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Quesito

Caro Padre Angelo,
ho sempre tante domande per lei…questa volta volevo chiederle, perché si dice che anche gli appartenenti alle altre religioni (es. islamica) possano salvarsi, quando Gesù stesso, perentorio, afferma che “chi non crede in me morrà”?
Grazie come sempre per la sua risposta. La ricorderò nella preghiera.
Un caro saluto,
Pierluigi


Risposta del sacerdote

Caro Pierluigi,
1. sono contento che tu mi scriva. Sei tra i più giovani dei nostri visitatori. Hai il diritto di scrivere e anche di ricevere la risposta.

2. Mi domandi come possano salvarsi gli appartenenti ad altre religioni quando Gesù avrebbe detto: “”chi non crede in me morrà”?
Come vedi, ho messo il corsivo il verbo avrebbe perché la citazione da te fatta è approssimativa e anche inesatta.
In realtà, parlando con Marta, Gesù dice: “chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno” (Gv 11,26).
Gesù garantisce la vita eterna a chi vive e crede in Lui e cioè a chi vive in grazia. È infatti per la presenza della grazia che Dio vive in noi e noi viviamo in Dio.

3. E se uno non crede in Cristo?
Questo può dipendere da diversi fattori: o perché si rifiuta esplicitamente o implicitamente il Signore (e questa mancanza di fede è colpevole), oppure perché non gli è stato annunziato il Vangelo.
E quest’ultimo è il caso dei tanti appartenenti ad altre religioni.

4. Per risolvere questo problema la Chiesa parte da quanto dice la Sacra Scrittura.
Nella lettera agli ebrei si legge: “Chi infatti si accosta a Dio deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano” (Eb 11,6).
Qui, come vedi, vengono indicate alcune verità fondamentali da credere esplicitamente: l’esistenza di Dio e che Dio premia coloro che lo cercano, sottinteso con una vita retta.
Tutte le altre verità di fede (come il credere esplicitamente in Cristo e nella SS. Trinità) non sono credute esplicitamente, ma nella disposizione dell’animo. Vale a dire: se uno venisse a sapere che questa è la vera fede, senz’altro l’abbraccerebbe.
Molti rimangono nella loro religione perché non sanno che quella cristiana è la religione vera.

5. Dunque, anche chi vive fuori del cristianesimo, se segue la propria buona fede e agisce con retta coscienza, con l’aiuto della grazia può salvarsi.
Questo è anche l’insegnamento del Concilio, il quale afferma: “Quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa ma che tuttavia cercano sinceramente Dio e con l’aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna” (Lumen gentium 16).
Il Concilio prosegue dicendo: “molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno errato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore (cfr. Rm 1,21 e 25), oppure, vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale.
Perciò la Chiesa per promuovere la gloria di Dio e la salute di tutti costoro, memore del comando del Signore che dice: ‘‘Predicate il Vangelo ad ogni creatura’ (Mc 16,15), mette ogni cura nell’incoraggiare e sostenere le missioni ” (Lumen gentium 16).

Sarebbe bello se tra gli annunciatori del Vangelo ci fossi anche tu, per portarne a salvezza il maggior numero possibile.
Ti ringrazio per la preghiera, che gradisco molto.
La ricambio.
Ti saluto e ti benedico.
Padre Angelo