.
Duns Scoto ha detto che la persona è l’ultima solitudo, come per dire che ha qualcosa di originario e di incomunicabile.
La verginità post partum di Maria sta a ricordare che solo Dio sazia, come avviene già di qua per quelli che Gesù fa definito figli della risurrezione (Lc 20,36).
6. San Tommaso dice che Dio ha dato alla Madonna una dignità quasi infinita, perché l’ha resa Madre di Dio.
Non si tratta semplicemente di un titolo onorifico, come per noi sono molte dignità.
Perché equivale a dire che Dio le ha dato una santità e cioè un modo o un grado di amare quasi infinito.
Per questo san Bernardo diceva che de Maria numquam satis, e cioè che non possiamo mai dire abbastanza delle virtù di Maria.
Le nostre parole rimangono sempre al di sotto della realtà.
7. Va ricordato anche che Maria per motivi di umiltà e cioè perché conosceva la grandezza del Messia venturo si era messa da parte e aveva lasciato che le altre ragazze ebree corressero per la maternità.
In vista di questo aveva fatto voto o proposito di verginità e lo condivise con San Giuseppe.
Allora perché venir meno ad un voto fatto a Dio e ad un patto compiuto con Giuseppe?
Inoltre dire che la Madonna non sia stata vergine dopo il parto equivale a dire che abbia avuto da Giuseppe dei figli.
Ma questo non risulta da nessuna parte dei Vangeli.
8. Con questa perenne verginità il Signore preparava la Madonna ad un’altra maternità: reale, sebbene non fisica o materiale.
Questa maternità avrebbe avuto il suo inizio sulla croce quando Gesù morente le consegnò Giovanni e le disse: “Donna, ecco tuo figlio” (Gv 19,26).
9. San Tommaso parlando della verginità post partum di Maria osserva anzitutto che “in Ezechiele si legge: "Questa porta rimarrà chiusa, non verrà aperta, nessuno la varcherà, perché c’è passato il Signore, Dio d’Israele" (Ez 44,4).
E commentando S. Agostino si domanda: "Che cosa significano le parole, "porta chiusa nella casa del Signore" se non che Maria sarà sempre intatta?
E che cosa le altre, "il Signore soltanto c’entra e ne esce" se non che lo Spirito Santo la feconderà e il Signore degli angeli nascerà da lei?
E che cosa infine indicano le parole: "Starà chiusa in eterno", se non che Maria è vergine prima del parto, vergine nel parto e vergine dopo il parto?" (Serm. Supp. 195)” (Somma teologica, III, 28, 3, sed contra).
10. Poi afferma in termini molto categorici:
“Senza alcuna esitazione dobbiamo condannare l’errore di Elvidio il quale presunse di affermare che la madre di Cristo dopo il parto fu conosciuta carnalmente da Giuseppe e generò altri figli.
Primo, perché ciò sminuisce la dignità di Cristo: il quale, come per la natura divina è "l’Unigenito del Padre", quale suo "Figlio assolutamente perfetto", così conveniva che fosse l’unigenito della madre, quale suo frutto perfettissimo.
Secondo, perché tale errore offende lo Spirito Santo, che nel seno della Vergine, divenuto suo santuario, ha formato la carne di Cristo: quindi non era decoroso che dopo questo fosse violato da rapporti coniugali.
Terzo, ciò compromette la dignità e la santità della Madre di Dio: la quale si sarebbe dimostrata ingratissima a non contentarsi di un Figlio così grande e a perdere spontaneamente con rapporti coniugali la verginità, che un miracolo le aveva conservato.
Quarto, sarebbe da rimproverare a Giuseppe la massima presunzione, se avesse tentato di violare una donna che, come egli aveva conosciuto per rivelazione angelica, aveva concepito Dio per opera dello Spirito Santo.
Dobbiamo quindi affermare in modo assoluto che la Madre di Dio, come concepì da vergine e partorì da vergine, così anche dopo il parto rimase vergine per sempre” (Somma teologica, III, 28, 3).
Ti ringrazio anche per questo quesito, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo